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La crisi vagale è una sindrome causata dal nervo vago. E’ il decimo delle dodici paia di nervi cranici. Si può considerare il componente principale della sezione parasimpatica del sistema nervoso autonomo. Ecco cosa fare quando si manifestano i sintomi.
Cos’è la crisi vagale
Come anticipato la crisi vagale è causata dal nervo vago che esce dal midollo allungato, attraversa il collo e il torace, raggiungendo l’addome. Invia rami verso gli organi principali del corpo umano, alla laringe, alla faringe, alla trachea, al cuore, ai polmoni e a buona parte dell’apparato digerente.
Stimola la produzione dell’acido gastrico, l’attività della colecisti, i movimenti dello stomaco e dell’intestino durante la digestione; determina il restringimento dei bronchi e il rallentamento della frequenza cardiaca.
Quando la sua funzionalità viene compromessa o risulta infiammato, si manifesta una serie di sintomi, che coinvolgono varie parti del corpo e quindi con una crisi vagale.
I sintomi
Uno dei sintomi di una crisi vagale è la nausea, che colpisce soprattutto al mattino, appena ci svegliamo, e sembra essere più frequente durante i cambi di stagione.
Si manifesta attraverso delle vere e proprie crisi, le quali si riferiscono a differenti disturbi. Fra questi ci sono, per esempio, i crampi alla bocca dello stomaco e del piloro, l’apertura che mette in comunicazione lo stomaco con l’intestino tenue.
Se il nervo vago viene stimolato eccessivamente o vi è un’infiammazione, può dar luogo alla tachicardia, un aumento di battiti che determinano una frequenza cardiaca superiore ai 100 battiti al minuto. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il vago innerva anche il cuore.
Può essere alterato anche il meccanismo respiratorio, influendo così sulla respirazione. Inoltre c’è un legame con l’ansia e la depressione, perché si è visto che la stimolazione del nervo vago sarebbe efficace anche nel miglioramento del tono dell’umore.
Altre manifestazioni sintomatiche sono le vertigini e i giramenti di testa, svenimenti, extrasistole, i disturbi alle braccia e alle spalle, i formicolii e l’intorpidimento, i problemi alla vista e i disturbi della deglutizione. Problemi legati anche alla cervicale.
Crisi vagale: cause
Le cause della sincope riflessa-neuromediata possono essere attribuibili ad un improvviso abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione) e, contestualmente, una bradicardia (rallentamento della frequenza cardiaca), causate a loro volta da un aumento del tono vagale che ha come conseguenze la riduzione della gittata cardiaca che comporta la perdita di coscienza.
La crisi vagale può sopraggiungere per motivi diversi:
Una forte emozione – dovuta a dolore per un infortunio, spavento durante un prelievo del sangue, sorpresa per una notizia inaspettata;
una prolungata posizione eretta nell’arco della giornata.
Da un punto di vista fisiologico, ciò che accade è un abbassamento improvviso della pressione arteriosa, che inibisce il sistema simpatico, e una riduzione della frequenza cardiaca, dovuta a un aumento del tono vagale. Queste due reazioni alterano la distribuzione dell’ossigeno nei tessuti cerebrali, inducendo il mancamento.
Cosa fare
La perdita di coscienza, dovuta alla crisi vagale, dura solitamente solo pochi minuti e, pur non avendo reali ripercussioni di salute, può comunque avere un impatto sulla qualità della vita dei soggetti che ne soffrono.
È importante rivolgersi al medico per accertare quali siano le cause della sincope e appurare che sia di origine vaso vagale, nonché al fine di stabilire eventuali trattamenti che possano migliorare la qualità della vita dei soggetti maggiormente colpiti che, a causa dei continui svenimenti si trovano spesso in situazioni di disagio e a dover rinunciare a numerose attività.