Demenza a insorgenza precoce: cause e sintomi

La demenza a insorgenza precoce è un problema di cui si parla poco, ma impatta in maniera davvero considerevole nella vita di chi ne è afflitto.

La demenza a insorgenza precoce (DIP) è una malattia degenerativa che provoca un graduale deterioramento delle cellule celebrali. Quando si parla di demenza spesso si considera solo quella senile, ma in realtà esiste anche quella appunto precoce in cui i sintomi appaiono prima dei 65 anni di età. A volte viene anche fatta un’ulteriore differenziazione e la demenza che insorge prima dei 45 anni viene chiamata demenza a insorgenza giovanile. In questo articolo vogliamo comunque concentrarci sulla demenza precoce e farvi conoscere quali sono i sintomi e i trattamenti per questa malattia.

Demenza precoce: cause

Una delle cause più frequenti della demenza a insorgenza precoce è l’Alzheimer (43-58% dei casi di DIP), seguita dalla demenza frontotemporale (FTD). La demenza in età pre-senile è a volte causata anche dall’alcolismo o da traumi celebrali. Per quanto riguarda i casi di demenza nelle persone con meno di 45 anni, la causa più frequente è la demenza frontotemporale.

Sintomi

La demenza precoce è causata da una degenerazione delle cellule del cervello e compromette la capacità di pensare, comunicare, ricordare e anche di svolgere compiti quotidiani. Anche la personalità, così come il modo di comportarsi e l’umore, subiscono generalmente grandi cambiamenti.

Il problema maggiore per identificare la malattia è che non tutte le persone con demenza a insorgenza precoce hanno gli stessi sintomi e vivono la condizione allo stesso modo. I sintomi sono vari e spesso risultano complessi da identificare. Proprio per questo le forme di demenza precoce sono difficili da riconoscere.

Le persone che ne sono colpite non di rado rifiutano di recarsi dal medico per accertamenti perché non riescono ad accettare la cosa. Questo perché, nonostante i sintomi siano simili a quelli della demenza senile, le persone afflitte da demenza precoce avranno un impatto molto maggiore nella loro vita rispetto ai più anziani. Si tratta infatti di persone spesso ancora attive a livello lavorativi, con responsabilità familiari come figli da crescere e magari mutui da estinguere.

Trattamenti

Purtroppo non esiste una cura specifica per chi è affetto da demenza a insorgenza precoce. Ci sono comunque trattamenti farmacologici che possono aiutare a rendere più lievi i sintomi almeno temporaneamente. Sono i medici curanti che di caso in caso prescrivono i farmaci adeguati in base ai diversi sintomi che il paziente manifesta.

Quando il paziente è afflitto da perdita della memoria, vengono prescritti inibitori della colinesterasi per trattare la memoria, il linguaggio, il giudizio e altri processi cognitivi. I farmaci più noti in commercio sono in questo caso Donepezil, Rivastigmina e Galantamina.

Dal momento che nella demenza precoce i problemi comportamentali sono solitamente irritabilità, ansia e depressione, i trattamenti farmaceutici hanno lo scopo di ridurli per far vivere al meglio le persone. Risolta molto importante anche la terapia che aiuta a promuovere il comfort fisico ed emotivo. Creare un ambiente calmo in cui vivere e contornarsi di persone in grado di evitare i conflitti è fondamentale.

Anche il sonno subirà dei cambiamenti. Le persone che soffrono di DIP tendono a cambiare infatti i propri modelli del sonno a causa dei cambiamenti celebrali. È importante quindi cercare di mantenere regolare il ciclo sonno-veglia. A questo scopo suggeriamo di fare esercizio fisico, evitare caffè, nicotina e alcool e non guardare la tv prima di dormire.

Scritto da Elisa Cardelli

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