Il radon è ancora poco conosciuto ai più in realtà si tratta di un gas inquinante e si trova principalmente nei locali, come cantine, scantinati, taverne, garage. Ecco i sintomi da avvelenamento e dove si trova.
Cos’è il radon? Sintomi, dove si trova
Allarme radon: ma cos’è? Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore; queste caratteristiche che non lo rendono percepibile dai nostri sensi e perciò difficile da individuare e da quantificarne la presenza. Per questo è ancora più pericoloso se ci leghiamo a una sua esposizione. Ma perché e cosi pericoloso per la salute? Come anticipato, essendo inodore, incolore e insapore è impossibile accorgersi della presenza del radon senza strumenti che ne accertino la diffusione nell’aria.
Per questo il pericolo principale legato a questo gas sta nella sua inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può infatti provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni, ritenuto come la seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore, dopo il fumo.
Data la sua alta pericolosità è bene sapere dove si trova il radon anche se invisibile e incolore. Questo gas naturale e inquinante si trova soprattutto nei locali, quindi in ambienti chiusi. In particolare può essere frequente la sua presenza negli spazi murati a diretto contatto con il suolo, come cantine, scantinati, taverne, garage, perché il terreno è la fonte principale in cui questo gas abita, con possibilità tuttavia di arrivare ad irradiarsi anche negli ambienti dei piani più alti.
Come gas incolore, inodore e insapore, il radon non è rilevabile dai sensi umani, come detto. L’avvelenamento da radon non causa gli stessi sintomi dannosi di altre sostanze radioattive ma è l’esposizione al radon che può portare allo sviluppo di malattie come tumori e cancro ai polmoni.
Radon: cos’è, sintomi e dove si trova
Il radon, come detto, è classificabile come gas radioattivo naturale prodotto quando metalli come l’uranio o il radio si decompongono nelle rocce e nel terreno. È la seconda principale causa di cancro ai polmoni dopo il fumo. Il radon può penetrare nelle case e nei luoghi chiusi attraverso le fessure di muri e pavimenti negli scantinati e dagli spazi intorno alle tubature.
L’avvelenamento da radon non fornisce alcuna indicazione significativa dell’esposizione. Una persona non può odorare, assaggiare o vedere il radon ad occhio nudo. Inoltre non produce alcun effetto nel corpo fino a causare i cambiamenti cellulari che potrebbero portare al cancro ai polmoni. Per questo motivo, prendere tutte le precauzioni necessarie contro l’esposizione al radon è estremamente importante, soprattutto per le persone che vivono in zone esposte.
L’Italia è uno dei Paesi più radioattivi al mondo e quasi tutti i territori sono esposti. Una persona che inizia a tossire sangue, sentire dolore toracico o avere difficoltà respiratorie dovrebbe visitare immediatamente un medico per escludere il cancro ai polmoni. Ma da dove proviene questo gas? Sono molte le fonti del gas radon come:
il terreno;
i materiali da costruzione;
l’impianto idrico.
L’Istituto Superiore della Sanità afferma che il radon presente nell’aria interna degli edifici proviene principalmente dal suolo e, in misura minore, dai materiali di costruzione dell’edificio. L’acqua proveniente da pozzi può costituire un’ulteriore sorgente di radon. La concentrazione di radon nell’aria interna agli edifici dipende principalmente dalle caratteristiche degli edifici, in particolare dall’interfaccia tra edificio e suolo.
Rocce più comuni, come il calcare, emanano anche il gas radon, anche se questo è un evento meno comune e i livelli sono inferiori rispetto ad altre fonti.
Il radon tende ad entrare negli edifici nel loro punto più basso. Spesso si fa strada attraverso spaccature nelle fondamenta, crepe nei muri, spazi vuoti intorno ai tubi, cavità all’interno delle pareti e l’approvvigionamento idrico. È probabile che il gas si accumuli in edifici scarsamente ventilati ed ermetici. Per questo sono fondamentali bocche di aereazione, che facilitano la movimentazione dell’aria da una parte all’altra della stanza.
L’Iss segnala inoltre che il radon è un agente cancerogeno, la cui esposizione nei luoghi chiusi aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare. L’entità del rischio dipende dalla concentrazione di radon a cui si è esposti e da quanto dura l’esposizione. A parità di condizioni di esposizione al radon, i fumatori sono più a rischio dei non fumatori. In Italia l’esposizione al radon è responsabile di circa 3.200 casi di tumore polmonare all’anno.