Dieta Swank per contrastare la sclerosi multipla: cosa sapere

La dieta Swank, a basso contenuto di grassi, aiuta a contrastare il colesterolo cattivo, diminuendo l'incidenza della sclerosi multipla

La dieta Swank è un regime alimentare adatto a chi soffre della sclerosi multipla, una malattia autoimmune caratterizzata dal danneggiamento dei nervi. Vediamo quindi come funziona questa dieta e quali sono le sue caratteristiche.

Dieta Swank: come funziona?

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune le cui cause sono ancora sconosciute. Tuttavia, si sa che anche l’alimentazione, attraverso l’interazione con i geni e altri fattori ambientali, può contribuire al suo sviluppo.

L’alimentazione, inoltre, può influenzare anche il decorso della malattia. Il peso corporeo eccessivo, infatti, gioca un ruolo importante perché è associato sia all’aumento del rischio di sviluppare una disabilità sia a quello di riacutizzazioni della malattia. Ecco perché è così importante seguire un regime alimentare adeguato, come appunto la dieta Swank.

Caratteristiche

Questa dieta, messa a punto negli anni Cinquanta, è un regime alimentare a basso contenuto di grassi. Questi ultimi, infatti, specie quelli contenuti nella carne e nei latticini, sarebbero associati a una maggiore incidenza della sclerosi multipla e ad un aumento del rischio di riacutizzazioni. La salute dei vasi sanguigni nel decorso della malattia gioca un ruolo importante, per questo la dieta punta a contrastare l’accumulo di colesterolo nelle arterie.

Perciò il regime alimentare prevede di limitare i grassi saturi a non più di 15 grammi al giorno, consumare 20-50 grammi di grassi insaturi al giorno, escludere totalmente dall’alimentazione cibi processati contenenti grassi saturi o oli idrogenati. Infine, si dovrebbero assumere 5 grammi al giorno di olio di fegato di merluzzo, fonte di grassi polinsaturi, vitamina A e vitamina D, tutti nutrienti dalle proprietà antinfiammatorie.

Alimenti

Il regime alimentare è molto vario e prevede di assumere grandi quantità di frutta e verdura, limitando però le olive e l’avocado, fonti di grassi. Sono raccomandate 4 porzioni al giorno di carboidrati, preferendo le fonti integrali.

Da eliminare completamente, invece, la carne di manzo e maiale, le frattaglie, la pelle del pollame e la carne avicola scura, perché fonti di grassi saturi.

Come fonti di proteine, si possono mangiare tre uova intere alla settimana e sono concessi solo 50 grammi al giorno di pesce grasso. Si consiglia di assumere, inoltre, 1 grammo di proteine per kg di peso corporeo al giorno. È possibile consumare due porzioni al giorno di latticini a ridotto contenuto di grassi. Da limitare, invece, il consumo di frutta secca e semi, per mantenersi all’interno dell’apporto massimo di grassi consentito.

Infine, gli zuccheri devono essere consumati in piccole quantità, ed è concesso il consumo di una sola bevanda alcolica al giorno. Inoltre, non bisogna superare le tre bevande al giorno a base di caffeina e si deve assumere un integratore di vitamine e minerali e di vitamina C e vitamina E.

Scritto da Renata Tanda

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