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Il danneggiamento del nervo ottico è il risultato di una condizione chiamata glaucoma, che colpisce circa 65 milioni di persone in tutto il mondo.
L’occhio umano è spesso paragonato ad una macchina fotografica. Entrambe infatti catturano le immagini del mondo esterno attraverso una lente. La cornea dell’ occhio e l’iride sono analoghe all’obiettivo della macchina fotografica, che mette a fuoco. Il nervo ottico, quindi, può essere paragonato al cavetto USB della fotocamera. Trasmette le immagini che vediamo al cervello, il quale da un senso alle immagini, proprio come un cavo USB trasmette le immagini a, computer, in modo che possiamo scegliere e stampare le nostre preferite. Mentre non è strettamente necessario avere un cavo USB per vedere le immagini sulla tua fotocamera, è certamente necessario il nervo ottico per vedere il mondo intorno a noi. Anche se ogni altra parte dell’occhio funziona perfettamente, il nervo ottico danneggiato può causare cecità, perché le immagini che vediamo non verranno mai trasmesse al cervello.
Glaucoma: che cos’è
Il glaucoma è la seconda tra le maggiori cause di cecità, segue la degenerazione maculare e può chiunque. Può colpire dall’infanzia all’età adulta, perfino gli animali non ne sono immuni. Il glaucoma è una condizione spaventosa, perché la maggioranza dei casi di glaucoma è asintomatica, può portare alla cecità senza che ce ne si accorga. Viene stimato che solamente negli Stati Uniti più di 4 milioni di persone soffrono di glaucoma, ma solo la metà di essi ne è a conoscenza. Attualmente, non esiste cura.
Ne esistono diversi tipi:
- Ad angolo aperto
- Ad angolo chiuso
- Tipologie meno comuni, come il glaucoma congenito, esfoliativo e pigmentario.
Glaucoma ad angolo aperto
Il glaucoma è il risultato del nervo ottico danneggiato. Il danno al nervo ottico può avvenire in due differenti modi.
La forma più comune di glaucoma è il glaucoma primario ad angolo aperto. Questa condizione si presenta come il risultato della pressione sull’occhio, più formalmente conosciuta come pressione intraoculare.
Per capire come questa pressione si sviluppi, è necessario conoscere le basi del funzionamento dell’occhio. I nostri occhi hanno come dei piccoli tergicristalli, proprio come le automobili. Questo sistema garantisce la vista. Nella parte frontale dell’occhio, un liquido chiaro conosciuto come umor acqueo viene rilasciato dalla camera anteriore. Il liquido scorre verso il tessuto oculare vicino, nutrendolo e permettendogli di compiere il suo lavoro. Dopo aver nutrito il tessuto oculare, il liquido esce dall’occhio attraverso un canale conosciuto come “trabecolato”. Avete mai notato il canale “di scarico” del vostro occhio? E’ grande circa mezzo millimetro, e si trova nell’angolo dove la cornea e l’iride si incontrano.
A volte però, il fluido non riesce a fuoriuscire. I dottori non conoscono nel dettaglio come questo accada, potrebbe avere qualcosa a che fare con l’invecchiamento cellulare dell’ occhio, un difetto strutturale o un qualche cambiamento nel sistema immunitario. Non potendo andare altrove, il fluido si accumula e la pressione intraoculare aumenta. Tutti abbiamo bisogno di un certo grado di pressione intraoculare, la quale aiuta l’occhio a mantenere la sua forma sferica. Non è possibile stabilire quando la pressione diventa troppo alta, perché il limite varia da persona a persona. Comunque, in caso di pressione intraoculare alta, le cellule cominciano a morire proprio nel punto in cui il nervo ottico lascia l’occhio per intraprendere il suo viaggio verso il cervello.
Sintomi
Non ci sono sintomi che aiutino a capire che il nervo ottico è danneggiato dalla pressione intraoculare. La visione periferica è la prima cosa che comincia gradualmente a scomparire. È anche il sintomo che viene più facilmente trascurato, dato che le persone solitamente tendono a girare la testa per vedere. Nel momento in cui la visione periferica è persa, però, non si può fare più nulla per riacquistarla. Un’idea sbagliata che molti si fanno sul glaucoma è che la condizione sia dovuta unicamente alla pressione intraoculare, e che non si ha il glaucoma finché il nervo ottico non è ormai irrimediabilmente danneggiato.
Non è detto che chiunque abbia una elevata pressione intraoculare svilupperà il glaucoma. In un caso di glaucoma l’elevata pressione oculare non era nemmeno presente in partenza. Il glaucoma a pressione normale (GPN) o normotensivo si manifesta senza alcun aumento della pressione intraoculare e si crede possa avere una qualche relazione con una riduzione del flusso sanguigno nella zona del nervo ottico. È proprio la riduzione del flusso sanguigno, in questo caso, a danneggiare il nervo ottico.
Glaucoma ad angolo chiuso
Esiste un’altro caso in cui la pressione intraoculare non danneggia il nervo ottico nel corso del tempo ma piuttosto, sale velocemente e provoca una situazione di emergenza. In molti casi, i malati di glaucoma non sono nemmeno a conoscenza della loro condizione. In questi casi, il danneggiamento irreparabile del nervo ottico avviene in modo graduale. Invece, nel glaucoma ad angolo chiuso la pressione intraoculare aumenta così velocemente che i sintomi diventano immediatamente debilitanti e richiedono un trattamento tempestivo.
