Quando saliamo in aereo notiamo spesso un avvenimento “strano”: il cibo perde il suo sapore originale. Ma perché questo accade quasi sempre? Ecco il motivo.
Cibo in aereo: per quale motivo perde sapore?
Di sicuro avrete notato, almeno una volta, che quando siete in aereo il cibo e anche le bevande hanno un sapore diverso, e si rivela piuttosto insipido ma perché avviene? La causa è da trovare nella mancanza di umidità in cabina, dalla pressione dell’aria inferiore e persino del rumore di fondo. A circa 10.000 metri, l’umidità atmosferica è inferiore al 12%, valore che, a terra, si raggiunge nei deserti. E la combinazione tra secchezza dell’aria e la bassa pressione riduce la sensibilità ai cibi dolci e salati di circa il 30%.
Un secondo fattore che ha effetti sulla percezione dei sapori del cibo in aereo è il suono. Uno studio pubblicato nel 2016 sulla rivista “Food Quality and Preference” ha riscontrato che le persone che mangiano con un forte rumore di fondo, come in aereo, avvertono meno il dolce e il salato, ma molto di più la consistenza croccante, rispetto a chi mangia nel silenzio.
Il rumore, inoltre, rende più intenso il gusto del pomodoro maturo infatti secondo gli esperti sugli aerei il succo di pomodoro e il Bloody Mary vengono scelti più spesso di quanto accada a terra. Quanto ai vini, quelli bianchi, in aereo sanno di poco, mentre quelli rossi, con più corpo, resistono meglio. Per questo in volo è meglio rinunciare allo champagne anche quando è gratis.
In concomitanza con questo, è stato scoperto anche che alcuni particolari sapori vengono percepiti più di altri nel mentre si è in volo, e il gusto maggiormente assaporato dai viaggiatori è senza dubbio l’umami. Questo è definito “il quinto gusto”, parallelamente al dolce, al salato, all’aspro ed all’amaro.
L’umami è presente nel succo di pomodoro, ed è curioso notare a tale riguardo che questa è proprio una delle bevande più richieste da chi viaggia in aereo, come il Bloody mary.
Il cibo perde sapore in aereo: ecco perché
Quanti si sono lamentati in aereo della scarsa qualità dei cibi e anche delle bevande? In realtà non è “colpa” della compagnia aerea che avete scelto. Il cielo cambia il gusto degli alimenti, e le compagnie aeree da anni cercano di rendere la loro offerta gastronomica di bordo più gustosa ma con scarsi risultati.
Ecco la verità scientifica: l’altitudine rende insensibili le papille gustative e l’aria della cabina stordisce l’olfatto, che fa l’80% del gusto. Il cambio nella pressione atmosferica, i ridotti livelli di ossigeno, la secchezza dell’aria, la climatizzazione, lo scompenso nei ritmi circadiani notte-giorno, i rumori e le vibrazioni sono tutti fattori di stress ambientale che – insieme a quelli emotivi – riducono la nostra capacità di sentire il sapore del cibo.
Soprattutto in lunghi viaggi le compagnie si sono sempre più rivolte a chef stellati e persino sommelier per portare innovazione culinaria con piatti studiati ad hoc per ovviare agli inconvenienti dell’alta quota. Ecco come fare: bisogna scegliere cibi saporiti in partenza, e poi usare ogni trucco possibile per dar loro ulteriore tono. Sì a spezie, erbe, condimenti di per sé più forti di sapore.