L’escina è una un composto vegetale che si ricava dalla miscela delle saponine contenute all’interno di semi, nelle foglie e nella corteccia dell’ippocastano. Si tratta di saponine grezze, che per idrolisi è riconducibile a escigenina, chimicamente definita come triterpene pentaciclico. Questa sostanza naturale possiede interessanti proprietà per la salute e di conseguenza l’escina risulta essere un ottimo modo per migliorare la salute.
Proprietà dell’escina
L’escina possiede proprietà importanti, infatti risulta avere una grande azione antinfiammatoria all’interno del sistema circolatorio. Risulta essere un’ottima vasoprotettrice e vasocostrittrice dei vasi sanguigni e riesce a fluidificare il sangue in modo molto efficace. Questo principio attivo è in grado di intervenire sul ricambio elettrolitico locale, contrastando anche sulla formazione di edemi. Aumenta la resistenza dei capillari, riduce la permeabilità dei vasi sanguigni e in tal modo favorisce l’eliminazione dei liquidi interstiziali accumulatisi.
Ha un effetto benefico sulla circolazione e di conseguenza risulta ottimo in caso di senso di pesantezza agli arti, ristagni linfatici e gonfiori. Risulta indicata anche nel caso di insufficienza venosa cronica perché aumenta la contrattilità venosa, riducendo il ristagno ematico negli arti inferiori e favorendo il ritorno del sangue al cuore. Può essere un grande alleato anche per chi soffre di emorroidi, cellulite, capillari fragili e sindromi derivanti da flebiti.
La riduzione degli edemi è favorita dell’effetto tensioattivo dell’escina: esso viene esercitato dalla sostanza che è in grado di incrementare la capacità degli eritrociti di trattenere acqua. Risulta anche in grado di normalizzare lo scambio tra i comparti dei liquidi extra-intracellulari.
Può essere utilizzata esternamente tramite pomate e creme che permettono di ridurre gli edemi, le vene varicose, gli ematomi e le contrusioni. In commercio ci sono anche alcuni integratori per uso interno. Il dosaggio giornaliero è di circa 100 mg di escina. Normalmente tale dose corrisponde a 500-730 mg di estratto, da suddividersi in due singole assunzioni, per sensibilizzazione a livello gastrico.
Controindicazioni dell’escina
Dosaggi troppo alti di escina possono provocare danni sul glomerulo e sul tubulo renale. Utilizzare questa sostanza è abbastanza sicuro, ma risulta controindicato in caso di nefropatie o insufficienza renale. Gli effetti collaterali più comuni sono quelli legati all’apparato gastrointestinale in quanto l’escina potrebbe rallentare la coagulazione del sangue, l’assunzione di questa sostanza potrebbe aumentare il rischio di lividi e sanguinamento nelle persone con disturbi emorragici. L’escina potrebbe comportare anche un importante abbassamento della glicemia del sangue. Questa sostanza naturale potrebbe anche essere irritante per l’intestino e addirittura nociva per il fegato. Proprio per questo suggeriamo di non usarla nel caso soffriate di disturbi intestinali, di stomaco o epatici.