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La forfora, per la sua capacità di diffusione “capillare” (è il caso di dirlo), può essere annoverata tra le sintomatologie più frequenti della società moderna.
L’aria e l’inquinamento esterno, specie nelle grandi città contribuiscono non poco alla diffusione di tali fenomeni, ma non si tratta solo di un fattore ambientale. Esistono dei fattori organici: una leggera presenza di particelle bianche può essere del tutto normale e fisiologica, è infatti segno del normale ricambio cellulare, ma quando la presenza di squame è rilevante si parla di forfora.
Cosa è la forfora
La forfora è una patologia che colpisce il cuoio capelluto, grazie alla comparsa di particelle bianche e secche, simili a scaglie macroscopiche, alla base del capello.
Tale fenomeno può essere scatenato e accompagnato dalla secchezza del cuoio capelluto e dall’eccessiva produzione di sebo, provocando quindi un’irregolarità ghiandolare.
Questa insolita attività, avviene grazie a delle particelle di natura globosa e lievita normalmente, come se fosse un impasto, sulla cute, provocando l’eccessiva produzione di sebo.
Come prevenire
Di solito per prevenire la forfora è sufficiente l’uso di shampoo specifici per risolvere completamente il problema; meglio se si tratta di prodotti anti allergenici per capelli grassi, ma nei casi più lievi può essere sufficiente l’utilizzo di uno shampoo delicato, per ridurre l’accumulo delle cellule.
Se non fosse sufficiente, è possibile utilizzare uno shampoo specifico anti-forfora, il cui funzionamento comprende due tipi di approcci:
Antifungini, a base di ketoconazolo:
Il ketoconazolo è un principio attivo antimicotico ad ampio spettro, che spesso viene venduto sotto forma di shampoo e non richiede ricetta medica, pur essendo considerato un farmaco a tutti gli effetti e non causa effetti collaterali significativi. Di solito è più efficace negli uomini rispetto alla donne, probabilmente perchè la minor densità di capelli permette un più efficace contatto cutaneo.
Ciclopirox: un antimicotico più recente con efficacia simile al ketoconazolo.
Zinco piritione: riduce la carica dei microrganismi presenti.
Solfuro di selenio: anch’esso sotto forma di shampoo, riduce il ritmo di ricambio delle cellule dell’organismo.
Catrame: un vecchio rimedio ricavato dalla manifattura del carbone, che rallenta la morte e il distacco delle cellule del cuoio capelluto, dovuto alla psoriasi e alla dermatite seborroica.
Acido salicilico: gli shampoo a base di acido salicilico, grazie a una specie di scrub del cuoio capelluto eliminano le squame. Usare il balsamo dopo il lavaggio può essere utile per diminuire la secchezza dei capelli.
Nei casi di prurito, bruciore o rossore è necessario interromperne immediatamente l’utilizzo, per non scatenare una vera e propria reazione allergica come; orticaria o difficoltà respiratorie, rivolgersi immediatamente al medico o al pronto soccorso.
Rimedi naturali
Tra i rimedi naturali più efficaci vi sono:
Argilla verde ventilata: un impacco ottenuto mescolando in parti uguali argilla ed acqua; perfetto per eliminare la forfora grassa.
Aceto: va bene sia il bianco che quello di mele. Basterà versarne una tazzina in una bacinella di acqua calda e massaggiare i capelli prima dello shampoo vero e proprio.
Semi di lino: ne basta qualche goccia sul cuoio capelluto per eliminare, oltre alla forfora, anche il fastidioso prurito alla testa, una naturale conseguenza di questo disturbo.
Aloe: l’aloe vera è una pianta a dir poco miracolosa. Bastano poche gocce di gel, in flaconi o ricavandole direttamente dalla pianta, per prevenire e dare sollievo alla cute affetta da prurito.
Prendersi cura capelli è possibile, grazie all’azione combinata di Hair Plus e Krestina Shampoo: due prodotti specializzati nella ricerca di rimedi alla caduta dei capelli. Hair Plus Complex è un bio-complesso multi-nutriente che previene e controlla i problemi legati all’indebolimento e alla caduta dei capelli.