Nel glaucoma primario ad angolo aperto, del quale abbiamo discusso precedentemente, l’umor acqueo che nutre gli occhi raggiunge il trabecolato sito nell’angolo dove la cornea e l’iride si incontrano, ma non riesce a fuoriuscire. Come si può facilmente intuire dal nome, nel glaucoma ad angolo chiuso l’umor acqueo non riesce nemmeno ad arrivare fino a quel punto, perché l’angolo è chiuso o bloccato. Quando ciò succede, l’ more acqueo causa un aumento improvviso della pressione intraoculare che porta a sintomi quali visione offuscata, mal di testa e nausea.
In molte persone, l’angolo dove la cornea e l’iride si incontrano è di circa 45 gradi. In alcune persone, l’angolo è più stretto, il che mette l’iride molto vicino al trabecolato. L’angolo può anche chiudersi quando la pupilla si dilata, poiché mette il cristallino e l’iride in stretto contatto e blocca il trabecolato. Questo spiega perché molti casi di glaucoma ad angolo chiuso avvengono quando una persona è stressata o in una stanza buia. Entrambe le situazioni portano la pupilla a dilatarsi.
Quando questi sintomi si manifestano, il paziente dovrebbe cercare un trattamento di emergenza che prevenga la cecità. Prima di passare ai trattamenti contro il glaucoma, esaminiamo alcuni tipi di glaucoma meno comuni.
Tipologie meno comuni
Ecco alcuni tipi di glaucoma meno comuni di quelli ad angolo aperto e chiuso che abbiamo appena illustrato:
• Congenito: si manifesta quando alcuni bambini nascono con un difetto congenito al trabecolare. Porta a sensibilità oculare, occhi appannati ed eccessiva lacrimazione.
• Esfoliativo: è causato da sostanze che provengono da altre parti dell’occhio fluttuano e bloccano il drenaggio dell’ umor acqueo. Gli scienziati credono che un difetto congenito possa portare a questo tipo di glaucoma.
• Pigmentario: si manifesta quando parti di pigmento si separano dall’iride e bloccano il trabecolato.
• Neovascolare: è collegato al diabete.
• Traumatico: si manifesta dopo una lesione all’occhio.
La diagnosi
Le persone più a rischio di glaucoma sono le persone oltre i 60 anni, neri con più di 40 anni, persone con familiarità o popolazioni che soffrono di pressione alta o diabete. Le persone rientranti in queste categorie dovrebbero fare dei controlli annuali a partire dai 40 anni, mentre chiunque altro dovrebbe controllarsi una volta ogni 2-4 anni. Uno strumento conosciuto come tonometro può misurare la pressione intraoculare, mentre un pachimetro lo spessore della cornea centrale, che può aiutare un oculista a determinare la corretta pressione intraoculare per ogni singolo paziente.
Comunque, come è stato detto precedentemente, alcune forme di glaucoma si manifestano senza pressione intraoculare elevata, proprio per questo motivo è importante esaminare anche la dilatazione delle pulpille. Quando le pupille sono dilatate, il dottore può usare un oftalmoscopio per guardare attraverso l’occhio e vedere se il nervo ottico ha segni di danneggiamento.
I trattamenti
Per quanto riguarda il glaucoma primario ad angolo aperto, il trattamento inizia solitamente con delle gocce oculari, che lavorano sia per limitare la produzione di fluido nell’occhio che per coadiuvare il trabecolato nel drenaggio del fluido. Lo scopo è di abbassare la pressione intraoculare, quindi ritardando o evitando completamente l’insorgenza del glaucoma. Le gocce oculari però, non possono curare un danno preesistente al nervo ottico. Le gocce oculari possono interferire con alcuni farmaci. Per questo, è meglio informare il medico di eventuali farmaci che assumiamo regolarmente.
A volte possono essere usate delle pillole, in special modo se le gocce oculari falliscono nello scopo di arrestare il danneggiamento al nervo ottico. Molto spesso però, i dottori possono consigliare una terapia laser. I laser possono essere usati per creare piccole aperture nel trabecolato che permettano il drenaggio di umor acqueo. Questa procedura può solitamente essere d’aiuto per un paio d’anni, ma potrebbero essere necessari ulteriori trattamenti. Se ci si presenta al pronto soccorso con un caso di glaucoma ad angolo chiuso, i dottori potrebbero consigliare questo tipo di trattamento.
Per molti medici l’ultima spiaggia è un trattamento chirurgico chiamato trabeculotomia. Grazie a questo trattamento, viene creato un nuovo sistema di drenaggio. Durante l’operazione, i chirurghi tagliano un nuovo lembo nell’occhio in modo che il fluido possa fuoriuscire. La chirurgia è anche l’opzione in caso di glaucoma congenito o di glaucoma ad angolo chiuso.
Non essendoci una cura definitiva per il glaucoma, una diagnosi e trattamenti precoci sono la chiave per proteggere la vista. Gli scienziati sono però a lavoro per nuovi strumenti di diagnosi e trattamento. Nuovi trattamenti possono includere un vaccino, la rigenerazione del nervo ottico e lenti a contatto intelligenti che possano monitorare le condizioni dell’occhio.
Fai attenzione, mascara!
Allergan (la compagnia che sta dietro al Botox) spera di usare le sue gocce oculari come trattamento cosmetico. Le gocce oculari portano ad avere, come effetto collaterale, delle ciglia più folte e lunghe. Una sorta di mascara, insomma. Comunque, gli effetti collaterali delle gocce oculari sono anche altri, quali prurito agli occhi e palpebre scure.