Dieta flexitariana: come il suo schema favorisce il benessere

La dieta flexitariana è quel che ci vuole per intraprendere un regime alimentare sano, depurativo e sostenibile: vediamone lo schema.

La dieta flexitariana permette di perdere peso velocemente grazie ad uno schema periodico che ci indica quali alimenti dobbiamo preferire rispetto ad altri, solitamente quelli a base di proteine vegetali.

Dieta flexitariana: lo schema

La dieta flexitariana prende il suo nome dalle parole inglesi flexible e vegetarian: in sostanza si tratta di una dieta non del tutto vegetariana, perciò flessibile, durante la quale gli alimenti di origine animale vengono messi in secondo piano. Ma di dieta si parla: questo regime alimentare, inventato da Dawn Jackson Blatner può portare a dimagrire anche fino a 15 chili in 6 mesi, ed è conosciuta per il suo essere disintossicante e depurativa. L’obiettivo principale è infatti il benessere di chi la segue, uno stato di salute ottimale, cui segue la perdita di peso.

Proprio per questi motivi la dieta flexitariana è anche sostenibile: non fa male all’ambiente, oltre a non avere effetti collaterali sulla nostra salute, anzi.

Schema settimanale

La dieta flexitariana si basa su uno schema secondo il quale il soggetto assume circa 1200-1500 kcal al giorno, e in cui compaiono prevalentemente frutta e verdure di stagione, cereali integrali, legumi, semi. Secondo questo schema, che va redatto settimanalmente, gli alimenti vengono divisi in questo modo: 40% di vegetali, 40% di cereali, legumi e semi e un restante 20% di alimenti di origine animale. Cerchiamo di capire – solo in maniera orientativa – come dovremmo gestire i diversi pasti:

  • a colazione si preferisce latte o yogurt vegetale – che una volta a settimana può essere sostituito da latte scremato – ai quali si affiancano cereali o semi e frutta fresca, ad eccezione della domenica cui possiamo concederci marmellata senza zucchero.
  • A pranzo possiamo alternare pasta integrale e non, riso o farro, con le principali protagoniste di questa dieta: le verdure, assieme ai legumi. Importante è anche la cottura: prediligere quella al vapore o non troppo condita.
  • A cena troviamo ancora verdure e legumi di ogni genere cui possiamo aggiungere per tre giorni durante la settimana, rispettivamente: uova, pollo e pesce.
  • Per quel che riguarda gli spuntini, è preferibile consumare prevalentemente frutta fresca o secca, tisane, tè o caffè non zuccherati.

Benefici

La dieta flexitariana, seguendo il suo schema quasi-vegetariano, si può dire non apportare alcuna controindicazione al nostro organismo, bensì totale benessere. Con questo regime alimentare, infatti, si migliorano le condizioni del sistema cardiocircolatorio, si riduce il livello di colesterolo, si controlla la pressione e la glicemia. Infine, come si è già detto, questa dieta permette di dimagrire in tempi abbastanza brevi ed è totalmente sostenibile, in quanto riduce gli sprechi alimentari e i danni causati da produzione e consumo di alimenti animali.

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