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La voce è uno dei sensi attraverso il quale ci esprimiamo e comunichiamo, con delle caratteristiche uniche che rispecchiano il modo di essere di un individuo e la sua personalità. Per questo quando vi sono dei cambiamenti che portano a trasformare il suono della nostra voce, come nel caso della disfonia, le conseguenze possono essere gravi sia dal punto di vista salutare sia sociale. Ma cosa significa questo termine? Quali sono le cause? In questa guida andremo a scoprire i vari aspetti.
Cos’è la disfonia
Il termine disfonia si riferisce a una forma di alterazione della voce con un suo cambiamento che può riguardare l’intonazione, il timbro e il volume. Infatti la voce di ogni individuo nasce grazie alla coesione di una serie di organi che fanno parte dell’apparato respiratorio e fonetico, come la laringe, il naso, la glottide e le corde vocali. Per esempio il suono è influenzato dall’ampiezza della laringe e dalla tensione delle corde vocali che vibrano al suo interno, mentre il naso amplifica i suoni e funge da cassa di risonanza. Infine anche la bocca e i denti cambiano il timbro della nostra voce. Quando si parla di disfonia ad essere interessati sono uno di questi elementi che determinano come effetto diretto una tonalità di voce rauca oppure molto simile a un sibilo.
Quali sono le cause che portano alla disfonia
La disfonia non è semplicemente una variazione del timbro di voce, ma dietro di essa si celano una serie di problematiche di natura funzionale ed organica che possono incidere in modo sostanziale sul benessere di un individuo.
Di seguito elenchiamo le principali cause:
- Tumori e lesioni dell’apparato fonatorio: il caso più diffuso è quello del carcinoma laringeo, e della papillomatosi, oppure di lesioni non tumorali come polipi, noduli o cisti.
- Reflusso gastroesofageo: questa patologia che interessa principalmente lo stomaco nelle sue forme acute può determinare la risalita degli acidi lungo la laringe e intaccare le corde vocali.
- Malattie neuromuscolari: si fa riferimento ad eventuali paralisi delle corde vocali e alla cosiddetta balbuzie di una di esse che determina il cambiamento sostanziale del tono.
- Invecchiamento: altro fattore che può determinare la disfonia è la perdita di elasticità della muscolatura preposta alla contrazione delle corde vocali, che si irrigidisce a cause dell’invecchiamento.
- Disturbi di natura psicologica: le cause si possono ricercare in un mancato cambio di timbro di voce che rimane infantile, oppure per stress.
- Infiammazioni: laringiti, un raffreddore o altre infezioni delle vie respiratorie possono essere determinanti per le alterazioni della voce.
- Utilizzo scorretto della voce: si fa rifermento a quelle cause che portano al verificarsi della disfonia non per la presenza di una malformazione, ma per un impiego della voce in modo non adeguato, sformando le corde vocali.
- Abitudini non salutari: abuso di alcol e fumo, possono incidere in maniera sostanziale sulla muscolatura preposta alla fonetica.
La diagnosi della disfonia
Cosa fare se si presenta un’alterazione della voce? È importante per prima cosa non allarmarsi immediatamente, data le diverse cause che possono determinare la disfonia. Si potrà attendere qualche giorno al fine di verificare se l’alterazione è dovuta a un’abitudine scorretta o semplicemente per uno stato infiammatorio. Nel caso in cui la voce rauca persiste, sarà fondamentale rivolgersi immediatamente a uno specialista. Durante la visita potrà essere eventualmente richiesta una laringoscopia per controllare lo stato dell’apparato respiratorio e verificare che non vi siano danni alle corde vocali e agli altri organi legati alla voce, o tumori.
Come curare la disfonia
La disfonia è un’alterazione che può essere curata una volta che è stata individuato il perché un individuo ne soffre, intervenendo in diversi modi. In primo luogo si potranno impiegare dei farmaci, come per esempio antinfiammatori, anti acidi o antibiotici. Nel caso invece in cui il problema sia per un utilizzo scorretto della voce, oppure per altre cause di natura funzionale, potrà essere utile un approccio logopedico. Infine nei casi più gravi, come nei carcinomi, polipi e noduli o altre lesioni, sarà necessario l’intervento del chirurgo.