Dieta della tiroide: i cibi per accelerare il metabolismo

Per chi soffre di ipertiroidismo o ipotiroidismo, la dieta della tiroide è ideale. Ecco cosa mangiare e evitare.

Un’alimentazione sana ci aiuta a vivere meglio e a prevenire la formazione di patologia. Anche nel caso di disfunzioni della tiroide, una dieta dedicata, aiuta, se affiancata da una cura medica precisa, a ripristinare il normale funzionamento di questa ghiandola molto importante per garantire molte delle funzioni basilare dell’organismo con particolare interesse alle funzioni metaboliche. Vediamo come è formata la dieta per la tiroide.

Cos’è la tiroide e a cosa serve

La tiroide è una ghiandola che si trova alla base del collo la cui funzione principale è quella di produrre ormoni che hanno il ruolo di regolare molte delle funzioni basilari del metabolismo.

La tiroide è regolata dall’ipofisi, un organo ubicato nell’encefalo. Gli squilibri della tiroide sono strettamente connessi all’ormone tireotropo (THS) prodotto dalla ghiandola, ma la cui stimolazione della produzione è gestita dall’ipofisi che ne aumenta o diminuisce il rilascio nell’organismo per garantirne l’equilibro delle funzioni corporee dal quale dipendono. Quando i livelli di THS scendono considerevolmente si è in presenza di ipertiroidismo e quando aumentano si è in presenza di ipotiroidismo. Se lo stato di entrambi i due disequilibri persiste nel tempo, incominceranno a manifestarsi dei sintomi palesi o silenti. Uno degli effetti più comuni dell’ipertiroidismo è la formazione del gozzo eutirodeo, mentre in presenza di ipotiroidismo si verificherà insieme ad altri sintomi, un considerevole aumento di peso.

Naturalmente la medicina moderna mete a disposizione cure che aiutano a riequilibrare le funzioni della tiroide, ma poiché tra le cause dell’ipertiroidismo e dell’ipotiroidismo c’è una carenza o eccesso di particolari nutrienti, una sana alimentazione in generale e nello specifico una dieta che integri o diminuisca l’assimilazione di tali nutrienti, è certamente un’aiuto per prevenire gli squilibri del funzionamento della tiroide e dei sintomi che di conseguenza si manifestano.

Dieta della tiroide

La dieta della tiroide non ci dice solamente cosa dovremmo mangiare, ma sopratutto ci indica cosa sarebbe meglio non mangiare in caso di disturbi alla tiroide. Per esempio, è fortemente sconsigliata la soia, le alghe in generale che adesso vanno così di moda, soprattutto se essiccate, il caffè e chiaramente gli alcolici. Tutti questi cibi e sostanze hanno effetti nocivi diretti o indiretti sul funzionamento della ghiandola. Rinunciare a qualcosa non è certamente facile sopratutto se fa parte da molto tempo delle nostre (cattive) abitudini alimentari. Anche gli ortaggi che fanno parte della famiglia dei cruciferi come cavolfiori, cavoli e simili, se assunti in grande quantità possono inibire l’assorbimento di un minerale importante lo stato di salute della tiroide: lo iodio.

Quali alimenti consumare

Con la premessa che le disfunzioni della tiroide non possono essere guarite con il cibo, possiamo dire che un’alimentazione che privilegia l’assunzione di alcuni nutrienti invece di altri, aiuta a lenire i sintomi come l’aumento di peso, grazie alle loro proprietà stimolanti per quanto riguarda l’intestino e il metabolismo.

Certamente lo iodio, come abbiamo accennato, assunto attraverso l’alimentazione, garantisce il buon funzionamento della tiroide poiché è fondamentale per le sintesi di base nella produzione dell’ormone THS. Una delle cause dell’ipertiroidismo infatti c’è una marcata carenza di iodio.

Gli oli vegetali e nello specifico l’olio di cocco, sembra avere un ruolo attivo per quanto riguarda il ripristino degli squilibri della tiroide. La frutta è un’alleata del metabolismo perché stimola le funzioni dell’intestino e quindi accelera il metabolismo. Non bisogna però esagerare, non bisognerebbe mai farlo con nessun alimento, per non ottenere l’effetto contrario.

Il latte se assunto in piccole quantità aiuta le funzioni dell’intestino, ma attenzione agli aminoacidi che se assunti in dosi eccessive, aumenta l’acidità nello stomaco neutralizzando il lavoro delle proteine. In linea di generale tutti i cerali senza glutine sono potenti stimolatori delle funzioni intestinali e responsabili dell’aumento del metabolismo.

Il miglior integratore da abbinare

Per massimizzare i risultati e benefici della dieta della tiroide, potete associare un buon integratore. I prodotti in commercio sono tantissimi, ma il migliore al momento, consigliato anche dagli esperti del settore e da alcune testimonianze di consumatori, è senza ombra di dubbio Keto Slim che permette di perdere adipe e massa grassa naturalmente e in modo efficace.

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Scritto da Redazione Online

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