Esiste la dieta del gruppo sanguigno, in base, appunto, al proprio gruppo di appartenenza. L’alimentazione va in base al proprio Dna. Ecco cosa mangiare per chi appartiene al gruppo sanguigno A. Vediamolo in questo articolo.
Dieta del gruppo sanguigno A positivo e negativo: cosa mangiare
Gli individui che appartengono al gruppo sanguigno A dovrebbe consumare, secondo gli ideatori della dieta del gruppo sanguigno, una dieta molto simile a quella vegetariana ereditata dagli antenati che erano stanziali e che coltivavano la terra. Questo secondo il dottor Mozzi.
Dal punto di vista nutrizionale questo è un regime prevalentemente ipo proteico in cui viene ridotto o eliminato del tutto il consumo di carne, di latte e di prodotti lattiero-caseari, sostituendoli con frutta secca e legumi. Per quanto riguarda le proteine animali, questi soggetti devono privilegiare il consumo di pesce e di uova. Ecco i cibi da mangiare.
I cereali sono ovviamente accettati nella dieta dei soggetti con gruppo A, in quanto “raccoglitori”, ma la loro assunzione è dipendente da alcune condizioni. Innanzitutto, Mozzi esprime cautela nel consumo di avena e orzo che, per questo, saranno utilizzati raramente e in quantità moderate; inoltre, tutti i farinacei sarebbero da evitare di sera. Per quanto riguarda il tipo di pane consigliato, è preferibile quello di miglio, quinoa, grano saraceno o riso.
I legumi, invece, dal punto di vista delle combinazioni alimentari, vanno abbinati al pesce, alle uova o alle verdure. Non mangiati assoluti.
Evitare il pesce in scatola e il pesce cotto fritto, impanato o affumicato. Le cotture da privilegiare sono al vapore e bollito, oppure, in alternativa, si può mangiare il pesce crudo, quando possibile.
I grassi saranno ottenuti dall’assunzione principalmente di frutta secca e di oli vegetali, che però devono essere consumati rigorosamente a crudo. La frutta deve essere consumata da sola o in pasti a base di carne, pesce, uova o semi oleosi, mentre devi evitare di abbinarla ai cereali e di consumare frutti di succhi soprattutto in inverno.
Le marmellate devono essere consumate da sole o abbinate a proteine, negli spuntini.