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L’emicrania è un problema che affigge 2/3 della popolazione mondiale, talvolta senza che questi lo sappiano. Forti mal di testa, vertigini e a volte nausea sono solo alcuni dei sintomi di questa vera e propria malattia. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Sei alla tua scrivania e stai sistemando gli appunti per la riunione del mattino quando inizi gradualmente a notare delle luci bianche e a zig-zag tremolanti ai lati degli occhi. La parte sinistra del viso si intorpidisce, così come le mani e la tua testa improvvisamente sembra tre volte più grande della sua dimensione reale. Sai che stai per avere un’altra emicrania, di nuovo.
Emicrania debilitante
Qualche ora più tardi la riunione si sta svolgendo senza di te e tu ti trovi in bagno, a combattere contro un dolore che sembra sfondarti il cranio e la nausea, incapace di vedere da un occhio. Sembra che qualcuno, come nei cartoni animati, si stia accanendo sulla tua testa con un martello pneumatico, anche se non è affatto divertente. Il giorno seguente un collega si fa beffe di te per aver perso un giorno di lavoro a causa di un mal di testa.
Le emicranie sono condizioni debilitanti che colpiscono un numero di vite che va tra i 12 e i 24 milioni di americani (il 18 per cento delle donne e il 6 per cento degli uomini) e restano gravemente sotto diagnosticate.
Non si tratta affatto di mal di testa da tensione o da sinusite. Gli attacchi vanno una durata che va da diverse ore a diversi giorni fino ad arrivare, in alcuni casi riportati, a mesi o addirittura anni. L’emicrania è spesso accompagnate da sintomi come perdita della vista, vomito, tremori e sintomi simili all’ictus come l’intorpidimento delle parti del corpo. Il dolore provocato dall’emicrania si concentra di solito su un lato della testa, anche se in alcuni soggetti entrambi i lati vengono colpiti, mentre molti dichiarano che le emicranie di cui soffrono cambiano lato.
Difficile diagnosi dell’emicrania
Incredibilmente, i dottori non sanno ancora con esatta certezza come un soggetto venga colpito da emicrania e perché degli elementi specifici la mettano in moto (o ne siano i fattori di innesco). I
n precedenza, essi ritenevano che fosse provocata dalla dilatazione dei vasi sanguigni. Quest’ultimo fenomeno potrebbe contribuire al dolore emicranico ed essere causa dell’aura (linee, colori, motivi a zigzag e punti ciechi che si manifestano prima dello scoppio del dolore)
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Recentemente i medici non credono più che sia il problema principale. Nuovi esami infatti provano che altri fattori, come il rilascio di sostanze chimiche e l’elevata sensibilità al dolore, si verificano contemporaneamente e ciò si rivela essere la causa reale della maggioranza dei dolori emicranici. Più recentemente, i dottori hanno classificato l’emicrania come una patologia neurobiologica, ossia una condizione che ha la sua origine nel cervello.
Emicrania: un’analisi dettagliata
Nessuno sa con assoluta certezza che cosa inneschi l’emicrania in alcuni soggetti, mentre in altri non viene manifestato alcun sintomo. I medici sanno per certo che si tratta di una condizione ereditaria. Se uno dei tuoi genitori soffre di problemi emicranici, hai la probabilità del 50 per cento di svilupparli a tua volta. Se invece entrambi i genitori soffrono di emicrania, le probabilità salgono al 70 per cento.
Analogamente, i medici non sanno con sicurezza cosa avviene quando un fattore di innesco provoca un’emicrania, o che cosa accada esattamente nel cervello. Proprio in questo momento essi ritengono che l’emicrania sia causata dalla progressione di diversi elementi:
- Le cellule sensibili al dolore collocate nel tronco encefalico (nocicettori) percepiscono questo cambiamento nella tua routine e rilasciano una sostanza chimica (neuropeptidi).
- Questa sostanza chimica attacca le altre cellule sensibili al dolore nelle vicinanze, rendendole ulteriormente più sensibili. Esse rilasciano a loro volta neuropeptidi.
