Fa male stare a testa in giù?

Stare a testa in giù: scopriamo se fa male e quali sono le conseguenze

Una delle posizioni più strane ma anche comode per certi versi è stare a testa in giù. Ma fa male oppure ci sono dei benefici? Ecco i vantaggi della posizione yoga.

Fa male stare a testa in giù?

Molte persone provano un profondo rilassamento e beneficio interiore nello stare a testa in giù. Si tratta di una posizione yoga invertita, si chiama Shirshasana poiché il peso del corpo si concentra tutto sulla testa. Ma fa male stare a testa in giù? Al contrario, questa posizione è ideale per stimolare la circolazione sanguigna ed alleviare lo stress, può essere eseguita comodamente a casa, all’aria aperta o in qualsiasi luogo ideale per connettersi con sé stessi. 

Stare a testa in giù serve inoltre per risvegliare il sesto e settimo chakra ma è raccomandabile iniziare a sperimentarla gradualmente per evitare contratture o slogature indesiderate vista l’inesperienza. E, ovviamente, facendosi seguire – soprattutto all’inizio – da una persona professionista ed esperto delle posizioni yoga. In casa, farlo appoggiati al muro, così da non rischiare di farsi male.

Ma quali sono i benefici dello stare a testa in giù? Le gambe si avvertono molto più leggere, libere da un sovraccarico invadente. Risultati positivi anche per il benessere della mente, depurata da stress e tensione. Un vero e proprio toccasana per mente e corpo, da svolgere ogni mattina o all’occorrenza per un boost di energia positiva durante la giornata, dopo diversi impegni.

Secondo gli esperti in questa posizione tipica dello yoga ci saranno notevoli miglioramenti della concentrazione e della chiarezza mentale, alleviando appunto lo stress e la tensione. Tra i benefici anche il potenziamento dei muscoli superiori e il miglioramento dell’equilibrio psico-fisico. E ancora coinvolge i muscoli del collo, delle spalle e della schiena, portando a un progressivo rafforzamento di queste aree. 

Paul McCartney è un affezionato di questa posizione: sul suo profilo social, tra un selfie e l’altro, compaiono post di lui in posizione Shirshasana accanto al cane. E non è l’unico. Anche Cate Blanchett ha più volte dichiarato di mettersi a testa in giù ogni volta che può per ritrovare le energie.

Stare a testa in giù fa male? Vantaggi e svantaggi

Una delle posizioni più classiche, come detto, dello yoga è stare a testa in giù detto Shirshasana. Questa posizione da eseguire con tanta attenzione per evitare danni soprattutto a livello di testa, spalle e collo, almeno all’inizio deve essere sostenuta da un esperto e quindi meglio non provarla a casa. Ma fa male oppure fa bene? Abbiamo visto gli innumerevoli vantaggi dello stare a testa in giù, dalla concentrazione ritrovata, al relax e boost di energie.

Andare a testa in giù vuol dire far fluire maggior sangue al cervello permettendo così di schiarirsi la mente, di ragionare con lucidità e prendere con più consapevolezza le decisioni. In altre parole, si stimola il lavoro mentale. Oltre a smuovere le energie si hanno miglioramenti anche a livello muscolare e nelle gambe. 

Stare a testa in giù è una posizione particolarmente consigliata per chi ha spesso mal di gambe o le sente pesanti: infatti vuol dire smuovere i liquidi, riducendo la ritenzione dei liquidi e aiutando in caso di costipazione. Ma ci sono delle controindicazioni?

E’ molto sconsigliato alle donne incinte ma anche durante il ciclo mestruale. Allo stesso tempo, non è adatto a chi ha problemi alla schiena e al collo proprio perché si va notevolmente a fare pressione su queste aree.

Inoltre è da evitare se si hanno problemi oculari come per esempio il distacco della retina: questa posizione infatti se da un lato aguzza la vista dall’altro esercita pressione anche sugli occhi, per questo non andrebbe mai praticata anche se si hanno problemi di congiuntivite.

Scritto da Chiara Sorice

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