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E’ indiscutibile che, in Italia, almeno, tra i cibi più gettonati e apprezzati di sempre c’è la pizza. Ma qual è il segreto per una pizza digeribile e quindi che tutti possono mangiare, e a qualsiasi ora? Ecco svelato il segreto, e non è solo l’impasto.
Pizza più digeribile? Il segreto
La pizza è un alimento completo e appetitoso che verrebbe voglia di mangiare sempre, a qualsiasi ora. Laddove non si tratti di un problema di dieta e di inevitabili chili di troppo, per molte persone il problema sta nella difficoltà a digerire l’alimento, che spesso si lega a un fastidioso gonfiore addominale. Ecco il segreto per una pizza più digeribile a portata di tutti.
Maturazione dell’impasto, qualità degli ingredienti, bravura del pizzaiolo nello stendere la pizza e cottura alla corretta temperatura: tutti questi fattori contribuiscono ad aumentare la digeribilità della pizza ma al 60-70% la responsabilità è da attribuire alla giusta lievitazione e maturazione dell’impasto.
Far lievitare un impasto a regola d’arte presuppone esperienza nel dosare gli ingredienti e tempo da dedicare alla lievitazione.
In linea di massima, meno lievito si mette nell’impasto e più tempo si può lasciare lievitare a temperatura ambiente, prima che ci sia il surriscaldamento della pasta. Il calcolo dei tempi infatti deve essere sapiente, dal momento che poi l’impasto va messo in frigorifero, altrimenti acquista acidità.
Più l’impasto matura e più le strutture complesse si scompongono in elementi semplici, diventando di fatto più digeribile e leggero.
Qual è la pizza più digeribile?
Per chi ha problemi legati al gonfiore addominale, senza dubbio il consiglio da seguire, per una pizza da digerire meglio, è quello di scegliere un impasto con poco lievito, quindi lievitato più a lungo.
Per chi ha problemi gastro-intestinali, è ancora più indicato il lievito madre, rispetto al lievito di birra, motivo per cui può prediligere questo tipo di impasto.
Una pizza più digeribile, ad esempio, per chi soffre di reflusso o gastrite, è quella bianca. Il pomodoro infatti è responsabile di una maggiore acidità e pesantezza, a meno che non si tratti di un prodotto 100% italiano e di qualità. Inoltre, è preferibile una cottura più accurata e lunga rispetto a quella “standard”.
Se l’impasto è lievitato bene, la pizza risulta leggera, all’interno si devono distinguere bene gli alveoli della lievitazione e all’esterno non devono esserci troppe bollicine e né all’interno né sul fondo si devono intravedere parti umide dell’impasto.
Farina e impasto della pizza: quale preferire
La farina è l’altro ingrediente fondamentale da valutare, per una perfetta digeribilità dell’impasto di una pizza. Tra le migliori da utilizzare, per rendere la pizza più leggera, ci sono quelle di tipo 1 e 2 e, ancora meglio, di tipo integrale o semi integrale.
Per un risultato ancora migliore si può prediligere la farina di grani antichi come il kamut. Ma ricordate che anche i condimenti vanno scelti con cura.