- Alcune di queste sostanze chimiche iniziano ad agire sui muscoli, circondando i vasi sanguigni vicino alla superficie del cervello. Tali muscoli si rilassano, facendo dilatare i vasi sanguigni e provocando un maggiore flusso di sangue. È in questa fase che i medici credono che abbia origine l’aura di una classica emicrania.
- Alcuni neuropeptidi causano la dispersione iniziale dei vasi sanguigni del cervello, ingrossando i tessuti della zona circostante.
Ora i medici credono che la combinazione di questi fattori -sensibilità elevata, gonfiore dei tessuti cerebrali e dilatazione dei vasi sanguigni- sia la causa delle emicranie.
Emicrania: i fattori di innesco
I fattori di innesco sono gli elementi che mettono in moto le emicranie. Questi possono sorgere praticamente in qualunque luogo. Possono essere ambientali, come il clima o quella colonia decisamente pessima che usa il tuo superiore. Altrimenti sono comportamentali, come l’abitudine di andare a letto troppo presto o troppo tardi. Infine possono perfino essere legati agli alimenti, come è il caso di alcool, caffeina o formaggio forte.
Ecco alcuni dei fattori di innesco più comuni:
- Alimenti: ci sono poche prove scientifiche sul fatto che l’alimentazione possa innescare fisicamente un’emicrania ma prova a dirlo a chi soffre di questo disturbo: è disperato e non può più mangiare formaggio. Probabilmente le emicranie legate all’alimentazione sono connesse alle allergie alimentari. Alcuni alimenti che si trovano ai primi posti nella lista dei fattori di innesco sono nocciole, formaggi di pasta dura e glutine, che si può trovare in cereali, orzo e birra. anche soia, MSG (o glutammato monosodico, un agente usato per la conservazione e l’aromatizzazione), cioccolato, latticini, alcool e caffeina sono in alto nella lista di tali fattori. Inoltre, se sei abituato a bere thé o caffé tutti i giorni, la loro eliminazione può essere un ulteriore fattore di innesco. anche molti alimenti con odori o sapori forti sono tra i sospettati: alcuni di questi sono cipolle, crauti, peperoncini e acciughe.
- Comportamenti: L’unica cosa certa sull’emicrania è che le piacciono i cambiamenti perciò anche una piccola variazione nella tua routine può scatenarla. I fattori di innesco legati al comportamento includono cose come dormire troppo o non dormire a sufficienza, non mangiare in orario o negli stessi orari, avere fame, essere stressati, avere rapporti sessuali, non praticare sufficiente attività fisica o praticarne troppa.
Alimenti da evitare
Ecco ora i fattori che non sono così facilmente gestibili:
- Ormoni: Le emicranie sono spesso causate dai cambiamenti ormonali e questo fatto spiega perché tali condizioni colpiscono tre volte di più le donne rispetto agli uomini. Molte donne sperimentano il dolore emicranico per la prima volta all’inizio della pubertà e in seguito potrebbero avere emicranie ogni volta che si presenta il ciclo mestruale. Tantissime donne soffrono meno di emicranie -o addirittura smettono di averne- una volta rimaste incinte o dopo la menopausa. È molto raro che le donne over 60 soffrano di tali condizioni. Alcuni farmaci utilizzati nella terapia ormonale sostitutiva (come l’estrogeno) possono essere fattori di innesco.
- Fattori ambientali: Molti fattori del mondo che ti circonda possono provocare un’emicrania. Luci luminose e lampeggianti (come quelle della televisione), rumori forti (dai concerti), odori forti e i continui cambiamenti climatici -solitamente la pioggia- sono tutti possibili fattori di innesco.
Sembra una situazione senza speranza? Non lo è. Se soffri di emicranie, tenere un diario e scriverci cosa mangi, quando ti alzi e qualsiasi cambiamento significativo che avviene nella tua routine potrebbe aiutarti a individuare i fattori di innesco in modo da evitarli o sapere quando ricorrere ai medicinali.
