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Il cuore è il motore principale che contribuisce al funzionamento del tuo corpo. Questo motore instancabile è costituito da due propulsori separati. Entrambi sono costituiti da un atrio superiore e in un ventricolo inferiore attraverso cui scorre il carburante (ossia il sangue) prima che venga diffuso nelle altre parti del corpo. Ciascun motore è dotato anche di due valvole. Le valvole cardiache si occupano del flusso di sangue. Ma queste valvole possono essere soggette a pericolose malattie. Una di queste è la valvulopatia aortica.
Le valvole cardiache
Due serie di valvole controllano il flusso di sangue nel cuore. Le valvole atrioventricolari si trovano tra l’atrio e il ventricolo. Nella parte sinistra del cuore abbiamo un’entrata particolare chiamata valvola mitrale mentre a destra c’è la valvola tricuspide. Inoltre, le valvole semilunari fungono da porte di uscita attraverso le quali passa il sangue nel momento in cui abbandona il ventricolo per dirigersi nei tubi di alimentazione (le arterie). A sinistra, questa valvola semilunare è chiamata valvola aortica mentre a destra c’è la valvola polmonare.
Le valvole cardiache sono necessarie perché fanno scorrere il sangue in un’unica direzione, aprendosi e consentendogli il passaggio per poi chiudersi ed evitare così il flusso retrogrado. Il tuo corpo è un sistema chiuso, cioè il sangue essenzialmente percorre un unico grande ciclo, quindi le valvole chiuse permettono che la pressione si accumuli prima di rilasciare la quantità di sangue dei due ventricoli proveniente dal cuore.
Il flusso sanguigno
Ma torniamo un secondo alla nostra analogia con il motore. Il motore al lato destro del cuore ha un compito semplice. Riceve sangue a bassa pressione visto che quest’ultimo proviene da tutte le parti del nostro corpo e lo manda ai polmoni, proprio alla porta accanto, che preferiscono un flusso continuo di sangue invece di un fiume impetuoso.
Nella parte sinistra, invece, è tutta un’altra storia. Il sangue penetra nell’atrio sinistro dai polmoni a bassa pressione, però questo motore deve poi spingerlo nelle camere e nelle valvole con forza sufficiente da inviare il sangue recentemente ossigenato in ogni tessuto del nostro corpo. Infatti, la parte sinistra dei nostri cuori lavora così intensamente che di norma identifichiamo come sede del nostro cuore il lato sinistro dei nostri toraci quando in verità si trova nel mezzo. Con un carico di lavoro così sbilanciato è normale che il 95% delle volte le valvole cardiache del lato sinistro siano quelle che vanno sostituite.
Una di queste valvole, la valvola aortica, controlla il passaggio tra il ventricolo sinistro e l’aorta, l’arteria principale che fornisce il sangue ossigenato. Se questa parte non funziona a dovere, come avviene nella valvulopatia aortica, il tuo motore dovrà affrontare una giornata di guida faticosa.
Cause ed effetti della valvulopatia aortica
La tua valvola aortica di norma ha tre pieghe aderenti e triangolari (a volte chiamati cuspidi o lembi) attaccate a un anello di tessuti denominato anello valvolare. La valvulopatia aortica si verifica quando la stenosi o l’insufficienza (o entrambe) provocano il malfunzionamento della valvola aortica.
La stenosi si verifica quando c’è il restringimento o l’indurimento della valvola aortica che ostacola il passaggio della quantità di sangue. L’insufficienza si verifica quando il sangue ritorna nel ventricolo sinistro a causa dell’imperfetta chiusura dei lembi valvolari. In entrambi i casi, il cuore deve pompare sempre più sangue per spingerne la quantità corretta nel passaggio difettoso. Come risultato dell’ulteriore sforzo si ha l’ispessimento del tessuto cardiaco (cardiomiopatia ipertrofica) oppure la dilatazione del ventricolo sinistro (cardiomiopatia dilatativa), causando infine la resa ridotta del cuore. La tua valvola aortica non è l’unica a cui può essere diagnosticata la stenosi o l’insufficienza aortica, tuttavia è quella che occorre tenere in considerazione nella valvulopatia aortica.
Le cause del malfunzionamento
Che cosa provoca il malfunzionamento della sentinella aortica? Il calcio è uno dei primi responsabili. Quando invecchiamo esso si accumula nella valvola aortica ed è una causa principale della stenosi. Questi depositi irrigidiscono le cuspidi della valvola, ispessiscono l’anello valvolare e compaiono di norma intorno ai 60 anni. Non hanno necessariamente a che fare con l’assunzione di calcio.
Anche una valvola aortica che si presenta troppo ristretta al momento della nascita può portare alla stenosi. In questo caso si parla di valvulopatia aortica congenita.
Inoltre, l’insufficienza potrebbe derivare anche da un deterioramento, da problemi pregressi dell’aorta o da una febbre reumatica.
Gli effetti della valvulopatia
Se la tua valvola aortica è danneggiata, il tuo corpo potrebbe avvisarti in diversi modi. Potresti soffrire di capogiri, di dolori al torace o manifestare gonfiore ai piedi. All’inizio potresti sentirti particolarmente affannato durante l’attività fisica. Con il progredire della condizione, può presentarsi il respiro affannoso mentre sei a riposo o perfino durante il sonno. Potrebbe anche svilupparsi un soffio cardiaco e questo segno rivelatore spesso mette in allerta i medici durante i controlli di routine.
In assenza di sintomi seri, la valvulopatia aortica potrebbe semplicemente richiedere uno stile di vita tranquillo (a causa della capacità limitata del cuore di fornire sangue ossigenato). Sono fondamentali anche esami cardiologici frequenti. A volte i medici possono aprire una valvola stenotica tramite l’inserimento di un catetere con un palloncino all’interno del corpo, spingendolo attraverso una vena alla valvola aortica e poi allargando il palloncino, separando completamente i lembi valvolari. In altre occasioni i chirurghi rimodellano i lembi valvolari per prevenire l’insufficienza. Tuttavia, se i sintomi dovessero peggiorare, potrebbe presentarsi la necessità di sostituire la valvola aortica difettosa con una meccanica o biologica durante un intervento a cuore aperto.
Dopo un trapianto di successo, i pazienti solitamente si sentono bene come prima, o addirittura meglio. Se soffri di valvulopatia aortica e hai bisogno di un trapianto, non preoccuparti. Dopo l’intervento, probabilmente avrai una vita lunga e felice. La valvola di sostituzione che ti metteranno nel petto sarà sicuramente di prima qualità.
Due o tre cuspidi?
La valvola mitrale del tuo cuore, conosciuta anche come valvola bicuspide, ha due cuspidi. Le altre valvole, invece, compresa quella aortica, di norma ne hanno tre. C’è l’1-2% di possibilità che tu sia nato con una valvola aortica bicuspide. Questo è un modo elegante per dire che la tua valvola aortica ha due cuspidi ed è priva del terzo. Questa differenza può portare alla stenosi, perché la valvola è troppo piccola per compensare il lavoro della cuspide mancante. Oppure può provocare l’insufficienza a causa dell’imperfetta chiusura delle due cuspidi presenti.