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Quando una persona ha un infarto ci sono buone probabilità che presenti almeno uno, ma più probabilmente diversi, dei fattori di rischio principali.
La maggior parte degli attacchi cardiaci è causata dall’arteriosclerosi, ossia il restringimento delle arterie.
Infarto e arteriosclerosi
Le arterie vengono ostruite da sostanze grasse che si trovano nella nostra alimentazione, ad esempio il colesterolo LDL e i trigliceridi. Un’alimentazione ad alto contenuto di grassi, il colesterolo alto, la pressione alta e la mancanza di attività fisica possono portare alla formazione della placca di grasso nella parete interna delle arterie, i vasi che forniscono sangue al cuore. Quando le piastrine, gli agenti coagulanti, vengono bloccate da questa placca, è possibile che si formi un coagulo di sangue e che ostruisca il flusso sanguigno al muscolo del cuore. Prive di ossigeno, le cellule cardiache iniziano a morire. Tale fenomeno è conosciuto come infarto.
Tale fenomeno si può prevenire. Anche chi ha una predisposizione genetica alle malattie cardiache può attuare cambiamenti nell’alimentazione e nello stile di vita per mantenere sano il cuore.
Ma cosa dire delle persone che non hanno alcuna predisposizione genetica a tali malattie, hanno un’alimentazione a basso contenuto di grassi, mangiano verdura, praticano regolarmente attività fisica e non fumano? Cosa dire quando queste persone hanno un attacco cardiaco?
Le persone sane possono avere un infarto?
È raro, ma può succedere. Due delle cause principali di infarto in un cuore apparentemente sano sono i coaguli di sangue e gli spasmi delle arterie coronariche. Entrambi possono condurre al arresto del flusso di sangue al cuore. Se un coagulo di sangue viene trascurato per troppo tempo oppure lo spasmo dell’arteria coronarica dura a sufficienza, può verificarsi un attacco cardiaco potenzialmente fatale.
In questo articolo, analizzeremo queste due cause potenziali di infarto in un cuore altrimenti sano: i coaguli di sangue e gli spasmi delle arterie. Non sappiamo esattamente perché si verificano gli spasmi delle arterie coronariche, sebbene i medici abbiano alcune giuste supposizioni. Sappiamo però che cosa provoca i coaguli di sangue, di conseguenza questi ultimi sono probabilmente più semplici da prevenire.
Coagulo di sangue e infarto
I coaguli di sangue sono molto comuni. Essi sono causati da una lunga serie di condizioni tra cui:
- Il cancro
- L’aterosclerosi
- Le malattie del sangue o della circolazione sanguigna
- L’obesità
- Fumare
- Stare seduti per lunghi periodi di tempo, per esempio durante un viaggio aereo internazionale.
La trombosi venosa profonda
La trombosi venosa profonda o TVP è un tipo di coagulo di sangue che si forma nelle vene profonde della gamba o dell’inguine e si può verificare durante voli di più di otto ore. Centinaia di migliaia di persone sviluppano questo coagulo, spesso denominato sindrome della classe economica, come conseguenza dello stare seduti per troppo tempo e molti di loro hanno arterie perfettamente sane. La maggior parte di queste persone sviluppa piccoli coaguli che non provocano alcun sintomo e che spariscono lentamente, senza causare problemi. Alcune persone, però, sviluppano un coagulo che può portare alla morte.
Le cause dei coaguli di sangue
I coaguli si formano quando gli agenti coagulanti nel sangue, chiamati piastrine, si uniscono. Le piastrine sono le particelle che si uniscono per fermare l’emorragia. Tuttavia, se un coagulo si forma in zone come un vaso sanguigno del cuore o del cervello, può bloccare la circolazione sanguigna e privare il cervello di ossigeno, causando eventualmente un ictus o un infarto. Quando il coagulo si trova nel cuore, tale patologia è chiamata embolia polmonare.
La causa più comune dei coaguli sono le malattie cardiovascolari. Ma ci sono anche altri fattori di rischio:
- In aereo, ad esempio, un coagulo di sangue può formarsi quando non ti muovi abbastanza e il sangue affluisce nelle tue gambe.
- L’uso della contraccezione ormonale, soprattutto se, oltre a ciò, la donna fuma sigarette.
