Argomenti trattati
La tubercolosi o TBC è una malattia infettiva grave causata da un batterio; in particolare interessa i polmoni e si trasmette tramite saliva. Bisogna sapere che non tutti i soggetti contagiati dal batterio -bastano pochissimi bacilli- sviluppano immediatamente la malattia. In caso casi, infatti, il nostro sistema immunitario può combattere la malattia che può restare dormiente per anni, fino al primo abbassamento delle difese. I soggetti maggiormente a rischio, pertanto, sono coloro che vivono in scarse condizioni igieniche, mal nutrite e con scarse difese immunitarie.
Tubercolosi
La tubercolosi è una malattia prevenibile e curabile, nonostante questo è anche una delle principali cause di morte al mondo, soprattutto nel continente africano e asiatico: con 2 milioni di vittime, si parla di una vera emergenza sanitaria. Il primo farmaco funzionante è stato scoperto negli anni quaranta, tuttavia negli anni ottanta la TBC conosce un nuovo sviluppo collegabile alla presenza di ceppi resistenti ai farmaci allora disponibili e alla diffusione del virus HIV: questo virus abbassa drasticamente le difese immunitarie creando le premesse ottimali per la contrazione e diffusione della TBC.
In Italia la malattia ha un’incidenza piuttosto bassa (10 casi ogni 100.000 abitanti). Il batterio che causa la tubercolosi è il Mycobacterium tuberculosis e l‘infezione si trasmette per via aerea, tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. In media, un individuo malato non sottoposto a cure adeguate può infettare dalle 10 alle 15 persone nell’arco di un anno. Una diagnosi precoce e trattamenti adeguati possono intervenire in modo significativo sulla riduzione della malattia. Nel 2000 è nata l’alleanza globale Stop Tb con oltre 400 organizzazioni internazionali e Paesi coordinati dall’Oms: lo scopo è quello di bloccare la TBC.
Tubercolosi: il test
Bisogna sapere che circa il 90% delle persone che hanno il batterio non hanno bisogno di particolari terapie per guarire. In questi casi, infatti, la malattia è latente e il soggetto non è contagioso. E’ importante agire tempestivamente: prima viene eseguita la diagnosi più efficaci saranno le terapie e meno persone verranno contagiate. Il test più eseguito per riconoscere la TBC è quello di Mantoux.
Si esegue iniettando nella cute del braccio la tubercolina, un estratto purificato del batterio stesso con capacità antigene, cioè in grado di stimolare la produzione di anticorpi contro l’antigene stesso. Entro 48/72 ore si deve valutare l’eventuale comparsa di rossori e gonfiori; la dimensione delle chiazze permettono di stabilire l’accuratezza diagnostica del risultato. In caso di risposta positiva va eseguita una radiografia del torace per individuare la malattia al livello dei polmoni. Il Mycobacterium si scopre indagandone la presenza con il microscopio sull’espettorato della persona. Il trattamento farmacologico prevede l’uso di antibiotici per due mesi.
Nei successivi 6 mesi si prosegue assumendo due farmaci. Questi farmaci di prima linea possono essere sostituiti da farmaci di seconda linea (molto più costosi e pericolosi) nel caso in cui vi sia farmacoresistenza. In Italia vi è l’obbligo di notificare i casi positivi e la segnalazione mette in moto una serie di indagini per arginare la diffusione, soprattutto viene effettuato il controllo delle persone che sono state a stretto contatto con il malato. Su di esse viene effettuato il test della TBC e anche su tutti gli individui colpiti da HIV, soggetti a questo tipo di infezione.
La tubercolosi, come già detto, si trasmette tramite saliva. Solo raramente il contagio avviene in gravidanza. Difficilmente inoltre la trasmissione avviene alla luce del sole perché il bacillo è sensibile alle radiazioni. Ciò che permette una rapida diffusione della malattia è perciò la permanenza in ambienti chiusi, in condizioni di sovraffollamento senza ricambio d’aria e con scarse condizioni igieniche. Una fonte non comune di infezione è anche il latte bovino, soprattutto in Paesi dove vi sono scarsi controlli e inefficaci processi di sterilizzazione.
Tubercolosi: sintomi
Quando la tubercolosi è attiva si trasmette con estrema facilità ed è accompagnata da sintomi spesso gravi. La TBC è una malattia che colpisce prevalentemente i polmoni, per questo i sintomi più evidenti sono legati all’apparato respiratorio. Tuttavia il batterio può diffondersi nel nostro corpo attraverso il sangue, in questo caso possono essere colpiti anche altri organi. Vediamo rapidamente quali sono i sintomi:
- rapida perdita di peso
- febbre
- perdita di appetito
- affaticamento
- tosse continua per più settimane
- dolori toracici nel respirare e tossire
- problemi ai reni e alla pelle
La tubercolosi è una malattia collegata alle condizioni di vita delle persone. Là dove le persone hanno difese immunitarie abbassate, in particolare quelle che vivono in ambienti con scarsa igiene e quelle che vivono in situazioni di malnutrizione, ecco che il rischio di diffusione della malattia diventa alto. A rischio sono le decine di milioni di rifugiati che vivono in condizioni pessime in vari Paesi del mondo. Per questo le Nazioni Uniti sono sempre allerta ed è importante tenere sotto controllo la tubercolosi in cambi profughi, soprattutto in Africa.