Oggi, lunedì 11 febbraio, si festeggia la XXVII Giornata Mondiale del Malato. Si tratta di una celebrazione riconosciuta a livello internazionale e molto importante per il messaggio che trasmette, soprattutto per la Chiesa. Scopriamo insieme com’è nata questa festività e quali iniziative sono previste per questa occasione.
Le origini
La Giornata Mondiale del Malato è stata istituita nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II, che ha scelto come data proprio quella dedicata alla Madonna di Lourdes. In effetti, la scelta di questa giornata è molto azzeccata, se consideriamo il fatto che Lourdes viene spesso associata alla possibilità di purificazione e di guarigione. Sono moltissimi, infatti, i malati che ogni anno si recano in pellegrinaggio verso la città francese, celebre per le apparizioni della Madonna, nella speranza di assistere a un miracolo che possa guarirli.
Questa giornata, dunque, è attesa con grande trepidazione dalla Chiesa, al punto che ogni anno viene aperta dal Papa in persona, il quale pronuncia un messaggio apposito e sceglie un paese in cui svolgere la celebrazione solenne. In occasione dell’edizione del 2019, rappresentata dalla città di Calcutta, in India, Papa Francesco ha deciso di ispirarsi a un versetto tratto dal Vangelo di Matteo, che recita «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8).
Le iniziative per il 2019
In Italia, la celebrazione della XXVII Giornata Mondiale del Malato inizia dalle parrocchie, che nel corso della giornata terranno delle messe con preghiere per gli ammalati. Tuttavia, la giornata del malato è una festività importante indipendentemente dal proprio credo religioso, tant’è che diverse città italiane hanno deciso di organizzare delle attività di stampo laico per questa occasione.
A questo proposito, è molto interessante l’iniziativa proposta a Roma, che mira a creare un punto di incontro tra sanità e arte. Viene promossa, da un lato, dall’Assessorato alla Crescita Culturale all’interno di un più ampio progetto “Patrimonio in Comune. Conoscere è Partecipare”. E dall’altro lato si avvale della collaborazione degli ospedali, rappresentati dalle rispettive Direzioni Generali.
L’iniziativa consiste in un calendario di attività incentrate sulla storia di Roma, una serie di incontri per valorizzare il patrimonio artistico, in particolare i monumenti e le collezioni custodite nei musei civici. Come annunciato dal titolo, “Patrimonio in Comune – Patrimonio in corsia”, gli eventi si tengono negli ospedali stessi, e sono organizzati dagli archeologi e storici dell’arte della Sovrintendenza Capitolina, in collaborazione con i volontari del Servizio Civile. Sono previsti innanzitutto degli “Incontri con l’arte”: opere di grande bellezza che vengono raccontate attraverso parole e immagini ai pazienti.
Tra le sedi che ospiteranno gli eventi troviamo l’Ospedale CTO Andrea Alesini, il Centro Protesi di Roma dell’INAIL, la Fondazione Santa Lucia, il Policlinico Italia e la Fondazione Don Carlo Gnocchi con sede a Santa Maria della Pace.
Una parte del programma è dedicata espressamente ai pazienti più piccoli, con una serie di “Laboratori per conoscere attraverso il fare”. Possono partecipare tutti i bambini nelle sedi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e della Fondazione Santa Lucia.