L’embolia è un’ostruzione di un’arteria corporale che provoca una diminuzione o addirittura l’interruzione totale della circolazione del sangue in una specifica parte del corpo. In genere un embolo è causato da un piccolo corpo che si distacca da altre parti dell’organismo e viene trasportato dal sangue fino a quando provoca un collasso in un vaso che ha un diametro insufficiente per lasciarlo passare. Ne consegue l’insorgere di un’ischemia nella zona del vaso interessato. Esistono varie embolie, tra queste c’è l’embolia cerebrale in cui l’ostruzione colpisce un vaso cerebrale e si manifesta con un ictus: vediamo quali sono i sintomi.
Sintomi dell’embolia cerebrale
I sintomi che vengono causati da questo problema cambiano a seconda del differente tipo di embolo, al grado di ostruzione dei vasi sanguigni e alla velocità con la quale l’embolo entra in circolo. I disturbi provocati dagli emboli cambiano anche a seconda della sede di tale ostruzione. In particolare, l’embolia cerebrale colpisce un vaso cerebrale e causa ictus nei casi più gravi.
I sintomi che si hanno in questo caso sono battito del cuore irregolare (quindi aritmia cardiaca) e grande debolezza o insensibilità nel braccio sinistro. Anche il pallore è un disturbo tipico, proprio come la difficoltà o anche l’incapacità di parlare.
Cosa fare in caso di comparsa dei sintomi
Nel caso in cui l’embolia cerebrale provochi un ictus, il malato deve essere assistito in maniera professionale da specialisti. Solo in questo modo è possibile ridurre la mortalità e anche gli esiti più gravi di disabilità. Il trattamento di emergenza prevede il ricorso a farmaci trombolitici (o fibrinolitici) che siano in grado di dissolvere in maniera efficace l’occlusione delle arterie. In questo modo è possibile ripristinare il naturale afflusso di sangue e quindi evitare che si vadano a formare degli emboli in grado di causare ictus potenzialmente anche letali.