Cioccolato: qual è il migliore da mangiare

Come scegliere il cioccolato migliore e quali sono i reali benefici di questo alimento.

Il cioccolato è senza ombra di dubbio uno degli alimenti più ricercati e desiderati sul mercato. Intorno a questo delizioso cibo aleggiano però numerose scuole di pensiero: chi afferma che faccia male, chi il contrario.

Le doti del cioccolato

Come quasi ogni cosa, il cioccolato non è dannoso se assunto con moderazione. In realtà si tratta di un alimento che apporta all’organismo numerosi effetti positivi.

Le capacità neuroprotettive dei flavonoidi, per esempio, aiutano il cervello. Il cioccolato vanta inoltre la presenza di numerosi minerali, come potassio, magnesio, zinco e ferro.

I suoi antiossidanti sono presenti in quantità maggiore rispetto al tè ed al vino rosso. Un altro componente importante di questo alimento è l’acido valerico, in grado di ridurre lo stress.

Numerosi studi hanno dimostrato che l’assunzione regolare di cioccolato riduce lo stress ossidativo e la pressione arteriosa, migliorando il flusso sanguigno.

Il cioccolato vanta una grande quantità di serotonina, che lo rende un antidepressivo naturale, ma la vera rivelazione è il suo potere dimagrante, essendo infatti responsabile del meccanismo necessario per bruciare le calorie.

Tutte queste virtù non sono reperibili in qualsiasi cioccolata in commercio: è infatti necessario scegliere prodotti di qualità.

Come scegliere il migliore cioccolato

La qualità finale del prodotto è il risultato di tutta la filiera, dunque numerosi cioccolatieri artigianali scelgono una lavorazione bean to bar, cioè dal seme alla tavoletta, proprio per garantire un risultato eccellente.

La specie della pianta di cacao fa infatti la differenza: il forastero è la qualità più diffusa, meno pregiata e più economica. Il trinitario ed il criollo sono senza dubbio più pregiate, ma anche più rare.

Macerazione, essiccazione e tostatura sono procedimenti fondamentali e di grande influenza sulla qualità del prodotto finito. Un cacao scadente avrà bisogno di aggiunte di aromi e grassi al fine di coprire gusti non eccellenti.

Un artigiano che si prende la responsabilità di tutto il processo produttivo ha quindi più possibilità di creare un cioccolato di grande qualità.

Come riconoscere il migliore cioccolato

La convinzione che un buon cioccolato debba essere lucido e molto nero è un mito da sfatare. In realtà il colore ideale è ramato, color castagno.

Il cioccolato nero è infatti il prodotto di un cacao forastero, dunque di bassa qualità, dove il colore del seme, già scuro, viene intensificato al fine di eliminare lo sgradevole odore dovuto alla lunga tostatura. Le numerose proprietà nutrizionali del cioccolato vengono meno se questa fase si prolunga, dunque anche gli effetti positivi si vanno a perdere.

Un prodotto che si mostra lucido racconta anch’esso una lunga lavorazione, sempre con l’obiettivo di nascondere odori e sapore non eccezionali.

Un’ulteriore verifica sulla qualità del cioccolato è l’assaggio: la sensazione al palato deve essere quella di una massa soave e setosa, estremamente piacevole.


Guida all’acquisto

Leggere l’etichetta è senza dubbio un passo determinante per scegliere un prodotto di qualità. Le voci in elenco dovrebbero essere esclusivamente pasta di cacao, burro di cacao ed una minima quantità di zucchero.

Le parti importanti dell’etichetta sono ben precise:

  • La pasta di cacao deve essere al primo posto nella lista degli ingredienti. In caso di cioccolato fondente la sua percentuale deve essere di almeno il 43%.
  • Il burro di cacao deve essere presente per almeno il 28%.
  • Non devono essere presenti ulteriori grassi aggiunti.
  • Non devono essere contenuti aromi e dolcificanti sintetici.

Una volta individuato un cioccolato di qualità, la tentazione di mangiarne vari pezzi al giorno sarà quasi irresistibile. Bisogna però ricordare che si tratta comunque di un alimento calorico e dunque una dose eccessiva non avrà effetti molto positivi.
La quantità giornaliera raccomandata è di circa 20 grammi al giorno.

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