Argomenti trattati
Ci sono momenti della giornata in cui è possibile sfruttare al meglio il potere dell’acqua per dimagrire. Vediamo quindi quali sono gli orari migliori per bere acqua e gli effetti che questa pratica ha sull’organismo.
Dimagrire bevendo acqua: come fare?
Al risveglio
Per dimagrire bevendo acqua, occorre bere al risveglio, a digiuno, prima di fare colazione. Bere acqua appena svegli aiuta a ripulire l’intestino e l’organismo in profondità. Infatti, trovando stomaco e colon vuoti dopo il digiuno notturno, l’acqua li ripulisce con maggior efficacia e riduce la possibilità che, durante il giorno, si formino processi fermentativi responsabili della pancia gonfia.
Mezz’ora prima del pasto
Bere circa mezzo litro d’acqua mezz’ora prima del pranzo o della cena aiuta a perdere peso. Introducendo l’acqua prima dei pasti, infatti, arriverai a tavola con un minor bisogno di cibo, riducendo così le porzioni. Nel lungo periodo, questa abitudine ti consentirà di perdere peso senza neanche accorgertene.
Tra un pasto e l’altro
Al mattino e al pomeriggio è importante continuare a bere almeno un bicchiere d’acqua per dimagrire. Prendere questa abitudine ti consente di ridurre la tentazione di mangiare snack fuoripasto o di bere bevande dolci e zuccherate che non spengono la sete e ti fanno ingrassare. Lo zucchero, infatti, per essere digerito ha necessità di altra acqua, oltre a far aumentare la glicemia e ad apportare calorie vuote.
Prima di dormire
Per perdere peso, dovresti bere acqua anche circa un’ora prima di andare a dormire. In questo modo garantirai al corpo l’idratazione necessaria per sostenere il metabolismo notturno, che raccoglie e prepara allo smaltimento le tossine accumulate durante il giorno, e che elimina anche i grassi.
Attività fisica
Se pratichi attività fisica regolarmente, il tuo corpo avrà necessità di un maggior quantitativo d’acqua. Muovendoti, oltre a bruciare calorie, aumenti anche la traspirazione e la perdita di liquidi che vanno reintegrati bevendo la giusta quantità d’acqua. Questo vale soprattutto nei mesi caldi, quando anche la traspirazione è accentuata dalle temperature più alte.