Argomenti trattati
Cos’è la Cronomorfodieta, la dieta del momento? Questo tipo di alimentazione si basa sul dimagrimento localizzato. Ecco cos’è e come funziona.
Cronomorfodieta: cos’è e come funziona
Non è di recente formulazione ma la sua diffusione si: parliamo della Cronomorfodieta, un approccio alimentare ideato diversi anni fa dal dottor Massimo Spattini, Specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica. Questa dieta promette di perdere peso ma non genericamente come tante altre, ma a livello localizzato. Come?
La Cronomorfodieta si basa sul ruolo degli ormoni e sulle scelte alimentari che determinano accumuli di grasso in specifiche parti del corpo. C’è chi accumula grasso soprattutto sull’addome, e chi invece mette i chili in più su cosce e glutei in base alla propria conformazione. Secondo la cronomorfodieta del dott. Spattini bisogna individuare la propria conformazione fisica o biotipo morfologico e adottare un’alimentazione ed un allenamento specifico per le proprie caratteristiche.
Il termine preciso è crono-or-morfodieta perché centrale è il ruolo degli ormoni, la “diversa distribuzione del grasso corporeo dipende infatti da differenti livelli di determinati ormoni”, spiega l’ideatore della dieta.
Nel contesto della cronomorfodieta, l’obiettivo è adattare la nostra alimentazione non solo alla nostra morfologia ma anche ai ritmi biologici. Ad esempio, la mattina il nostro corpo è più sensibile all’insulina, l’ormone che regola il livello di zucchero nel sangue.
Pertanto, è consigliabile consumare carboidrati complessi e cibi ricchi di fibre in questo momento per mantenere stabili i livelli di energia.
Al contrario la sera il nostro corpo è più incline alla digestione lenta, il che significa che dovremmo evitare pasti pesanti poco prima di andare a letto. Questo approccio mira a ottimizzare la digestione e il metabolismo, per un migliore controllo del peso e alla salute generale.
Inoltre, la cronomorfodieta può includere il digiuno intermittente, un’approccio in cui si alterna tra periodi di alimentazione e digiuno.
Cos’è la Cronomorfodieta: come funziona
La Cronomorfodieta, tornata in auge in questi mesi, è un tipo di dieta che unisce l’aspetto ormonale a quello genetico della nostra conformazione fisica. Ideato dal dottor Massimo Spattini, Specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica, funziona in diversi step, per perdere peso a livello localizzato.
Primo step quando si segue la Cronormorfodieta, è individuare il proprio morfotipo, in base alle zone in cui si accumula più grasso e difficile da perdere. La cronomorfodieta individua 4 biotipi morfologici.
L’individuo che tende ad accumulare grasso nella parte centrale e superiore del corpo viene definito iperlipogenetico. In questi individui, che tendono a ingrassare più facilmente, i livelli di insulina e cortisolo sono più alti.
L’individuo che tende ad accumulare grasso nella parte inferiore del corpo è detto invece ipolipolitico con una prevalenza di estrogeni che rallentano il metabolismo della tiroide.
Poi c’è il morfotipo misto che accumula grasso in maniera omogenea. Di questo ci sono due tipi distinti: l’ipermisto e l’ipomisto. Il primo ha un buon metabolismo. L’ipomisto è invece un individuo che ha un livello basso di tutti gli ormoni, accumula grasso in modo omogeneo ma ha anche un aspetto fisico particolare, con struttura ossea esile e muscolatura poco sviluppata ma è raro.
Secondo la Cronomorfodieta dunque per perdere peso bisogna seguire una dieta specifica in base al proprio morfotipo. Ecco le diverse regole per i diversi morfotipi.
Morfotipo iperlipogenetico
Si consiglia di dare la priorità ai nutrienti più importanti per il sistema nervoso, come le proteine animali e i grassi Omega 3 e favorire il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti e vitamine del complesso B. Per contro, sono da limitare i latticini e gli zuccheri.
Morfotipo Ipolipolitico
Via libera a cereali e farine integrali, legumi, frutta e verdura di stagione e alimenti ricchi di acidi grassi polinsaturi, semi oleosi e pesci grassi. Limitare carne rossa e affettati, da evitare le patatine fritte e i salatini.
Morfotipo ipermisto
Va bene ricorrere all’utilizzo di spezie ed erbe aromatiche, frutta di stagione e verdura colorata, cereali integrali, alimenti ricchi di Omega 3. Bisogna invece limitare i carboidrati raffinati e la frutta troppo ricca di zuccheri, da evitare assolutamente i grassi trans idrogenati.
Morfotipo ipomisto
Questo morfotipo deve preferire alimenti alcalinizzanti come verdure fresche, possibilmente biologiche, semi oleosi, erbe aromatiche, spezie, alghe ed evitare la soia, prodotti raffinati e alimenti a base di latte vaccino.