Digiuno intermittente: i cibi da evitare

Digiuno intermittente: scopriamo quali sono i cibi da evitare in questa dieta

Il digiuno intermittente è la dieta più seguita e popolare seguita per perdere peso in modo veloce. Si tratta di un regime alimentare in cui si alternano periodi di digiuno con periodi di alimentazione. Ecco i cibi da evitare.

Digiuno intermittente: i cibi da evitare

Il digiuno intermittente, tra i modelli alimentari più seguiti per perdere peso velocemente, consiste essenzialmente nell’alternare periodi di digiuno con periodi di alimentazione. Dunque in linea generale per un terminato periodo, tra le 8 e le 24 ore, non bisogna mangiare mentre poi segue un periodo di alimentazione normale. Il digiuno intermittente viene utilizzato per migliorare la salute metabolica, aumentare la longevità e favorire la perdita di peso.

Si tratta infatti di una dieta spesso ipocalorica, ovvero basata su un apporto giornaliero calorico ed energetico inferiore a quello normalmente richiesto dall’organismo allo scopo di perdere peso. Tuttavia, rispetto ad altri regimi alimentari, nel digiuno intermittente non ci si concentra su cosa è possibile mangiare ma su quando è possibile mangiare. Per questo motivo, nella dieta del digiuno intermittente non sono tanto importanti gli alimenti consumati (che comunque devono essere sani e ipocalorici) quanto la ciclicità di pasti e digiuni. Ma ecco la lista dei cibi che è meglio evitare nel digiuno intermittente.

Sono sempre da evitare cibi ipercalorici, fritti, alimenti industriali, preconfezionati e alcolici. Acqua, caffè, tè e altre bevande non zuccherate o caloriche possono essere invece assunte in ogni fase della dieta. E’ anche bene prestare attenzione a come si gestisce la fame negli intervalli in cui è possibile mangiare, bisogna mantenere un regime alimentare sano ma comunque “normale” rispetto alle abitudini di partenza: patire i crampi da fame conduce al rischio di insoddisfazione con conseguente effetto yo-yo.

Alcune forme di digiuno intermittente consentono l’assunzione di piccole quantità di cibi ipocalorici durante il periodo di digiuno. L’assunzione di integratori è generalmente consentita durante il digiuno, purché non contengano calorie. Il digiuno, quindi, è solo relativo a cibi solidi mentre è fondamentale mantenere l’equilibrio idrosalino con acqua e sali minerali.

Digiuno intermittente: cibi da evitare e benefici

Il digiuno intermittente, come visto, è una delle diete più amate per la perdita di peso e per dare una scossa forte al metabolismo, mantenendolo attivo con una fase di digiuno e una di alimentazione “regolare” sempre sana. I modelli più popolari di digiuno intermittente sono 5:

Mangiare a tempo limitato: implica il digiuno ogni giorno per 12 ore o più e il mangiare nelle ore rimanenti.

Il metodo 16/8: un digiuno giornaliero di 16 ore con una finestra di tempo di 8 ore per mangiare, in cui è possibile inserire 2, 3 o più pasti.

La dieta 5:2: prevede di mangiare normalmente 5 giorni della settimana e di limitare l’apporto calorico a 500-600 calorie (kcal) nei restanti due giorni.

Il modello alimentare “Eat Stop Eat”: prevede un digiuno di 24 ore una o due volte alla settimana.

Digiuno a giorni alterni: digiunare a giorni alterni, quindi 3 o 4 giorni a settimana, restano concessi acqua e bevande contenenti sali minerali, ma niente cibo o calorie.

Il digiuno intermittente ha dimostrato di avere benefici neuro-cognitivi, fisiologici e cellulari clinicamente osservati, piuttosto che sul calo di peso. Inoltre è semplice, pratico, facile da seguire non solo per dimagrire. Ecco altri benefici del digiuno intermittente: i valori della pressione sanguigna, della glicemia e del colesterolo migliorano.

Con il tempo, il grasso addominale e il peso diminuiscono. Il corpo produce meno mediatori dell’infiammazione, si possono così rallentare le malattie autoimmuni, il digiuno intermittente migliora la qualità del sonno. Un altro vantaggio del digiuno intermittente: non si deve rinunciare a nulla. Valgono infatti le stesse raccomandazioni per un’alimentazione sana.

Scritto da Chiara Sorice

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