Una corretta alimentazione, sempre associata a del movimento fisico, può migliorare non solo le prestazioni fisiche, ma anche quelle cognitive. “Siamo ciò che mangiamo” e ciò che portiamo ogni giorno sulle nostre tavole ha un effetto determinante sul funzionamento del cervello e sulle sue capacità.
Quali alimenti è dunque meglio mangiare? Sicuramente i grassi buoni capaci di mantenere elastiche le pareti delle arterie, fluidificando il sangue; via libera quindi agli alimenti che contengono Omega 3. Altrettanto importante il ferro, necessario per l’ossigenazione e la produzione di energia e per assimilarlo meglio è bene consumare, durante lo stesso pasto, alimenti ricchi di vitamina C.
Gli alimenti alleati
La top five dei cibi alleati della nostra mente potrebbe dunque essere questa:
● Pesce fresco: La presenza di particolari proteine animali, unite agli Omega 3, che aiutano a prevenire l’invecchiamento cognitivo, sono un must. Numerose ricerche scientifiche, condotte in particolare nell’isola giapponese di Okinawa, mostrano come un consumo di pesce regolare rallenti la perdita di memoria e l’invecchiamento cerebrale fino al 10%.
● Verdure verdi: Cavoli, spinaci, broccoletti, oltre a essere poco calorici e ricchi di Vitamina C, aiutano lo sviluppo delle capacità mnemoniche riducendo notevolmente il rischio di perdita cognitiva, soprattutto con il passare degli anni.
● Frutta secca: Mandorle, noci e anacardi, se assunti con la giusta moderazione sono un toccasana. Oltre a mantenere sotto controllo il benessere delle arterie, la frutta secca contiene molta vitamina E offrendo notevoli proprietà antiossidanti, con incremento delle funzioni cognitive e un generale rallentamento dei processi degenerativi.
● Avocado: Uno degli alimenti più “alla moda” e ideale complemento di una dieta mirata ad abbassare i trigliceridi, è ottimo anche per l’efficienza della mente. Contiene infatti i cosiddetti grassi mono insaturi che aiutano il cervello a elaborare informazioni sotto stress
come può accadere, per esempio, quando si lavora o si svolgono degli sport “mentali”.
● Frutti di bosco: La presenza di fenoli, tannini e antociani aumentano quella che gli scienziati chiamano “plasticità dell’ippocampo” che aumenta le capacità di apprendimento e, più in generale, le prestazioni del nostro cervello.
Le cose da evitare
Ci sono poi degli alimenti, soprattutto quando assunti in modo eccessivo, che possono danneggiare le nostre capacità cognitive, al pari di un’eccessiva sedentarietà. Ecco quindi una possibile top five di cibi da evitare, soprattutto in occasione di esami, colloqui di lavoro e prestazioni sportive:
● Alcolici: L’abuso di bevande a base di alcol riduce il volume del cervello danneggiando in particolare alcuni neurotrasmettitori, inducendo rallentamenti del metabolismo, e rendendo il funzionamento della mente lento e pesante.
● Pasta e carboidrati raffinati: L’elevato indice glicemico che li contraddistingue causa un picco di zuccheri nel sangue: una sorta di montagne russe per l’ippocampo la cui infiammazione riduce in maniera significativa la memoria.
● Bevande zuccherate e gassate: La forte presenza di zucchero concentrato mette il cervello sotto pressione, costringendolo a “dirottare” risorse preziose per le capacità cognitive verso l’assimilazione di queste bevande. Sono poco indicati anche succhi di frutta con zuccheri aggiunti ed energy drink.
● Aspartame: Questo dolcificante, di solito presente nelle bevande “senza zucchero” e indicato con il codice E-951, non è bene accetto dal cervello. Colpisce in particolare l’area che regola e gestisce le emozioni, alterando così l’umore e alimentando gli stati d’ansia nei momenti in cui, invece, è necessario restare calmi e concentrati.
● Cibi pronti: Con la forte presenza di idrogenati di origine animale, snack, merendine, salse e altro ancora, oltre ad aumentare il rischio di sviluppare l’Alzheimer affaticano il cervello e la sua capacità di rispondere in breve tempo alle sollecitazioni.
Quanto l’alimentazione possa influire sulle capacità cerebrali lo hanno capito anche tanti sportivi, soprattutto quelli che lo usano di più, come i migliori giocatori di scacchi e poker che ormai pianificano i pasti accuratamente in base ai loro impegni. Il cervello, quindi, al pari del
corpo, è un “motore” che va ben oliato, per migliorare le prestazioni cognitive e creative per tutto il benessere di ogni persona.
Non è comunque necessario essere un atleta che ambisce ai Campionati Mondiali di atletica o alle Olimpiadi di matematica, e nemmeno un artista in cerca d’ispirazione, per utilizzare queste “dritte”. I benefici riguardano tutti, perché mettere il cervello in condizione di esprimere tutte le sue potenzialità è un vantaggio indiscutibile!