Depressione atipica, cos’è e come curarla

La depressione atipica è un disturbo mentale che presenta sintomi come ipersonnia, iperfagia e umore reattivo

La depressione atipica è un particolare sottotipo di depressione, i cui sintomi sono spesso confusi con altre problematiche.

Depressione atipica

Questa forma di depressione si presenta con sintomi quali ipersonnia, cioè dormire troppo; iperfagia, quando si mangia troppo, e umore reattivo: chi ne soffre è in grado di rallegrarsi in risposta a notizie felici, ma la cosa non dura a lungo. A causa di quest’ultimo sintomo, le persone che soffrono di questo tipo di disturbo potrebbero anche non rendersi conto di essere depresse. Un altro sintomo è la paralisi plumbea: ci si sente fisicamente ancorati a letto e le membra sembrano così pesanti da non riuscire a muoversi.

Questa forma depressiva tende a comparire durante l’adolescenza, più comunemente nelle donne. Chi ne soffre tende maggiormente a soffrire di ansia, di somatizzazione e a sviluppare un disturbo della personalità rispetto a chi soffre di depressione normale. Il primo passo per trovare la giusta terapia è quello di ottenere una diagnosi appropriata.

Diagnosi

La depressione con “caratteristiche atipiche” è entrata nel DSM-IV (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali IV) nel 1994. Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali è la guida ufficiale per i professionisti della psiche; inoltre fa anche parte del modo in cui le compagnie di assicurazione sanitaria stabiliscono se devono pagare o meno le tue terapie.

I criteri del DSM-IV per diagnosticare un episodio di questa depressione richiedono, prima di tutto, che la persona soffra di umore reattivo, il che significa che a volte la persona può sentirsi fino al 50% meglio in relazione ad un evento felice. Specifica inoltre che il paziente presenta almeno due di questi quattro sintomi: iperfagia, ipersonnia, paralisi plumbea e sensibilità al rifiuto da parte delle persone, cosa che influisce sulla qualità della vita.

Sensibilità del rifiuto

La sensibilità al rifiuto è uno degli aspetti più interessanti. Le persone che presentano questi sintomi dimostrano di avere seri problemi al lavoro nonché sociali, poiché reagiscono in modo eccessivo a qualsiasi accenno di critica o rifiuto. Ad esempio, a lavoro invece di accettare i consigli del capo, possono reagire con un episodio depressivo in piena regola. Il terrore dell’essere rifiutati fa sì che risulti veramente difficile per loro avere relazioni romantiche e mantenere amicizie; infatti, un piccolo commento leggero o inoffensivo, può convalidare le loro peggiori paure.

Gli altri sintomi sono forse più facili da quantificare. L’eccedere con il cibo può essere legato ad un aumento di peso. Il dormire troppo può essere caratterizzato da 10 ore al giorno di sonno (contando i sonnellini) o 2 ore in più del solito. La paralisi plumbea di solito dura da un’ora o più al giorno. Alcuni compensano impostando orari di sonno e pasti rigidi, ed evitando relazioni.

Depressione atipica: cura

Per quanto riguarda la cura, i medici hanno scoperto decenni fa che, a differenza di altre forme di depressione, questa non rispondeva agli antidepressivi triciclici (TCA) e alla terapia elettroconvulsivante. Quest’ultima ha una brutta reputazione, ma può essere molto utile per le persone che soffrono di depressione resistente ai trattamenti. Piuttosto, l’atipica sembrava rispondere solo a un tipo di farmaco: gli inibitori della monoamino ossidasi o IMAO.

Imao: pro e contro

Gli IMAO funzionano. A volte, sono l’unica cosa che funziona per le persone la cui depressione si è dimostrata resistente a qualsiasi tipo di pillola sul mercato. Il problema sono gli effetti collaterali. Questi, possono causare una pressione sanguigna molto alta, che porta ad aritmia cardiaca, emorragia cerebrale e persino insufficienza cardiaca. Le persone che assumono gli IMAO devono seguire una dieta molto rigorosa, prova di tutti gli alimenti contenenti un amminoacido chiamato tiramina, che include tra gli altri zuppa di miso, crauti, peperoni, e molti altri ancora.

A causa dei potenziali effetti collaterali, gli IMAO non sono più considerati un trattamento di prima linea. Fortunatamente, i nuovi antidepressivi, come ad esempio gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) come la fluoxetina (Prozac, Sarafem, Rapiflux, Selfemra) e la sertralina (Zoloft), funzionano per questa forma depressiva.

A meno che non li rimuovano, tuttavia, gli IMAO sono ancora disponibili. Phenelzine (Nardil) è l’unico ad essere indicato specificatamente per l’atipica, e negli studi è il farmaco che ha dimostrato la sua massima efficacia.

La cura però non è soltanto farmacologica. Un importante studio del 1999 ha dimostrato che la terapia cognitiva (ovvero cambiare le percezioni distorte di una persona e la creazione di nuovi modelli comportamentali) era efficace quanto lo era il phenelzine nel portare sollievo a chi soffre di disturbo depressivo maggiore e di quella atipica. La psicoterapia dovrebbe idealmente essere inclusa in qualsiasi piano di trattamento, che si assumano o meno pillole.

Scritto da Sabrina Rossi

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