Associato all’uso di Krestina Shampoo contribuisce al benessere e alla salute dei capelli, rendendoli più sani e più forti.
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Le cause
L’aumento della secrezione sebacea causa degli ormoni androgeni, tra cui il testosterone, ma spesso influisca anche altri fattori ambientali e biologici tra cui:
- Stress, predisposizione genetica
- Reazione della pelle a prodotti per capelli come gel o lacca
- Cattiva alimentazione.
La forfora è un fenomeno molto diffuso e, come abbiamo detto in precedenza, provoca imbarazzo e addirittura problemi di autostima in gran parte della popolazione, tanto che la sua cura può, essere determinata anche solo per ragioni psicologiche.
Come nasce la forfora
Esiste una ragione prettamente di natura organica: il ricambio di cellule epiteliali è spesso eccessivo; così la desquamazione avviene continuamente e in larga scala ma, molto spesso il ricambio delle cellule epiteliali è talmente veloce che le cellule non ancora giunte a maturazione vengono spinte nello strato corneo superficiale.
Di norma il ricambio delle cellule epiteliali del cuoio capelluto avviene regolarmente e la desquamazione dei tratti superiori dell’epidermide, determina l’eliminazione delle cellule morte; il tutto si svolge in maniera molto naturale e senza problemi e in questo caso una modesta presenza di desquamazione è fisiologica.
Quando la presenza di queste squame biancastre è piuttosto elevata, si parla di forfora ma può essere sintomo di una patologia più profonda, come nel caso della dermatite seborroica, che però è cronica.
La forfora colpisce prevalentemente il 60% della popolazione e in particolar modo quella maschile. La fascia d’età più è generalmente compresa tra i 12 e i 40 anni.
Forfora grassa e secca
Vi sono delle caratteristiche peculiari utili a differenziare la forfora grassa da quella secca.
Principali differenze
La forfora secca è la classica segmentazione di scaglie bianche e secche, che cade di solito sulle spalle. Alla desquamazione della cute che, in molti casi, può essere molto cospicua, può associarsi anche un fastidioso prurito.
La forfora grassa è invece legata ad un’eccessiva produzione di sebo e si presenta con la formazione di squame untuose, di piccole dimensioni, che si staccano dal cuoio capelluto, ma solo se vengono stimolate manualmente.
Come già ampiamente illustrato, le tipologie di forfora possono essere causate da fattori esterni cui si è esposti o ad un squilibrio della flora batterica del cuoio capelluto occasionale o frequente. La comparsa della forfora è visibile attraverso la presenza di microrganismi che possono essere i responsabili della sua comparsa. Tra questi il più comune è sicuramente la Malassezia globosa, appartenente alla famiglia dei lieviti.
Cosa è la psoriasi
Questo stesso microrganismo è anche responsabile di sintomi come; la pitiriasi versicolore e, secondo alcuni studi, anche la dermatite seborroica.
Tra le patologie causate dalla forfora, una delle più diffuse è la psoriasi; si tratta di un’eccessiva secrezione, che attacca principalmente ginocchia e gomiti, ma anche il cuoio capelluto a causa dell’accumulo delle cellule morte, le quali generano secrezioni spesse e di colore argenteo.
Poiché all’origine della secchezza cutanea potrebbe esserci anche una lieve intolleranza a qualche alimento o sostanza, una dieta equilibrata, povera o priva di glutine, nichel o proteine del latte, può aiutare a risolvere il problema.
Malattie correlate
Esistono diversi fattori che, oltre all’età e al sesso, possono aumentare il rischio di presentare questo problema.
Partiamo dai capelli e dal cuoio capelluto; quando il lievito Malassezia aggredisce la cute predisposta alla forfora grassa, nutrendosi del sebo presente al suo interno, si determina quel fastidioso stato oleoso che predispone maggiormente i soggetti alla forfora.
Molta attenzione viene dedicata alle patologie, nonostante non vi siano ancora motivi del tutto chiari. È stato dimostrato che gli adulti affetti da patologie neurologiche, come il morbo di Parkinson, sono maggiormente soggetti alla dermatite seborroica e alla forfora.
Un discorso analogo può essere affrontato a proposito dei pazienti che soffrono o si stanno curando da patologie stressanti, o addirittura dall’infarto e l’ictus, e questo determina una compromissione del sistema immunitario.
