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L’artemisia vulgaris e quella annua sono due piante piuttosto simile, della quale vengono utilizzati gli estratti. Dove possiamo comprare questi estratti?
A cosa servono? Quali sono le differenti proprietà tra queste due diverse piante? Vediamolo assieme e cerchiamo di fare chiarezza.
A cosa serve l’estratto di artemisia
L’estratto di artemisia può avere molti impieghi. Dobbiamo, però, fare una distinzione tra quella che è l’artemisia vulgaris e quella che è l‘artemisia annua, poiché sono differenti. In seguito elencheremo le proprietà di entrambe le piante. Adesso, invece, cerchiamo di capire i benefici dell’estratto di questi due tipi di piante. L’estratto di artemisia lo possiamo semplicemente trovare nelle erboristerie più fornite. Si tratta di un estratto idroalcolico, che viene chiamato anche come tintura madre di artemisia. A cosa serve? Trova largo impiego in casi di irregolarità di mestruazioni, compresa l’amenorrea (nome con cui si indica l’assenza di mestruazioni), la verminosi intestinale, inappetenza e alcuni tipi di parassiti intestinali. In caso di questi tipi di disturbi acuti, è vivamente consigliato l’uso dell’artemisia. L’estratto idroalcolico, ricordiamo, spesso è formato da alcol etilico pure, acqua vitalizzata ed estratto di artemisia, specialmente la vulgaris, in una quantità di circa il 25%. L’artemisia annua, invece, ha altri tipi di utilizzi, il suo estratto ha proprietà antipiretiche, antibatteriche e carminative. Con l’artemisia annua vengono, inoltre, realizzati molti oli essenziali. Dall’artemisia annua si ricava l’artemisina, un estratto antimalarico e antitumorale. L’artemisia è una pianta con specie che possono essere definite “cosmopolite”. Si trova, infatti, sia nell’emisfero boreale che quello australe. La possiamo trovare in Asia, Europa, America e Australia. Non la troviamo, invece, in Africa. Ha bisogno di clima asciutto o semi asciutto. Spesso, specialmente la specie vulgaris, è addirittura considerata infestante, se trovata nelle vicinanze di alcune abitazioni.
Artemisia vulgaris: proprietà
Cerchiamo di capire cos’è l’artemisia vulgaris e quali sono le sue proprietà. Abbiamo visto come sia utile per migliorare i disturbi mestruali e alcuni tipi di inappetenza. La medicina popolare la considera anche efficace come antispasmodico. E’ una pianta diuretica, febbrifuga, sudorifera, digestiva. Viene usata anche per realizzare dei liquori, prevalentemente alcuni tipi di amari. Inoltre, possono essere realizzati anche alcuni decotti astringenti, ma anche per lavande vaginali e rettali. Le sostanze amare che sono presenti naturalmente nell’artemisia permettono una valida azione digestiva, in quanto vanno a stimolare la secrezione gastrica. E’ dotata, inoltre, di un’attività anticolinergica, che permette un’attività quindi spasmolitica ad ampio raggio di azione. I medici ci vanno ancora cauti nello stabilire se l’artemisia possa essere davvero impiegata nella medicina popolare oppure no. Sono, però, riconosciute le sue proprietà, anche contro il vomito persistente e contro l’epilessia. E’ anche sedativa, quindi può essere utile per curare tutta una serie di disturbi che vanno dall’insonnia, dagli stati d’ansia generalizzati, alla depressione e all’irritabilità. Dobbiamo, inoltre, considerare il suo impiego in ambito omeopatico. Qui, l’artemisia vulgaris, è impiegata come farmaco contro le convulsioni, ma anche contro problemi dermatologici e vari tipi di malattie cutanee. E’, infine, importante come tonico muscolare. In omeopatia viene utilizzata sotto forma di granuli ed è facilmente reperibile nelle più note erboristerie.
Artemisia annua: proprietà
Diverso è il caso dell’artemisia annua, che ha altre proprietà. Viene chiamata anche con il nome di dolce assenzio oppure anche con quello di assenzio annuale. E’ molto usata negli Stati Uniti, soprattutto per le sue proprietà conservanti e deodoranti.
E’ una pianta che appartiene alle Asteraceae e che è diffusa sopratutto in Cina. La troviamo, principalmente, nelle steppe settentrionali, in territori superiori ai 1000 metri sul livello del mare. E’ piuttosto rara in Italia ma, a volte, riusciamo ad individuarne alcuni esemplari anche da noi, soprattutto nelle regioni alpine e nei vicini territori svizzeri. Può raggiungere anche un’altezza di circa 2 metri e il suo gambo e cilindrico e ramificato. Le sue foglie sono di colore marrone, ma anche verde scuro. Ha piccoli fiori gialli di buon odore e si distingue per il suo sapore amaro.
Ultimamente è uscita alla ribalta per l’utilizzo dei suoi oli essenziali, ricchi di sesquiterpeni, vari tipi di antiossidanti come i polifenoli e i chetoni. L’artemisia annua è utile per combattere vari tipi di infezioni di tipo batterico o fungino. Serve anche come antinvecchiamento, ovvero per combattere lo stress ossidativo. Grazie alla sua azione antiossidante, riesce a combattere o prevenire anche alcune malattie cardiovascolari. Può essere, inoltre usata per combattere l’ansia.
