La depressione post parto: anche i papà ne soffrono. Sebbene però questo fenomeno, prima ignorato, sia stato oggetto di ricerche sperimentali nonché di interesse clinico, non esiste ancora un quadro diagnostico. Ecco i sintomi.
Depressione post parto, anche i papà ne soffrono: sintomi e segnali
La nascita di un bambino è senza dubbio un evento stressante. Diventare genitori significa doversi adattare a molti cambiamenti di natura pratica, emotiva e sociale.
La maggior parte delle madri e dei padri hanno un’iniziale difficoltà nell’adattarsi al nuovo ruolo e possono sentirsi sopraffatti dalle nuove richieste a cui sono sottoposti.
I “miti” sulla genitorialità posso infatti creare aspettative irrealistiche che possono portare genitori in difficoltà a provare veri e propri sentimenti di fallimento e depressione. E questa può colpire donne quanto uomini appena diventati papà.
Nonostante in ogni programma di trattamento della depressione post parto materna si sottolinei l’importanza del rapporto di coppia e del sostegno del padre come uno dei fattori più associati al superamento della condizione di sofferenza, il disagio psicologico del padre è sempre stato sottovalutato e poco discusso.
Ci sono numerosi fattori di rischio potenziali che possono contribuire all’insorgere di lievi sintomi fino allo sviluppo di una vera e propria depressione post partum paterna.
La mancanza di sonno soddisfacente e le alterazioni dei ritmi biologici sono molto associati all’esordio di questo quadro clinico (sia nelle madri che nei padri). Così come una pregressa storia di depressione o di patologie psichiatriche.
È stato osservato inoltre che, persino più drasticamente rispetto a quanto avviene per le madri, i padri arrivano alla nascita del figlio senza alcuna informazione adeguata rispetto a quello che “accadrà” nella loro vita da allora in poi. Recenti studi hanno messo in luce un alterazione ormonale piuttosto peculiare nei neo-padri.
Se le madri sono biologicamente predisposte alla nascita di un figlio, la paternità non vanta la stessa preparazione in termini biologici. Accade spesso che i livelli di testosterone calano negli uomini dopo la nascita dei figli. Questo fenomeno è stato a lungo interpretato come un alterazione fisiologica adattiva che favorisce un “allineamento” con il ruolo della madre.
Aiuta la coppia genitoriale ad essere più sintonizzata verso le richieste di accudimento del bambino. Se da un lato questo può predisporre ad un abbassamento del tono dell’umore (e quindi ad un esordio depressivo) è stato altresì osservato che i padri che mantengono un alto livello di testosterone riportano maggiore stress genitoriale e una maggiore aggressività in famiglia e nella coppia.
Depressione post parto nei papà: sintomi
Come già accennato, non c’è un vero e proprio quadro diagnostico dedicato alla depressione post parto paterna. È stato rilevato però come i padri possono sperimentare sintomi come irritabilità, indecisione irrisolutezza e spegnimento emotivo.
E ancora la sensazione di fallimento e ansia, possono anche portare ad atteggiamenti aggressivi verso la propria partner. Questo può dipendere da diversi fattori, fra cui l’aumentata distanza tra i partner e la sensazione di “esclusione” dalla diade madre-figlio che molti uomini sembrano sperimentare e subire.
Gli uomini sperimentano inoltre un forte senso di abbandono e si sentono trascurati sia dalla propria compagna che dal figlio ma anche dalla “società” stessa. Questa infatti non consente un’adeguata transizione al ruolo di genitore.