Abbiamo già detto che la forfora, specie quella secca, si manifesta prevalentemente durante i mesi invernali. La causa è ovviamente il clima freddo che provoca la disidratazione della pelle, condizione ed espone a un maggior rischio di sviluppo di forfora.
Altri fattori di rischio sono: l’eccessiva esposizione al sole, che causa desquamazione del cuoio capelluto e un sistema immunitario indebolito.
Rimedi forfora grassa
La forfora grassa è una presenza indiscreta e indesiderata. La sua consistenza più grossa e il suo colore giallastro può essere accompagnata da rossore accentuato al cuoio capelluto; Il prurito che ne segue rappresenta purtroppo il preludio alla cosiddetta dermatite seborroica. A volte la seborrea si accompagna alla desquamazione rendendo i capelli unti e la cute oleosa e in casi estremi essa po’ causare la caduta di capelli.
La forfora grassa legata una qualche infiammazione micotica, va curata con prodotti specifici tra cui l’Alukina e il Ketoconazolo. È bene che ogni soluzione sia preceduta da un’accurata visita dermatologica che stabilirà le terapie giuste con dosi e tempi.
Le principali scatenanti sono lo stress e gli stati d’ansia: ciononostante la forfora grassa è stata analizzata secondo tre stadi:
- fisiologica
- occasionale
- patologica
Nel primo caso è opportuno distinguere tra forfora associata a malattie neurologiche, o dell’apparato digestivo, e a quella legata a disfunzioni ormonali, la cui regressione dipenderà dalla cura della patologia primaria.
Nei casi di forfora patologica e occasionale, è possibile intervenire attraverso trattamenti tricologici adeguati, previo esame tricologico. In caso forfora patologica, purtroppo non esistono rimedi definitivi, e questo costringe le persone che ne sono affette a dei controlli periodici, ogni sei mesi circa.
Trattamenti anti forfora
I trattamenti antiforfora più efficaci si basano su formule che svolgono le seguenti funzioni:
- Rendere solubile la parte squamosa dello stato corneo della cute
- Debellare i microrganismi attraverso un’adeguata azione antimicotica e disinfettante
- Favorire l’assorbimento delle sostanze antimicrobiche
- Stimolare l’autodifesa dell’organismo
- Attuare l’azione balsamica sulle cellule della pelle
- Ricreare l’equilibrio del mantello idro-lipidico della cute.
Rimedi forfora secca
Il cuoio capelluto arrossato e la comparsa di squame biancastre è la condicio sine qua non che accomuna chi soffre di forfora secca.
Le cause sono riconducibili a un’eccessiva secchezza della pelle; una scarsa o eccessiva igiene personale e persino una dieta non equilibrata e povera di zinco, che è un elemento essenziale per il capello.
Per combattere la forfora secca, un prezioso alleato è il tè verde. Le proprietà antibatteriche dei prodotti a base di questo estratto aiutano a combattere batteri e funghi, contribuendo a sfiammare il cuoio capelluto.
Il tè però uno dei tanti rimedi naturali utili a prevenire la forfora sono i rimedi naturali. Le proprietà naturali benefiche di erbe e impacchi specifici contro la forfora, possono eliminare il problema definitivamente.
Soggetti a rischio
Il dato su cui esiste ancora una grossa confusione, è la frequenza, con la quale ci si lava. Gli esperti consigliano di evitare lavaggi troppo frequenti, come anche l’uso eccessivo di phone e piastre liscianti il cui calore elevato contribuisce a seccare la cute.
L’età e la predisposizione genetica sono dei fattori di rischio importanti nella comparsa della forfora, poiché possono colpire persone di ogni età. Il fenomeno è più raro nei bambini, ciononostante, nei neonati può talvolta manifestarsi un tipo di forfora comunemente chiamata crosta lattea. Questo tipo di secrezione appare in genere nei primi due mesi di vita e può persistere per qualche settimana, o al massimo qualche mese.
Gli uomini sono più soggetti alla produzione di forfora le cause sono da ricercarsi nella maggiore produzione ormonale delle ghiandole sebacee del cuoio capelluto.