Argomenti trattati
La capsulite al dito è un’infiammazione della capsula dell’articolazione, ovvero del tessuto fibroso che ricopre tutta l’articolazione mobile. La parete interna produce il liquido sinoviale che ha il dovere di lubrificare l’articolazione, proteggendo l’articolazione in caso di colpi o frizioni. La capsulite causa dolore duraturo e rigidezza della zona interessata.
Capsulite al dito
È una dolorosa lesione infiammatoria che si presenta come tipica di alcuni sport tra cui la pallamano e la pallavolo. Inoltre è molto diffusa anche tra i portieri di calcio dato l’ampio uso che fanno delle articolazioni della mano. L’infiammazione si scatena in seguito a una contusione o a un forte colpo e, con il passare del tempo, può estendersi anche alle falangi adiacenti provocando perfino un grande ematoma che può comparire sul dito interessato o sulla mano. Questa condizione limita i movimenti e, data la rigidezza dell’articolazione, condiziona anche le azioni quotidiane più semplici.
Capsulite al dito: cura
È importante curare subito e in maniera veloce la capsulite al dito. Il medico, di solito, raccomanda l’uso di creme e o gel antinfiammatori per via topica durante le prime 24 ore dal trauma. Inoltre, i dottori, spesso raccomandano di immobilizzare totalmente l’articolazione. Il medico può anche prescrivere paracetamolo o un antinfiammatorio generale da assumere per via orale in modo da diminuire e cercare di contrastare sensibilmente il dolore.
Esistono vari metodi per immobilizzare il dito affetto da capsulite. Un esempio è il bendaggio manuale realizzato con i cerotti. In questo caso è necessario unire il dato dolorante con un dito sano di fianco. L’unico inconveniente di questo bendaggio casalingo è la poca o comunque scarsa igiene. Inoltre, questo bendaggio limita molto l’uso del dito sano.
Nel caso in cui ci si rivolga la medico, l’opzione utilizzata da quest’ultimo sarà molto probabilmente una stecca in grado di immobilizzare l’articolazione. Le stecche sono di diverse tipologie, dalla spugna all’alluminio. Nonostante ciò, le più usate sono le stecche di plastica. Per completare il trattamento, i medici raccomandano di fare qualche seduta di riabilitazione rivolgendosi ad un fisioterapista.
Capsulite al dito: rimedi casalinghi
Esistono alcuni rimedi casalinghi a cui è possibile ricorrere per curare la capsulite al dito. Ecco di seguito alcuni esempi utili e alla portata di tutti:
Bagni di zenzero
L’efficacia di questo rimedio è data dalle proprietà antinfiammatorie della radice dello zenzero che è possibile reperire tranquillamente in commercio. E’ sufficiente riempire un recipiente con acqua abbastanza calda e aggiungere tre cucchiai colmi di polvere di zenzero. Mettere il dito interessato a bagno per 15 minuti o fino a che l’acqua non si sia raffreddata.
Esercizi casalinghi
E’ importante, nel caso in cui non si tratti di una fase acuta, tenere il dito in movimento. E’ possibile realizzare molti esercizi con utensili e oggetti di uso comune. Per esempio, è possibile prendere una molletta da bucato con il pollice e il dito malato e creare di aprirla. È importante farlo in maniera dolce ed evitare di sforzarsi troppo causando dolore. Si dovrà, però, percepire un po’ di fastidio. Inoltre, è importante anche mantenere il resto delle articolazioni flesse e non stese.
In alternativa, è possibile usare anche un elastico. E’ necessario collocarlo tra il pollice e il dito malato e, poi, procedere unendo e separando le dita. Lo sforzo compiuto per contrastare la tensione prodotta dall’elastico, servirà come esercizio di riabilitazione.
Massaggi
Un altro rimedio sono i massaggi ai legamenti. E’ sufficiente seguire le seguenti indicazioni. Massaggiare leggermente intorno all’articolazione con i polpastrelli del pollice e dell’indice dell’altra mano in modo da immobilizzarla attraverso la pressione delle dita, ma senza sentire dolore. Una volta raggiunto il grado corretto di pressione, si dovranno muovere le dita avanti e indietro in maniera simultanea o in modo alternato.
Ghiaccio contro il gonfiore
Il ghiaccio, applicato subito dopo la lesione, può ridurre l’infiammazione e il gonfiore, diminuendo l’apporto di sangue nella zona. E’ necessario applicarlo nel momento in cui l’articolazione sia gonfia, calda o dolente. L’applicazione dovrà avvenire per solo circa 10 o 15 minuti e mai direttamente sulla pelle nuda.
Capsulite al dito: prevenzione
L’infiammazione della capsula dell’articolazione e la conseguente insorgenza della capsulite, può apparire non solo a causa dello sport. Una potenziale causa può essere anche una giornata lavorativa durante la quale si ripetono sempre gli stessi movimenti. Quindi, per quanto possibile, è bene evitare movimenti ripetitivi.
E’, inoltre, necessario non forzare l’articolazione oltre le effettive possibilità. Per esempio, non cercare di prendere o lanciare una palla più forte o in maniera più brusca rispetto alle proprie capacità. Se si soffre di capsulite in maniera cronica, è necessario bendarsi le dita in maniera adeguata prima di fare qualsiasi tipo di esercizio.
Capsulite: II dito
Esiste un tipo di capsulite conosciuta come capsulite del II dito che riguarda soprattutto il dito indice del piede. Questo caso d’infiammazione è dovuta a un eccesso di pressione che si scarica sulla parte anteriore della pianta del piede, esattamente sotto l’articolazione del dito.
Questo tipo di capsulite causa dolore, soprattutto alla parte anteriore della pianta del piede. Inoltre, produce gonfiore, difficoltà nell’uso delle scarpe o dolore nel caso in cui si cammini scalzi.
Per curare la capsulite al II dito si può usare del ghiaccio mantenendo il piede a totale riposo. Sarà utile anche assumere antiinfiammatori per via orale per alleviare il dolore. Inoltre, è bene realizzare bendaggi in modo che l’articolazione colpita dall’infiammazione rimanga in posizione corretta e non si sposti. In alcuni casi sarà necessario cambiare tipologia di scarpe, prendendo in considerazione i dispositivi ortopedici.
Questo articolo è meramente informativo, non abbiamo nessuna facoltà di prescrivere alcun trattamento medico né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a recarti da un medico nel caso in cui si presenti qualsiasi condizione di malessere.