Se sei in una fase di attività fisica intensa dovresti fare molta attenzione alla dieta: ad esempio il digiuno intermittente in questi casi presenta pro e contro. Il digiuno intermittente rappresenta sicuramente una delle ultime scoperte in fatto di diete. Si sta affermando sempre più negli anni e numerosi studi ne confermano i benefici. Sostanzialmente parliamo dell’astinenza dal cibo per un determinato arco temporale. Esistono varie formule di digiuno che partono dalle 12 ore e arrivano fino alle 36 ore circa. Quale scegliere dipende molto dai nostri obiettivi e dal nostro organismo, in ogni caso è essenziale ricorrere all’aiuto di un nutrizionista.
Il digiuno intermittente ha lo scopo di stimolare il metabolismo lipidico: dopo aver terminato gli zuccheri presenti nel nostro corpo, l’organismo inizierà a bruciare gli accumuli di grassi. Un altro effetto del digiuno intermittente è stimolare l’autofagia e con essa il rinnovamento cellulare. Questo processo, in estrema sintesi, è un modo dell’organismo di creare energia eliminando componenti cellulari danneggiate. Penso sia piuttosto evidente che questo processo sia incredibilmente vantaggioso per il nostro organismo: rigeneriamo il nostro corpo eliminando cellule che non funzionavano al meglio, sostituendole poi con cloni più efficienti.
Un altro vantaggio del digiuno intermittente è che coinvolge non solo i processi del nostro fisico, ma anche quelli della nostra mente. Infatti è conclamato che il digiuno intermittente aiuta a mantenere agile il nostro cervello. Il processo di autofagia è anche essenziale a regolare il metabolismo durante l’esercizio fisico: è dimostrato che durante uno sforzo prolungato il nostro organismo inizia comunque un processo di autofagia a partire dal trentesimo minuto di esercizio. Se abbiamo in precedenza stimolato l’autofagia a riposo, durante una fase di stress questa funzionerà in maniera più fluida ed efficace.
Digiuno intermittente e attività fisica
Un momento in cui è importante valutare bene i pro e i contro del digiuno intermittente, è durante l’attività fisica. Per quanto questa dieta sia molto efficace per perdere peso, durante un periodo di grande attività fisica potrebbe non essere indicata per guadagnare muscolatura. Per intenderci, il digiuno raramente viene consigliato a chi pratica esercizi con i pesi o sport di forza. Digiunare non intacca di per sé la massa muscolare, ma non aiuta nemmeno ad aumentarla, nonostante durante il digiuno aumenti la produzione dell’ormone GH.
Invece esistono sport come quelli di resistenza che possono beneficiare di questa pratica: ad esempio la maratona. In questi casi è fondamentale avere un metabolismo abituato a bruciare correttamente le nostre energie. Ecco perché il digiuno potrebbe essere un valido alleato per allenarsi. In generale, l’utilizzo sportivo più valido per il digiuno intermittente è il caso in cui sia necessario perdere massa grassa per rientrare una specifica categoria di peso. In questo caso l’atleta potrà perdere rapidamente peso, sapendo però al contempo che in quei giorni il suo regime alimentare restrittivo non gli consentirà una performance ottimale.
La regola d’oro per chi pratica il digiuno intermittente e svolge regolarmente attività sportiva rimane quella di organizzare gli allenamenti nella fase finale del digiuno. Ad esempio applicando un digiuno di 16 ore al giorno è importante che l’allenamento sia nella fase finale del digiuno. In modo da poter subito dopo ricompensare il nostro organismo con i macronutrienti necessari allo sviluppo e al rimpiazzo delle cellule degradate durante il digiuno e durante lo sport.