Trattare la cellulite con l’anidride carbonica, la carbossiterapia: il costo, la durata e gli effetti collaterali di questo trattamento intenso. Ecco di cosa si tratta e come cura la cellulite e gli inestetismi.
Carbossiterapia: costo e durata
Con questa tecnica infatti possiamo combattere rughe, cellulite, smagliature, accumuli adiposi e persino la perdita dei capelli. La carbossiterapia è un trattamento che sfrutta l’anidride carbonica a scopo terapeutico. Ecco quanto costa questo trattamento efficace anche per combattere la cellulite.
La cellulite è senza alcun dubbio un inestetismo “democratico”, ossia molto più diffuso di quanto si pensi. La carbossiterapia aiuta a combattere la cellulite operando su più fronti. Prima di tutto aumenta la circolazione sanguigna e dilata i vasi sofferenti; aumenta poi il flusso linfatico, favorendo l’eliminazione della ritenzione idrica e di conseguenza anche dell’odioso effetto della pelle a buccia d’arancia. Il risultato è una cute più tonica e liscia su zone quali cosce, glutei, braccia e ginocchia.
Lo smaltimento degli accumuli adiposi inoltre rende la carbossiterapia un trattamento molto richiesto in caso di maniglie dell’amore, culotte de cheval, grasso addominale e adiposità localizzate nell’interno coscia. Ogni seduta dura in media dai 10 ai 30 minuti e possono essere necessarie più sedute, da 2 fino anche a 20 a seconda del disturbo da trattare. Il costo della carbossiterapia dipende dalla zona e dal disturbo da trattare ma in genere oscilla tra 80€ e 150€.
Gli effetti collaterali del trattamento all’anidride carbonica
L’iniezione di anidride carbonica causa un immediato gonfiore dell’area trattata che tuttavia si riassorbe subito. Allo stesso modo, anche il rossore provocato dall’inserimento dell’ago si risolve da solo in poco tempo.
Se la carbossiterapia non viene eseguita da personale medico esperto, però, può dare luogo a spiacevoli effetti collaterali quali ecchimosi, dolore e infiammazioni.
Il medico, inoltre, provvederà a verificare lo stato di salute generale del paziente in quanto la carbossiterapia è controindicata in caso di gravidanza, diabete, insufficienza epatica, cardiaca o respiratoria, anemia grave.