Le regole ferree del galateo possono aiutarci a stare tra le persone in modo civile, per quello esistono. Ci aiutano a stare in società, a dare una buona impressione di noi, in una cena di gala, all’estero, in ogni occasione con altri, ma anche nella vita quotidiana. Come stare seduti a tavola, nel modo giusto? Ecco la postura bon ton da assumere secondo il galateo.
Come bisogna sedersi a tavola secondo il galateo
Il bon ton del galateo prevede precise regole da rispettare. Possono esser applicate con minor rigore in base al tipo di commensali presenti – ad esempio se ci sono bambini – ma in ogni caso ci sono alcuni dettami più elementari che non è possibile non seguire. A tavola, ad esempio l’errore più comune è dire ‘Buon appetito’ prima di mangiare. Vediamo la postura bon ton giusta secondo le regole del galateo.
La postura: bisogna stare sempre con la schiena dritta senza mai appoggiare i gomiti sul tavolo. Le braccia vanno lungo i fianchi e solo le mani vanno appoggiate sul tovagliato. Mi raccomando: non allungarle sotto al tavolo, si potrebbe incorrere nel rischio inoltre di urtare quelle di chi vi siede di fronte o affianco, anche con spiacevoli equivoci.
Il tovagliolo va invece tenuto sulle ginocchia e portato alla bocca quando se ne avverte il bisogno. Mai legarlo intorno al collo neanche dei più piccini, per i bebè esistono i bavaglini.
Altra regola ferrea: prima di cominciare a mangiare è obbligatorio attendere che tutti gli ospiti siano serviti e che i padroni di casa comincino il proprio pasto. Mai toccare gli alimenti con le mani, tranne per il pane e i grissini, che vanno comunque prima spezzati e poi portati alla bocca.
Non parlare al telefono o inviare messaggi mentre si sta a tavola con altre persone. E questa a molti sembrerà ormai la regola più difficile da rispettare.
Galateo, cose vietate a tavola
Il galateo ha regole ben precise e utili in ogni occasione. A tavola è bene non fare queste azioni:
Non fare mai la scarpetta, non soffiare nel piatto per raffreddare il cibo a costo di beccarsi un’ustione di terzo grado. Non far sentire il rumore della masticazione. Nel caso in cui si sta per terminare una minestra, sollevare il piatto verso il centro tavola per raccogliere il brodo con le ultime cucchiaiate.
Il coltello non va mai portato alla bocca ma usato solo per tagliare. La forchetta si tiene con la mano destra, tra il pollice e l’indice, mentre quando si effettua il taglio va tenuta con quella sinistra.