I tipi principali di emicrania
La nostra testa è molto strana. Può aiutarti ogni giorno in mille modi ma può anche provocarti dolore in tantissimi modi diversi. Se i medici non sanno proprio come mai certi soggetti soffrano di tipi specifici di emicrania, sono invece a conoscenza di alcune differenze fondamentali.
Una percentuale più elevata di donne soffre di dolore emicranico. Dall’altra parte, è dieci volte più probabile che gli uomini soffrano di cefalee a grappolo rispetto alle donne. Quest’ultima patologia provoca dolore dietro a un occhio. Le emicranie sono ereditarie laddove le cefalee a grappolo non lo sono. Il dolore emicranico si concentra solitamente in un lato della testa o nell’altro mentre quello della cefalea a grappolo si concentra di solito in uno degli occhi.
Cefalea a grappolo e classica
Croniche: I soggetti che soffrono di oltre 15 emicranie in un mese sono affetti da emicrania cronica.
Classiche: Si trattano di emicranie con aura -linee, colori, motivi a zigzag e punti ciechi ai lati del campo visivo che si presentano prima del dolore emicranico.
Comuni: In questo caso il dolore emicranico si presenta senza aura. Queste emicranie possono verificarsi all’improvviso, tuttavia alcune presentano sintomi come euforia o problemi cognitivi prima che il dolore insorga.
Emicrania oculare e addominale
L’emicrania oculare è tra le più fastidiose. Alcuni soggetti soffrono di sintomi legati all’aura -linee a zigzag, punti ciechi, linee fluttuanti- senza il dolore alla testa dell’emicrania classica. Tali sintomi durano solitamente circa 30 minuti. La buona notizia è che essi sono innocui e probabilmente sono provocati da disturbi dei vasi sanguigni degli occhi. La cattiva notizia è che non c’è alcun modo per prevenirli o curarli; Devi semplicemente sopportarli. Nel caso in cui avessi tali sintomi e pensi che stiano compromettendo il tuo studio o il tuo lavoro, fissa una visita di controllo con il tuo oculista per assicurarti che non si trattino di sintomi legati a una patologia oculare più grave (di solito non lo sono)
Emicranie addominali: Queste emicranie sono più frequenti nei bambini, tuttavia ne possono soffrire anche gli adulti. Spesso sono difficili da diagnosticare poiché quando si verifica un’emicrania addominale sono presenti i sintomi legati all’emicrania (elevata sensibilità alla luce e ai rumori, nausea, vomito) ma non il dolore alla testa, allo stesso modo dell’emicrania oculare. Se credi che tuo figlio stia soffrendo di emicrania addominale, contatta il tuo pediatra.
Cefalea a grappolo e a rombo di tuono
Cefalee a grappolo: Queste patologie non sono emicranie e sono molto probabilmente i mal di testa più dolorosi. Il dolore esplode all’improvviso, di solito circa due ore dopo che il soggetto si è coricato e, a differenza dell’emicrania, progredisce rapidamente e si concentra dietro uno dei bulbi oculari. Queste cefalee possono durare da 15 minuti a due ore, spesso scomparendo velocemente così come sono arrivate. Si chiamano cefalee a grappolo perché si verificano ripetutamente per diversi mesi -e poi scompaiono per mesi oppure addirittura per un anno o più- prima che si presenti un altro attacco. Tali patologie non sembrano essere ereditarie e nemmeno provocate da disturbi cerebrali o fattori chimici. La mancanza di sonno e altri fattori comportamentali sembrano essere la causa principale.
Come le cefalee a grappolo, quella a rombo di tuono si presenta all’improvviso ed è acuta. La durata dell’attacco si verifica principalmente durante le ore notturne. Tali cefalee spesso rappresentano un segnale di qualcosa di serio, ad esempio un accumulo di sangue nel cervello. Se dovessi avere questo tipo di cefalea, corri subito dal dottore!
Con una gamma così ampia di sintomi come fanno i medici a diagnosticare le emicranie? Continua a leggere per sapere come fanno i dottori a distinguere tra emicranie e quelle che sembrano essere condizioni critiche.