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Quante volte abbiamo sentito dire che i giovani sono i colpevoli dei maggiori sprechi? E invece, forse sorprendentemente, sono proprio loro ad essere più attenti al cibo e all’ambiente: dai piccoli gesti a quelli più grandi, ecco come si comportano.
I giovani e gli sprechi
Quanto sono attenti i giovani italiani agli sprechi? Ce lo dice uno studio recente, condotto da Iusve (Istituto Universitario Salesiano di Venezia) e Demetra: la maggior parte di loro – sono stati coinvolti più di tremila giovani – non lascia in secondo piano gli argomenti che oggi interessano il concetto di sostenibilità. E’ quasi il 70% di loro che infatti presta la giusta attenzione ai temi dell’ambiente, un po’ meno, il 20% circa, gli si dedica invece con più impegno.
Una riflessione che può nascere da tali tematiche riguarda la scuola: sono infatti soprattutto i ragazzi che ancora la frequentano ad essere quelli più informati sui problemi che preoccupano il nostro pianeta, oltre che manifestare un maggiore impegno.
Alimentazione
Tutti, o quasi (9 su 10), concordano con l’importanza di risparmiare acqua, e molti non dimenticano di raccogliere l’olio usato piuttosto che gettarlo in luoghi errati. In quanto al cibo, e in particolare quello biologico, un maggiore consumo lo si rintraccia soprattutto nella fascia di adolescenti dai 14 ai 18 anni, con una maggiore attenzione al Sud (+20%) piuttosto che al Nord. In questa attenzione rientra anche quella per lo spreco di cibo, dunque un impegno all’acquisto di prodotti di cui realmente si necessita per evitare che vengano buttati via.
Ambiente
Anche l’ambiente, ovviamente, rientra nelle preoccupazioni dei più giovani, che stannno attenti agli sprechi e dunque agli eccessi: in tanti infatti preferiscono sostituire l’auto con una passeggiata (quasi il 24%) o con l’utilizzo dei mezzi pubblici. Tuttavia, lo spostamento in macchina è ancora quello “preferito”, supera infatti il 36% degli intervistati.