Coaguli di sangue e infarto
Anche in presenza di TVP, non è certo che l’infarto si verifichi. Gli individui che vengono curati (di solito con anticoagulanti) entro un’ora dallo sviluppo del coagulo sono quasi sempre in buone condizioni. Ma molte persone non sanno interpretare i segni: credono che il dolore alla gamba o all’inguine sia un crampo dovuto al fatto di essere rimasti seduti troppo a lungo in aereo.
Se non viene trattata, la TVP può avere conseguenze disastrose perché potrebbe staccarsi dalla vena della gamba, abbandonare il punto in cui si è formata e immettersi nel flusso sanguigno. Se questo accade, potrebbe dirigersi al cuore e provocare un blocco cardiaco ed eventualmente un infarto. È capitato al reporter David Bloom nel 2003, che rimase per giorni seduto all’interno di un angusto carro armato per documentare la guerra in Iraq. Un coagulo si sviluppò nella sua gamba e si diresse fino al cuore, provocandone la morte per arresto cardiaco.
Prevenzione dei coaguli di sangue
Il modo migliore per evitare di avere un infarto a causa di un’embolia polmonare è essere a conoscenza dei rischi. Quando fai un lungo viaggio in aereo cerca di camminare lungo i corridoi di tanto in tanto così da mantenere una buona circolazione del sangue nelle gambe. Se prendi la pillola, contatta immediatamente il tuo medico nel caso dovessi sentire dolore o pressione alle gambe o all’inguine. E soprattutto, non fumare.
Se le cause dei coaguli di sangue sono ben note, un altro problema cardiaco che può colpire un individuo con un cuore in precedenza sano è più difficile da spiegare.
Spasmo coronarico e infarto
Gli spasmi delle arterie coronarie, conosciuti anche come angina variante, sono un vero mistero della medicina.
Verificatosi nello 0.0004% circa della popolazione, gli spasmi delle arterie coronarie sono meno frequenti dei coaguli di sangue. Di solito non sono fatali. Come i coaguli di sangue, questa patologia è generalmente collegata alla coronopatia. A volte però può comparire in individui senza nessun problema cardiaco evidente.
Lo spasmo coronarico è piuttosto semplice: si verifica quando una parte del muscolo cardiaco collegato alle arterie si contrae o si comprime all’improvviso. Potete considerarlo un altro tipo di spasmo muscolare, come quando il tuo bicipite inaspettatamente si contrae. Di solito è molto doloroso e la sua durata è minima.
Le conseguenze dello spasmo
Tuttavia, a differenza della contrazione improvvisa di un muscolo del braccio, quella del muscolo cardiaco può condurre in breve tempo a conseguenze molto serie. Uno spasmo coronarico potrebbe durare tra i 5 ai 30 minuti e provocare dolore al torace, generalmente chiamato angina pectoris. Al contrario di quest’ultima, l’angina vagante si presenta a riposo (spesso durante il sonno) e non in un momento di sforzo fisico intenso. Inoltre potrebbe non essere collegata alla patologia cardiaca. In alcuni casi, probabilmente un terzo di essi, i soggetti che non presentano alcun fattore di rischio di un attacco cardiaco serio possono avere uno spasmo coronarico.
Se lo spasmo dura, diciamo, 5 minuti, il danno è minimo e si limita al dolore toracico, ma può anche non presentare nessun sintomo. Generalmente si tratta con prodotti farmaceutici come i betabloccanti, i calcio-antagonisti o la nitroglicerina.
Se lo spasmo dura 30 minuti, le conseguenze possono essere drammatiche. Se la contrazione dell’arteria muscolare arresta il flusso di sangue diretto al cuore per un lungo periodo di tempo può verificarsi un arresto cardiaco.
Le cause dell’angina variante
La scienza medica ancora non sa spiegarsi perché l’angina variante si manifesta in soggetti altrimenti sani. Potrebbe avere a che fare con una disfunzione delle cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni. Tuttavia, i medici sanno che cosa può aumentare il rischio. Oltre alle malattie cardiache, il consumo di sostanze come la cocaina, il tabacco e l’amfetamina possono provocare lo spasmo coronarico così come lo stress eccessivo e l’astinenza da alcolici.
L’angina variante è una patologia cronica e necessita di un trattamento a lungo termine. Con la somministrazione dei farmaci adeguati al manifestarsi del dolore toracico diminuisce la probabilità di un arresto cardiaco.