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Il contesto del quartiere Sperone
Il quartiere Sperone, situato alla periferia sud-est di Palermo, è un luogo caratterizzato da sfide significative, tra cui un alto tasso di dispersione scolastica. Tuttavia, in questo contesto difficile, emergono storie di resilienza e determinazione. I giovani di questo quartiere, come Simone, Salvatore, Marzia, Mattia e Maria, stanno intraprendendo percorsi di formazione professionale che offrono loro nuove opportunità e speranze per il futuro. Grazie al lavoro instancabile di docenti e tutor del Centro di Formazione Professionale “CIRS”, questi ragazzi stanno scoprendo le loro passioni e costruendo le basi per una carriera.
Formazione professionale come opportunità
Il CIRS offre una varietà di corsi che spaziano dalla ristorazione all’estetica, dall’acconciatura alla meccatronica. Ogni giorno, circa 600 allievi frequentano le 12 sedi formative in tutta la Sicilia, impegnandosi in un percorso che non solo li prepara per il mondo del lavoro, ma li aiuta anche a sviluppare competenze personali e sociali. Amedeo Martorana, docente di italiano, sottolinea l’importanza di questi percorsi: “Vogliamo dare a tutti l’opportunità d’imparare un mestiere e inserirsi nella società come cittadini competenti.”
Storie di successo e sfide quotidiane
Le storie di Salvatore, che è passato da aiuto pizzaiolo a pizzaiolo in una nota catena ristorativa, e di altri ragazzi come Lisa, che non avevano mai lasciato il loro quartiere, rappresentano esempi tangibili di come la formazione possa cambiare le vite. “Lavoriamo sull’empatia e sull’autostima, cercando di dare prospettive diverse”, afferma Martorana. Attraverso esperienze come viaggi all’estero e stage, i ragazzi hanno l’opportunità di confrontarsi con professionisti del settore e di scoprire un mondo al di fuori delle loro abituali esperienze quotidiane.
Un ambiente multiculturale e inclusivo
Il CIRS si distingue anche per la sua natura multiculturale, accogliendo studenti di diverse origini, tra cui ragazzi africani, marocchini e algerini. Questo ambiente inclusivo non solo arricchisce l’esperienza formativa, ma promuove anche un dialogo sociale proficuo. “Dopo tanta fatica, pensiamo che qualcosa ha funzionato”, commenta Martorana, evidenziando come il lavoro di squadra tra docenti, tutor e famiglie sia fondamentale per il successo degli studenti.
Un tema preoccupante che emerge tra i giovani è quello delle dipendenze. Martorana riconosce che è un problema crescente, ma sottolinea l’importanza del dialogo: “Parliamo e stiamo sempre accanto ai nostri studenti.” La collaborazione con le famiglie è cruciale per affrontare queste sfide, e il CIRS si impegna a fornire supporto e risorse per aiutare i ragazzi a superare le difficoltà.