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I disturbi alimentari spingono una persona a mangiare troppo e in continuazione, oppure a mangiare pochissimo o persino nulla. Prevenire questi disturbi e nutrirsi in maniera corretta è fondamentale, e si può fare grazie ad alcune semplici pratiche.
I comportamenti per prevenire i disturbi alimentari
In Italia, le persone che soffrono di disturbi alimentari sono circa 3 milioni, per la maggior parte donne. Inoltre, i disturbi legati al cibo cominciano molto presto, intorno ai 17 anni di età.
I disturbi alimentari sono l’anoressia, la bulimia e l’ortoressia. L’anoressia comporta il rifiuto totale del cibo ed è legata alla paura ossessiva di ingrassare. Ciò porta ad una mancanza di nutrienti nell’organismo che può provocare patologie importanti, come l’osteoporosi.
La bulimia, invece, è un disturbo da alimentazione incontrollata o da abbuffata: in un intervallo di tempo molto breve si assumono grandi quantità di cibo, fino a star male. I soggetti che ne soffrono, per compensare, si provocano il vomito, o utilizzano lassativi eccessivi, oppure fanno troppa attività fisica.
Infine, l’ortoressia è l’esagerata attenzione per la qualità del cibo che si mangia. Chi ne soffre effettua una ricerca ossessiva di cibo sano ed esclude completamente tutto ciò che non lo è, analizzando ogni singolo ingrediente contenuto negli alimenti.
Segnali d’allarme
Chi soffre di disturbi alimentari può manifestare dei cambiamenti d’umore improvvisi, oppure diventa più schivo e riservato. Tali soggetti, inoltre, mostrano un senso di isolamento sociale o di solitudine, sono sempre stanchi e hanno difficoltà a concentrarsi.
Cosa fare?
Nel caso emergessero questi aspetti, la prima cosa da fare è rivolgersi a un medico di base, così che possa constatare la situazione medica ed eventualmente chiedere l’intervento di uno specialista.
È importante anche rivolgersi ad uno psicologo esperto, che possa lavorare insieme con psichiatra e medico che si occupi della parte nutrizionale. I disturbi alimentari, infatti, sono malattie che coinvolgono sia il corpo che la mente, perciò la cura richiede l’intervento di tutte le figure specialistiche necessarie.
Fattori di rischio
Chi soffre di disturbi alimentari deve il suo stato a fattori di rischio personali, familiari e sociali. Tra i fattori personali vi è la mancanza di autostima o la vulnerabilità emotiva. Tra i fattori familiari vi è il criticismo parentale e l’attaccamento insicuro, mentre tra i fattori sociali vi è l’esposizione ai media che incitano alla magrezza. Infine, i disturbi alimentari possono comparire anche in seguito ad un evento critico o a un trauma.
Prevenzione
Per prevenire l’insorgere di queste patologie, è fondamentale sensibilizzare la società e promuovere la salute attraverso un corretto rapporto con il cibo. I disturbi alimentari, inoltre, vanno diagnosticati e trattati in maniera precoce, in modo da evitare l’aggravarsi della malattia e prevenire eventuali ricadute.