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L’influenza intestinale non è altro che un’infiammazione delle parti basse. Più nello specifico sono la parte dell’intestino e dello stomaco che si infiammano.
Purtroppo quando c’è stress, o se si prende freddo alla pancia o ancor peggio se si sta a contatto con persone malate o che non sanno di esserlo, può essere contratta pure da noi. Scombussolando la nostra flora intestinale. In alcune donne può accadere pure prima o dopo il ciclo mestruale. Il problema di questi virus e che crea molto malessere e disagio. Soprattutto se prende vomito e dissenteria insieme. Alcune volte si verifica pure con altri sintomi meno evidenti come febbre, o brividi.
Questa di solito può durare anche solo una giornata negli adulti. Nei bambini in particolare al di sotto dei 3 anni può durare pure di più. Il problema dei più piccoli è la conseguenza che comporta. Infatti i bambini essendo che sono più soggetti e più delicati perdono più liquidi e rischiano la disidratazione molto più facilmente che un adulto. Questo comporta pure delle conseguenze tra cui l’uscita della malattia di mani, bocca e piedi. Quando un bimbo rischia la disidratazione l’unica cosa da fare e cercare di idratarlo il più possibile anche se la cosa non è semplice. Essendo che comporta vomito e diarrea è il caso di idratarli piano piano con delle siringhe e contattare immediatamente il pediatra.
Decorso dell’influenza intestinale negli adulti
Il consiglio è sempre di fare uso di fermenti lattici anche quando si è in salute, oppure utilizzare prodotti a base di questi, come ad esempio i grumi di kefir. Questi oltre ad aiutare la flora intestinale con l’acido folico che producono, fanno in modo che il ferro si attacchi meglio al sangue, rendendoci più forti sia al livello fisico che di difese immunitarie. Questo tipo di grumi ad esempio aiutano pure le donne che desiderano una gravidanza ad aiutare il processo “riproduttivo e di ovulazione”. Ma si possono affrontare pure con l’utilizzo di vitamine per non perdere l’idratazione.
Come aiutare i bambini
Chiunque ha bambini piccoli, o se ne occupata sono a conoscenza del fatto che se ancora sono lattanti vogliono sempre la tetta della mamma. Ma in questi casi purtroppo oltre a dare una consolazione non può fare moltissimo. Perciò l’ideale sarebbe di iniettare con una siringa e un tubicino dell’acqua mentre il bimbo si attacca. Oppure meglio ancora l’ideale sarebbe preparare una soluzione di acqua e vitamine, queste aiutano il processo di reidratazione e piano piano aiuteranno il vostro piccolo a riprendersi.
Come difendersi
Utilizzando i fermenti lattici sia classici sia senza contenuto di lattosio per chi è intollerante, grumi di kefir che producono del latte acidificato (yogurt) pieno di acido folico. Spremute fatte in casa con agrumi freschi, che contengono molte vitamine.
Senza dubbio l’utilizzo di vitamine specifiche per i più piccoli, frutta, verdura aiutano molto, cercando di renderglieli il più possibile graditi. In più è consigliabile fargli ogni tanto dei cicli di fermenti lattici o di cure omeopatiche per aumentare le difese immunitarie (per chi crede nell’omeopatia).
Quale è l’alimentazione corretta
Senza dubbio gli alimenti ideali da consumare in questo periodo sono: riso in bianco, pasta in bianco, fette biscottate, cracker. Accompagnando il tutto con del te. Infatti per i bambini si possono prendere i te solubili con un basso contenuto di caffeina, così da non eccitarli troppo.
Seguendo questi piccoli consigli alimentare sicuramente si riuscirà a riprendesi infetta e senza fatica.