Ma le sue più grandi proprietà sono quelle di coadiuvare in fase antitumorale, con veri e propri risultati incoraggianti e come rimedio antimalarico. Tale pianta, infatti, riesce a combattere l’azione di alcuni tipi di parassiti responsabili della malaria, soprattutto il Plasmodium falciparum.
L’attività antimalarica proviene proprio dall’artemisina: questa è in grado di agire con gli atomi di ferro protozoari, portando ad uno shock ossidativo che crea la morte del parassita.
L’attività antitumorale, invece, è contenuta nell’olio essenziale, che riesce a contrastare efficacemente il processo proliferativo del tumore, apportando azione antiossidante e genoprotettiva. Sono molti gli studi sperimentali che dimostrano le qualità oncoprotettive dell’artemisia e di tutti i suoi derivati, rendendola un buon allenato alla chemioterapia. E’ proprio l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che ha confermato l’effetto tossico sulle cellule tumorali da parte dell’artemisina, con tanto di esperimenti in vitro. Proprio i farmaci che contengono questo principio attivo sono importanti per il trattamento. Gli studi a lungo termine ancora non sono stati fatti: non siamo, quindi, ancora in grado di poter verificare i possibili effetti tossici relativi all’uso dell’artemisina. Dobbiamo, però, considerare che i primi studi sperimentali, a dosaggi molto elevati, possono portare ad effetti neurotossici.
L’uso di artemisina come antimalarico, in ogni caso, a dosaggi standard sembra essere ben tollerato. Oltre a ciò, esiste un altro principio che è contenuto nell’artemisia, la diidroartemisisina, che sarebbe un efficace scudo anticancro.
In passato, già si conoscevano gli effetti dell’artemisia. Era, infatti, considerata come un’erba magica a tutti gli effetti, che riusciva a scacciare la negatività, ma che apportava la promozione dello sviluppo dei poteri psichici e gli stati medianici.
Dove comprare gli estratti online
Gli estratti di artemisia, siano essi vulgaris o annua, si possono comprare anche online. Non è obbligatorio, infatti, recarsi nelle più fornite erboristerie per fare il pieno di questa sostanza così benefica per la nostra salute. Vi sono moltissimi siti internet in cui abbiamo la possibilità di acquistare, anche a prezzi molto vantaggiosi, grazie ad un grosso numero di offerte presenti, gli estratti di questa sostanza. Vediamo dove. Esistono dei siti specializzati che sono delle vere e proprie erboristerie online. In alternativa, è possibile acquistarle tramite Amazon, oppure Ebay. Si tratta di siti che sono molto utili ad evitare le frodi, grazie ad un apposito sistema di feedback da parte dei clienti che già si sono affidati a questo sistema.
L’estratto secco, ad esempio, di artemisia annua, si trova su internet o in erboristeria tramite apposite capsule. In genere, dato che il trattamento dura alcuni mesi, si trovano flaconi di oltre 100 capsule, ad un prezzo molto vantaggioso. Dobbiamo stare particolarmente attenti, però, ai casi di sovradosaggio. Questi possono creare alcuni effetti collaterali, come vomito, nausea, diarrea, dolori addominali, danni al sistema nervoso, orticaria e allergie. In genere l’utilizzo degli estratti è ben tollerato, ma esistono dei casi in cui le persone potrebbero essere proprio allergiche a tale pianta, appartenente alla famiglia delle Composite. Proprio a causa di questi effetti collaterali, è necessario consultare sempre il proprio medico prima di assumere estratti di artemisia, soprattutto se state già prendendo altri farmaci, dato che potrebbero verificarsi in questo caso alcune interazioni.
E’ consigliabile, infatti, evitare l’utilizzo di artemisia nel caso in cui si sia già in terapia con farmaci per curare l’aritmie cardiache. Dobbiamo, inoltre, usare particolare attenzione se già stiamo usando i bloccanti del canale del calcio. Non deve, inoltre, essere usata in caso di uso di antifungini come il ketoconazolo, la nistatina, il fluconazolo e l’itraconazolo. L’artemisia, specialmente quella annua, dovrebbe non essere utilizzata in presenza ti altre componenti fitoterapiche, del calibro di pompelmo, rabarbaro, angelica cinese, remannia. Prima di assumere qualsiasi preparato o rimedio, anche se naturale, a base di artemisia, è sempre meglio che vi rivolgiate al vostro erborista o medico di fiducia.
Oltre all’estratto di artemisia, i rimedi erboristici possono essere molteplici. L’artemisia annua possiamo, ad esempio, trovarla sotto forma di tisane, per preparare infusi o decotti vari. Spesso vengono usate al fine di favorire la digestione e per ridurre i gonfiori intestinali. L’artemisia vulgaris, invece, si presta bene alla preparazione di estratti idroalcolici per regolare il ciclo mestruale. Esiste, inoltre, la tintura madre di artemisia e l’artemisia da assumere in capsule. Per evitare casi di sovradosaggio, suggeriamo di attenersi scrupolosamente a ciò che viene scritto nelle confezioni. L’artemisia può provocare casi di neurotossicità, allergia ai pollini e alla pianta stessa di artemisia, sia essa vulgaris o annua, è controindicata in caso di allattamento e sconsigliata in caso di ulcere. E’ sconsigliata, inoltre, in caso di terapie ormonali in corso, magari anche con l’uso della pillola anticoncezionale.