Se abbiamo problemi alla tiroide, esistono dei cibi che dovremmo cercare di evitare, al fine di andare a peggiorare la situazione riguardante la nostra salute. Cerchiamo di saperne di più in merito.
Tiroide
La tiroide è un organo molto importante per la nostra salute, come noto. Si trova vicino alla gola ed è artefice di molte funzioni a livello del nostro organismo. Influenza lo sviluppo dello scheletro e del cervello, regola il nostro metabolismo, la pelle e l’apparato pilifero. Secerne moltissimi ormoni: per questo, infatti, fa parte della tipologia delle ghiandole endocrine. Esse sono quelle che sintetizzano e liberano ormoni, che vengono riversati nel sangue. Vi sono due ormoni importantissimi per la nostra salute: il T3 e il T4. Questi sono ampiamente controllati quando vengono eseguite le analisi del sangue. Valori più alti del normale indicano una ghiandola che lavora troppo poco, ovvero si ha una condizione di ipotiroidismo; valori più bassi, al contrario, portano ipertiroidismo, cioè una ghiandola che lavora troppo.
I disturbi alla tiroide sono molto frequenti. Si stima, infatti, che una persona su venti, nel corso della vita, si ammali di tali patologie. In genere, la ghiandola si ammala di più nelle donne che negli uomini e, inoltre, in tarda età l’incidenza è maggiore. In ogni caso, non è certo infrequente una malattia tiroidea a carico degli uomini e nei giovani.
Cibi da evitare
Oltre che con opportuni farmaci, la tiroide può essere aiutata attraverso l’uso (o il non utilizzo) di alcuni tipi di cibi. In caso di ipotiroidismo, sarà utile ad esempio consumare cibi che contengono iodio, come ad esempio il sale addizionato, il pesce di mare e le alghe. Questi cibi, al contrario, saranno da evitare nel caso in cui la tiroide già lavori troppo, cioè in ipertiroidismo. Si tratta, infatti, di alimenti che risvegliano la ghiandola, dando così un’impennata al nostro metabolismo. I semi ed i germogli, ricchissimi di fibre, saranno sempre utili a chi soffre di ipotiroidismo, mentre andranno consumati con moderazione in caso di ipertiroidismo.
In caso di ipotiroidismo, invece, sarà utile evitare cibi come vegetali che fanno parte della famiglia delle crucifere. Ci riferiamo, ad esempio, alla verza, al cavolfiore, ravanelli, broccoli, rape, cavolo nero e similari. Stessa cosa vale anche per la lattuga, spinaci, soia e miglio. La motivazione sta nel fatto che, tali alimenti, possono interferire con il metabolismo dello iodio e, a lungo andare, inibiscono la funzionalità della ghiandola endocrina. Può. quindi, comparire in determinati casi il gozzo, cioè un aumento anomalo della ghiandola nel suo volume. Attenzione anche all’acqua del rubinetto. Questa può, infatti, contenere buone dosi di cloro. Esso inibisce il funzionamento della tiroide, poiché va ad interferire con lo iodio. Da consumare con moderazione il latte e i suoi derivati, così come lo zucchero e le farine raffinate. Esiste, infatti, una buona correlazione tra chi ha una malattia alla tiroide e la celiachia, cioè l’intolleranza o allergia al glutine.