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Emettere degli odori è perfettamente normale. Il profumo di ognuno di noi fa parte della nostra struttura biologica. Agisce come un segno unico e offre degli indizi sulla salute fisica e mentale di una persona. Come spiega Ben Bowlin in questo video di BrainStuff, il diabete, per esempio, fa odorare le persone di mele marce, mentre il tifo odora di pane. La febbre gialla ha l’odore di una macelleria. Le malattie del fegato fanno puzzare l’alito di pesce e la schizofrenia odora di frutta troppo matura. Quindi, perché non usare l’olfatto per fare una diagnosi?
L’odore delle cellule
Questi odori hanno tutti a che fare con il modo in cui una cellula malata metabolizza. Una cellula malata rilascia sostanze chimiche diverse (composti organici volatili) rispetto a una cellula sana. Non appena questi composti cambiano, cambia anche l’odore emesso dal corpo. Questo è dovuto soprattutto a cambiamenti di sudore, sangue alito e urina. Un recente studio svedese ha dimostrato che il sistema immunitario, in risposta ad alcune malattie, produce degli odori.
Fare una diagnosi col naso
Poter fare una diagnosi attraverso gli odori non è una scoperta recente. Si crede che Ippocrate utilizzasse l’odore per diagnosticare i mali semplicemente sentendo l’alito e l’urina dei pazienti. E probabilmente non è stato il primo. La capacità di odorare qualcosa è stata un’importante capacità evolutiva, e ha aiutato i nostri antenati a stare alla larga da persone malate.
La vera notizia è che stiamo scoprendo solo ora quanto sia potente l’olfatto per fare una diagnosi. Per esempio, una donna scozzese ha notato che l’odore del corpo di suo marito stava cambiando, diventando sempre più muschiato a mano a mano che il Parkinson avanzava. Alcuni scienziati dell’università di Edimburgo hanno testato il suo naso, chiedendole di determinare se alcuni soggetti avessero il Parkinson oppure no. Ha identificato 12 persone -11 delle quali avevano già il Parkinson e una che lo avrebbe sviluppato 8 mesi dopo. Con una precisione del 100%!
Un cane per dottore?
Se alcune persone possono riuscire in maniera così sorprendente a identificare delle malattie in base all’odore, immaginate cosa riescono a fare i cani. L’olfatto dei cani è fino a 100.000 volte più acuto del nostro. Alcuni sono stati addestrati per determinare i cambiamenti dello zucchero nel sangue, il sopraggiungere di crisi epilettiche e altre condizioni mediche. E sembrano essere molto bravi a riconoscere il cancro alla prostata.
Vari studi condotti dallo High Wycombe Hospital hanno scoperto che, su 900 campioni, i cani sono in grado di identificare il cancro alla prostata nel 98% dei casi. Sono per sino in grado di capire la differenza tra il cancro alla prostata e altri tipi di cancro. Una ricerca recente ha mostrato che i topi sono in grado di riconoscere l’Alzheimer dall’odore dell’urina.