La dieta dimagrante non è una passeggiata per nessuno e pare che non ci siano periodi dell’anno più favorevoli di altri per ottenere i risultati sperati, ma negli ultimi anni, a spezzare la monotonia delle classiche diete pre-estive, è giunta in Italia direttamente dagli Stati Uniti, la Dieta South Beach.
Già da tempo in voga tra le star di Hollywood, questa dieta è stata ideata dal cardiologo Arthur Agatston nel suo libro di recente pubblicazione “The South Beach Diet: The Delicious, Doctor-Designed, Foolproof Plan for Fast and Healthy Weight Loss” letteralmente nella edizione italiana come “La Dieta South Beach. Il nuovo programma alimentare per perdere peso in poco tempo e restare giovani a lungo”.
Questo regime alimentare promuove inoltre uno stile di vita sano che consenta da un lato di arginare l’insorgere di malattie cardio vascolari e dall’altro di raggiungere il proprio peso forma, in modo sano, graduale e duraturo.
La dieta South Beach: le Fasi
Fase 1
La Dieta South Beach prevede una strategia iniziale in cui è necessario, abbassare l’indice glicemico della dieta alimentare quotidiana, riducendo al minimo i carboidrati e introducendo soltanto alimenti che contengano grassi salutari per l’organismo, al fine di garantire l’adattamento metabolico necessario per iniziare a bruciare i grassi. In questa fase, che dura almeno due settimane, considerata la più difficile, si possono perdere dai 4 ai 6 chili.
- Per colazione, due fette di tacchino o pollo arrosto, accompagnate da un cocktail concentrato di pomodoro e verdure.
- Come seconda colazione, è previsto invece uno yogurt magro o del latte scremato.
- A pranzo, pesce alla griglia ed una porzione di legumi.
- Lo spuntino pomeridiano invece è composto per lo più da verdura fresca accompagnata da filetti di tonno, e la cena si compone di un paio di uova sode con verdure fresche di stagione.
Fase 2
La seconda fase è caratterizzata dalla reintroduzione graduale dei polisaccaridi e di cibi con indice glicemico più alto.
Via libera, seppur con moderazione e gradualmente in questa fase, a cibi ricchi di fibre, come la pasta, il riso, i carboidrati in generale. In questa fase la Dieta South Beach ancora non consente la reintroduzione di cibi come l’ananas o le patate, o il miele.
Fase 3
Giunti a questo punto con la Dieta e quindi al peso forma ideale, questa dieta prevede la reintroduzione di un menù sano ed equilibrato che includa carne magra, pesce, verdure, cereali e latticini.
In questa fase la Dieta South Beach non prevede più alcuna lista di cibi vietati, ma raccomanda una reintroduzione di tutti gli alimenti, con un apporto graduale e mai eccessivo di zuccheri, preferendo quindi alimenti il cui indice glicemico non superi i 60.
Benefici
I benefici della Dieta South Beach sono prevalentemente da riscontrarsi nel fatto che essa prediliga il consumo di carboidrati “buoni”; essa è inoltre uno strumento efficace sia per le malattie cardiovascolari che per l’obesità e le patologie legate al diabete.