(Adnkronos) – La Commissione europea ha approvato alectinib in monoterapia come trattamento adiuvante dopo la resezione del tumore in pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) positivo per la chinasi del linfoma anaplastico (Alk) ad alto rischio di recidiva. La domanda di autorizzazione all’immissione in commercio – specifica una nota diffusa oggi da Roche – è supportata dai dati dello studio di fase 3 Alina, in cui alectinib ha dimostrato una significativa riduzione del rischio di recidiva della malattia o decesso pari al 76% nei pazienti con Nsclc Alk-positivo resecato. “Per la prima volta in Europa le persone con Nsclc Alk-positivo sottoposte a resezione chirurgica, hanno la possibilità di essere trattate con un inibitore di Alk in grado di ridurre significativamente il rischio di recidiva della malattia o di decesso – afferma Levi Garraway, MD, PhD, Chief Medical Officer and Head of Global Product Development Roche – Questa approvazione rappresenta una svolta importante per i soggetti ad alto rischio di ricomparsa del tumore dopo l’intervento chirurgico. Grazie a questa nuova indicazione, i benefici rivoluzionari di alectinib possono essere estesi a un numero ancora maggiore di pazienti affetti da cancro al polmone Alk-positivo”. Il tumore al polmone è una delle principali cause di morte oncologica in tutto il mondo. Si stimano oltre 4.900 decessi al giorno su scala globale. Il cancro al polmone può essere classificato in due tipi: carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) e a piccole cellule. Il Nsclc rappresenta l’85% circa di tutti i casi. Attualmente, circa la metà di tutte le persone con cancro al polmone in stadio iniziale (45-76%, a seconda dello stadio della malattia) manifesta una recidiva del tumore dopo l’intervento chirurgico, nonostante la chemioterapia adiuvante. Trattare il cancro al polmone precocemente, prima che si diffonda, potrebbe contribuire a prevenire la ricomparsa della malattia e offrire ai pazienti le migliori possibilità di cura. “Nel caso del tumore al polmone Nsclc Alk positivo in stadio iniziale – chiarisce Filippo de Marinis, direttore della divisione di Oncologia Toracica dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano e Presidente Aiot (Associazione italiana oncologia toracica) – la chirurgia non sempre è pienamente risolutiva, in quanto persiste un alto rischio di recidiva, che può suscitare nei pazienti forti preoccupazioni per il proprio futuro. La portata del beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia osservato nello studio Alina è senza precedenti e si mantiene invariata in tutti gli stadi della malattia. Effettuare tempestivamente il test per il biomarcatore Alk – aggiunge – diventa più prioritario che mai, per identificare tutti i pazienti che potrebbero trarre beneficio da questa nuova e importante opzione terapeutica”. Nello studio Alina – pubblicato nel New England Journal of Medicine ad aprile 2024 – alectinib ha ridotto il rischio di recidiva della malattia o decesso del 76% (hazard ratio = 0,24, intervallo di confidenza al 95%: 0,13-0,43, p < 0,0001) rispetto alla chemioterapia a base di platino in soggetti Nsclc Alk positivo in stadio da Ib [≥ 4 cm] a IIIA [secondo il sistema di stadiazione della Union for International Cancer Control/American Joint Committee on Cancer – Uicc/Ajcc, VII edizione) completamente resecato. In un’analisi esplorativa è stato osservato un miglioramento della sopravvivenza libera da malattia a livello del sistema nervoso centrale (Hr = 0,22; Ic al 95%: 0,08-0,58). Questo aspetto è particolarmente importante per i soggetti con Nsclc Alk-positivo, che sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare metastasi cerebrali, rispetto a quelli con altri tipi di Nsclc. La sicurezza e la tollerabilità di alectinib nello studio Alina sono risultate generalmente coerenti con quelle di studi precedenti nel setting metastatico e non sono emersi elementi imprevisti relativi alla sicurezza. Alectinib è l’opzione terapeutica ottimale per i pazienti con Nsclc Alk-positivo avanzato e ha migliorato notevolmente gli outcome, quindi i risultati clinici, delle persone affette da questa malattia. Approvato in più di 100 Paesi come farmaco di prima e seconda linea, è stato usato per trattare oltre 94 mila pazienti con malattia avanzata. Dopo la sua approvazione nel setting del trattamento adiuvante, alectinib potrebbe svolgere, per la prima volta, un ruolo fondamentale nella malattia Alk-positiva resecabile, in cui sussiste un significativo bisogno clinico ancora insoddisfatto. L’approvazione odierna in Europa – si legge nella nota – segue quella della Food and Drug Administration (Fda) statunitense ad aprile 2024, che ha autorizzato alectinib come trattamento adiuvante dopo resezione del tumore in pazienti con Nsclc Alk-positivo (tumori ≥ 4 cm o con linfonodi positivi) identificato mediante un test approvato dalla Fda. Attualmente sono in corso le sottomissioni ad altre autorità sanitarie in tutto il mondo, con lo scopo di mettere a disposizione del maggior numero possibile di pazienti questa nuova opzione terapeutica. Per supportare il processo decisionale dei medici, le linee guida internazionali, comprese quelle per la pratica clinica in oncologia del National Comprehensive Cancer Network (Nccn Guidelines), raccomandano di testare sistematicamente i campioni bioptici o tissutali ottenuti da resezione chirurgica per i biomarcatori Alk, Egfr e Pd-L1 nei pazienti con Nsclc in stadio da IB a IIIA e con alcune forme di Nsclc in stadio IIIB (secondo il sistema di stadiazione Uicc/Ajcc, VIII edizione), oltre che nel setting avanzato. —[email protected] (Web Info)