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Se ti sono stati prescritti alcuni antibiotici, il medico o il farmacista potrebbero averti ricordato di fare attenzione agli effetti collaterali. In particolare, ti avranno detto di evitare l’esposizione prolungata alla luce solare. E probabilmente hai dimenticato queste indicazioni e hai avuto una brutta scottatura in alcune parti della pelle che hai lasciato scoperte.
L’ha sperimentato – letteralmente – sulla sua pelle un professore di farmacia della Northwestern University, Christopher McCoy. In un articolo di Scientific American, ha dichiarato che una volta ha guidato per 15 minuti per la città con il suo tettutuccio apribile dopo aver preso l’antibiotico doxiciclina. Risultato? Si è ritrovato con una bruciatura sulla sua testa.
Continua a leggere l’articolo per scoprire perché questo accade.
I farmaci fotosensibilizzanti
Gli antibiotici che agiscono in questo modo sono definiti fotosensibilizzanti. Questi farmaci includono diverse forme di tetraciclina, fluorochinoloni e farmaci contenenti sulfa come sulfametossazolo /trimetoprim. Tali medicinali hanno caratteristiche strutturali complesse a livello molecolare che possono portarli a diventare destabilizzati. Ciò, a sua volta, determina un accumulo di sostanze chimiche nella pelle che causano alcuni problemi.
Le possibili reazioni
Questo può accadere in due modi. A volte, l’accumulo di sostanze chimiche provoca una reazione fotoallergica. Lo fa creando una sostanza chiamata aptene, che scatena una risposta immunitaria nella pelle. I globuli bianchi invadono e lanciano un contrattacco, che si tradurrà in un aumento delle perdite nelle vene, arrossamento e gonfiore.
Se stai prendendo dosi più elevate di antibiotico, tuttavia, è possibile sviluppare una reazione fototossica. La struttura destabilizzata induce le cellule danneggiate chiamate radicali liberi ad accumularsi nella pelle. Ed è qui che danneggiano le cellule dell’epidermide, lo strato esterno della pelle, e il derma, lo strato sottostante. Probabilmente noterai una sensazione di calore nella tua pelle e arrossamento. Nei casi peggiori, progredirà a vesciche e desquamazione.
In alcuni casi, potresti anche andare incontro alla caduta di un’unghia, o più di una. Anche questa è una reazione ai farmaci fotosensibilizzanti. Ma si tratta di un effetto collaterale molto poco diffuso, fortunatamente.
Non solo antibiotici
Gli antibiotici, va ricordato, non sono gli unici farmaci che ti fanno diventare sensibili all’esposizione al sole. Altri includono:
- Antistaminici usati nei medicinali per la febbre e per l’allergia
- Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS)
- Antidepressivi
- Farmaci per diabetici e antitumorali.
Persino la pillola contraccettiva potrebbe dare reazioni per sensibilità alla luce. Anche molti farmaci per il mal di testa rientrano in questo elenco, perché contengono ketoprofene che provoca fotosensibilizzazioni.
Come proteggerti
Fortunatamente, ci sono cose che puoi fare per proteggerti. Se possibile, stai al riparo dal sole tra le 10 e le 16, il momento in cui vi è il rischio più elevato di esposizione al sole. Se esci, indossa una crema solare ad ampio spettro, preferibilmente con un SPF di 30 o più, che contiene ossido di zinco, ossido di titanio o avobenzone. Ti proteggerà contro i raggi UVA e UVB. Inoltre, assicurati di indossare indumenti che ti proteggano. Per esempio? Una maglietta a maniche lunghe e pantaloni lunghi, un cappello a tesa larga e occhiali da sole.