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Bruciore di stomaco, senso di gonfiore e rigurgito acido: chi non ha mai manifestato i primi segnali del disturbo da reflusso gastro esofageo? Esso infatti è molto diffuso: si stima che almeno il 20% della popolazione europea sia colpito da sintomi anche lievi per più di una volta alla settimana. Soprattutto nella fase iniziale della malattia però, tali sintomi sono talmente sporadici da non richiedere l’intervento di un medico, e possono essere curati tramite l’automedicazione. I medici tuttavia consigliano di non trascurare le prime manifestazioni di questo disturbo, poiché esso se non curato, può portare conseguenze anche gravi per l’organismo. Esistono molte terapie ad hoc per ogni sintomo. Dai farmaci inibitori della pompa protonica ai semplici gastro protettori ad azione meccanica. Quali sono gli alimenti corretti per la dieta del reflusso gastroesofageo? Quali sono quindi gli alimenti amici dell’apparato digerente?
Contrastare il reflusso gastro esofageo: la dieta consigliata
Trattandosi di una malattia legata all’aumento dell’acidità del ph gastrico (che per quanto acido di per sè, in situazioni ottimali permette di digerire correttamente i cibi ingeriti), le indicazioni per diminuirne il valore comportano la scelta di alimenti facilmente digeribili. Tra di essi i più consigliati sono i cereali poco raffinati, le verdure e le carni bianche. Nel dettaglio, all’interno della giornata è opportuno assumere cibi ricchi di proteine e dire addio a zuccheri e grassi:
- A colazione: latte (preferibilmente scremato), cereali, miele
- A pranzo e cena: pasta in bianco, riso, riso integrale, uova sode, patate, verdure (carote, melanzane e zucchini in primis) , carne (pollo, tacchino, maiale) pesce, frutti di mare
- Durante gli spuntini: yogurt magro, fette biscottate, frutti a ridotto contenuto di acido citrico (mele, banane, pere, kiwi, ciliegie)
Reflusso gastro esofageo: gli alimenti da evitare
Purtroppo si sa, quando si tratta di cibo l’equazione è quasi sempre una sola: ciò che è buono non è detto che sia anche sano. Per quanto riguarda i cibi legati alla comparsa del disturbo gastro esofageo questo è certamente vero. Tra i principali nemici dell’esofago e dello stomaco è possibile trovare molte prelibatezze. Sono quindi tassativamente da evitare:
- cibi fritti
- carni rosse
- carni grasse
- formaggi stagionati e grassi
- condimenti eccessivi
Alcuni tra gli alimenti più irritanti per lo stomaco sono dei veri e propri pilastri dell’alimentazione quotidiana, e se è quindi molto difficile eliminarli, è consigliabile almeno ridurne le quantità e la frequenza di assunzione. Tra di essi si trovano:
- tè
- caffè
- bibite gassate
- superalcolici
- cioccolato
- peperoncino
- menta
- pomodori crudi
- agrumi
- dolci a base di burro
Oltre alla dieta: consigli per prevenire il disturbo gastro esofageo
Oltre a una scelta accurata degli alimenti, è importante ricordare che anche le modalità di assunzione influiscono notevolmente sulla capacità dello stomaco di digerirli in modo funzionale. Mangiare molto e/o velocemente, bere bibite gassate durante il pasto o coricarsi appena mangiato sono tre abitudini che possono contribuire a sviluppare il disturbo. Un altro fattore da evitare il più possibile è il fumo: una volta inalato esso raggiunge le pareti interne dello stomaco, causando forti irritazioni. Attenzione anche agli indumenti: reggiseni, pantaloni o cinture molto stretti possono contribuire a peggiorare la digestione.