La Compassion Fatigue e il burnout sono molto simili ma la differenza sta principalmente nella causa. Ecco quali sono le differenze tra compassion fatigue e burnout.
Compassion Fatigue VS burnout: quali sono le differenze?
Compassion fatigue e burnout possono essere spesso assimilati anche se in realtà hanno delle differenze. Analizziamo entrambi per capire cosa differisce tra i due. Troppo spesso si parla di lavoro ma non dell’eccessivo carico e delle conseguenze dei tanti impegni lavorativi sulle persone.
La Compassion fatigue è una vera e propria sindrome, comune tra quei professionisti che lavorano a stretto contatto con le vittime di disastri, traumi o malattie, come il settore sanitario, che insorge acuta e improvvisa, che può essere scatenata anche da una sola esperienza percepita come particolarmente critica dalla persona che ne è colpita.
Il burnout è un’ulteriore forma di compassion fatigue, tra le più gravi e drastiche conseguenze della scarsa qualità di vita professionale, e comporta una totale perdita d’interesse nei confronti delle persone a cui il professionista dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni e cure. In particolare, è dimostrato che la persona in questo stato prova costantemente un esaurimento emotivo, tende a mettere in atto una depersonalizzazione della persona da curare, sperimentando una ridotta realizzazione personale, frustrazione e mancanza di gratificazione.
A differenza della compassion fatigue, il burnout è più spesso legato a cattiva gestione e disorganizzazione prolungata nel tempo delle strutture e degli enti presso il quale si lavora, piuttosto che all’esposizione a specifici problemi dei pazienti come i traumi. Spesso l’eccessiva burocrazia e la carenza di personale sanitario, si ripercuote non solo sul professionista ma anche sulla qualità di relazione e di cura con il paziente, compromettendo di conseguenza l’intero sistema assistenziale.
Inoltre, questa differenza con la “fatica compassionevole” comporta anche che il burnout possa colpire professionisti di qualsiasi ambito professionale, dove la ripetizione è ossessiva, mentre la compassion fatigue è particolarmente caratterizzante delle professioni d’aiuto.
Un’ulteriore differenza tra i due disturbi è la modalità in cui nascono segni evidenti di sofferenza: la compassion fatigue è un sentimento che scaturisce immediato e acuto, mentre il burnout è un processo più progressivo e graduale.
Compassion fatigue e Burnout: le differenze
Due status molto simili, mossi da un fattore uguale che sfocia in stress, nervosismo e la conseguente mancanza di interesse e di volontà. Parliamo della Compassion fatigue e burnout e delle loro differenze.
A differenza della Compassion fatigue, che come visto, colpisce principalmente coloro che lavorano a contatto con persone malate, che hanno subito traumi, come gli operatori sanitari il burnout può colpire qualsiasi categoria professionale e non ha a che fare per forza con le vittime di traumi in quanto è conseguenze della scarsa qualità di vita professionale.
Si prova nel momento in cui il soggetto percepisce la mancanza di gratificazione, di aver esaurito le risorse per svolgere al meglio il proprio lavoro causando una perdita d’interesse nei confronti delle persone a cui il professionista dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni.
Il Burnout infine risulta associato al contrasto tra la richiesta di inibire le proprie emozioni sul lavoro per favorire un buon risultato e quella di mostrare empatia per il fatto di avere un ruolo di “cura”.