Salute cognitiva e prevenzione: il contributo di nutrienti specifici

L’aumento dell’aspettativa di vita porta con sé nuove sfide per la salute, in particolar modo per il benessere cognitivo. Con l’avanzare dell’età, il cervello attraversa cambiamenti significativi sia dal punto di vista strutturale che funzionale, i quali possono avere un impatto diretto sulle funzioni cognitive.
Assumere consapevolezza dell’importanza delle sane abitudini quotidiane può aiutare a prevenire o rallentare il declino cognitivo: studi recenti confermano l’impatto positivo di uno stile di vita attivo associato al consumo di alimenti ricchi in acidi grassi Omega-3, vitamine del gruppo B e minerali come lo zinco, mettendo inoltre in luce il contributo di sostanze come uridina e citidina per promuovere il benessere cognitivo.

Cosa accade quando la mente rallenta

Uno dei primi segnali del rallentamento delle funzioni cognitive è la riduzione della plasticità neuronale, ovvero la capacità del cervello di creare nuove connessioni tra i neuroni; un processo fondamentale per apprendere nuove informazioni. Si può poi osservare anche una diminuzione della densità sinaptica, con impatto diretto sulla memoria e sulla capacità di elaborare le informazioni. Inoltre, può manifestarsi una progressiva riduzione del volume cerebrale, un fenomeno che interessa soprattutto l’ippocampo, area importante per la memoria.

Tali cambiamenti non avvengono nello stesso modo per tutti; possono essere influenzati da fattori genetici, ambientali e comportamentali. Tra le principali cause figurano:

  • lo stress ossidativo, che danneggia le cellule nervose;
  • l’infiammazione cronica, che ostacola la comunicazione tra neuroni;

una dieta povera di nutrienti essenziali e uno stile di vita sedentario, entrambi fattori che possono compromettere la salute cerebrale.

Queste, combinate tra loro, contribuiscono a rallentare la capacità della mente di affrontare le sfide quotidiane, sottolineando l’importanza di adottare stili di vita che favoriscano il benessere cognitivo.

Prevenire il declino cognitivo: sane abitudini e alimentazione neuroprotettiva

Adottare uno stile di vita sano che includa attività fisica regolare, gestione dello stress e un sonno di qualità è fondamentale per migliorare il benessere cognitivo e mantenere il cervello in salute.
L’esercizio fisico, come camminare, correre o praticare yoga, può stimolare la crescita di nuove cellule cerebrali nell’ippocampo, la regione chiave per la memoria. Inoltre, può migliorare la circolazione sanguigna e favorire il rilascio di endorfine, che non solo migliorano l’umore ma aiutano a proteggere anche le funzioni cognitive nel tempo.

Allo stesso modo, imparare a gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione o respirazione profonda può aiutare a ridurre i livelli di cortisolo che, se presente in eccesso, può danneggiare le connessioni tra i neuroni.

Infine, dormire bene, mediamente 7-8 ore per notte, è importante per rimuovere le tossine cerebrali e favorire la rigenerazione cellulare, processi fondamentali per mantenere la mente lucida e resiliente.

Per aumentare il beneficio delle sane abitudini qui sopra indicate, risulta importante associare una dieta ricca di nutrienti che proteggano il benessere cognitivo.

Tra i nutrienti che possono supportare la salute cognitiva troviamo l’uridina, la citidina e lo zinco, ognuno dei quali contribuisce in modo unico al benessere delle funzioni cerebrali.

L’uridina è essenziale per la sintesi dei fosfolipidi, i costituenti delle membrane cellulari neuronali, indispensabili per la formazione di nuove sinapsi. La citidina agisce in sinergia con l’uridina per migliorare l’integrità delle membrane cellulari neuronali e favorire una comunicazione tra le cellule nervose più efficiente. Contribuisce, inoltre, alla rigenerazione neuronale stimolando la produzione di nuove cellule nervose.

Lo zinco gioca un ruolo cruciale nella salute del cervello, partecipando allo sviluppo neurale, alla plasticità sinaptica e alle funzioni cognitive. Ricerche scientifiche indicano che livelli adeguati di questo minerale possono favorire la memoria, l’apprendimento e contribuire al mantenimento dello stato di salute delle cellule neuronali. Inoltre, lo zinco aiuta a ridurre l’infiammazione cerebrale e a contrastare lo stress ossidativo, favorendo la longevità cellulare.

Questi nutrienti si trovano in alimenti ricchi in acidi grassi di tipo 3, come salmone, sgombro, sardine e tonno fresco, ma anche uova, latte e yogurt arricchiti.

Risultano disponibili anche integratori alimentari, ad esempio, Ischelium a base di citidina, uridina e zinco, di Polifarma, che offre un’opzione pratica per chi desidera sostenere la funzione cerebrale in modo mirato. Tuttavia, come sottolineano gli esperti, l’integrazione di nutrienti deve essere sempre inserita in un contesto più ampio che includa una dieta equilibrata, attività fisica regolare e una gestione attenta dello stress.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.

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