Una delle conseguenze che ha lasciato la quarantena è per molte persone la presenza di problemi alla schiena. Questo è uno dei disturbi più diffusi che il periodo di lockdown ha lasciato nella maggior parte degli italiani. La colpa è della maggiore sedentarietà, ma anche delle posizioni errate che sono state assunte durante lo smartworking oppure durante le ore passate sul divano a vedere la tv.
Le conseguenze della quarantena sulla schiena
Aver passato molto tempo in casa senza praticare attività fisica ha causato molti problemi alla schiena. La quarantena infatti è stata portatrice di molti malanni fisici tra cui i dolori articolari e muscolari. Il mal di schiena è stato causato in molti casi da posizioni errate durante lo smartworking, infatti molte persone che lavoravano da casa lo facevano in modo errato magari seduti sul letto e non sulla scrivania. Anche le tante ore passate sul divano hanno influito, difatti spesso quando ci si rilassa davanti alla tv non si presta attenzione al modo in cui si è seduti.
In realtà i problemi alla schiena riguardano anche coloro che si sono cimentati con l’attività fisica in casa. Praticare fitness in maniera scorretta all’interno della propria abitazione è significato provocarsi dolori più o meno forti ai muscoli e alle articolazioni. Assosalute, l’associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, ha fatto una ricerca da cui è emerso che 1 italiano su 2 ha sofferto di mal di schiena durante il lockdown.
Per il 44% del degli intervistati durante lo studio, l’origine dei dolori alla schiena è da ricondurre al fitness “fai-da-te”, ma anche l’eccessiva sedentarietà con posture sbagliate sul divano (34%) e dallo smart working (21%) hanno causato questo genere di problema. Una buona parte delle persone colpite da questi problemi hanno cercato di ritrovare il benessere assumento farmaci, infatti ben il 42% dei soggetti hanno fatto ricordo ai medicinali.