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La pandemia a seguito della diffusione del Covid19 ha portato scienziati e medici a studiare i sintomi a cui i cittadini devono fare attenzione in quanto segnali di allarme della positività al virus. Si è cercato di rendere i cittadini consapevoli di aver contratto il virus da piccoli segnali al fine di prevenire la diffusione del contagio e in modo da rivolgersi subito al proprio medico di base o allertare il personale adibito all’emergenza.
Tra i sintomi è emerso che alcuni positivi al Coronavirus abbiano manifestato la congiuntivite virale, per dare qualche numero questo sintomo è stato registrato in circa il 10% dei contagiati. Del resto, per fare un po’ di storia, all’inizio della pandemia in Cina fu l’oculista Li Wenliang, scomparso per aver contratto il virus, a dare l’allarme della presenza del virus e della sua esplosione in massa, nonché del suo contagio attraverso la lacrimazione. Tuttavia, non bisogna creare confusione, in un periodo di allergia, non va confusa la congiuntivite virale o batterica con quella allergica. Non tutti coloro che manifestano sintomi come la congiuntivite sono affetti da Covid19.
Non tutti sanno che esistono diverse forme di congiuntivite, pertanto, bisogna distinguere se la congiuntivite sia virale, batterica o allergica prima di allarmarsi e di parlare di Coronavirus.
Chi ha contratto una congiuntivite virale manifesterà occhi rossi e gonfi, eguali sintomi per chi ha la congiuntivite batterica, tranne che per la linfopenia e per la maggior secrezione oculare.
La congiuntive allergica ha come sintomo principale il prurito e una secrezione di colore bianco rispetto a quella giallastra della congiuntivite batterica.
La primavera è una stagione tremenda per chi soffre di allergie stagionali, in questo momento ancor di più se si pensa che tra i sintomi del Coronavirus vi è gola secca, secrezione agli occhi, perdita del gusto ecc…
L’allarmismo potrebbe creare lunghe file al pronto soccorso, ma in realtà esistono delle piccole differenze che fanno ben distinguere i sintomi dal Coronavirus dagli stati allergici come la congiuntive.
In caso di Coronavirus le secrezioni sono secche, pertanto, chi manifesta una congiuntivite allergica deve soltanto continuare la terapia antistaminica a cui è abituato ciclicamente all’addentrarsi della primavera.
Congiuntivite allergica: cos’è
Chi soffre di congiuntivite soffre di prurito agli occhi, questa spiacevole sensazione può indurre il soggetto a toccarsi il viso e gli occhi, cosa che è assolutamente vietata in questo momento al fine di evitare di poter infettarsi e contrarre il Coronavirus, soprattutto se si è fuori casa e non si ha la possibilità di igienizzarsi le mani.
Un accorgimento che può favorire chi soffre di congiuntivite allergica, è dopo aver igienizzato bene le mani, di sciacquarsi gli occhi con acqua corrente abbondante fredda, indossare occhiali e mascherina quando si esce in modo da venire il meno possibile a contatto con agenti allergici oltre che per proteggersi dal coronavirus.
Gli specialisti sconsigliano l’applicazione delle lenti a contatto, si tratta pur sempre di un corpo estranei nell’occhio, il quale va inserito con le dita e potrebbe generare infezioni e richiedere interventi di soccorso che in questo periodo vanno assolutamente evitati se non in casi estremi, data la presenza massiccia presso i presidi sanitari di malati da Covid19.