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L’ultimo manifesto del Progetto sul Cancro mostra un pacco di hot dog che esce da un pacchetto di sigarette. All’inizio l’ho trovato un po’ drammatico, ma il problema è che si tratta di un giusto paragone. Il Progetto sul Cancro sta cercando di informare il pubblico sui pericoli delle carni lavorate, in particolare gli hot dog. I pericoli sono reali e significativi. Mangiare un hot dog ogni giorno aumenta del 21% il rischio di cancro al colon rettale. Fa male quanto fumare.
“Un hot dog al giorno potrebbe farti morire prima del tempo”, afferma la responsabile dell’educazione alimentare della PCRM, Susan Levin (dottoressa in scienze alimentari). “Le carni lavorate come gli hot dog possono aumentare il rischio di diabete, malattie cardiache e vari tipi di cancro, tra cui quello al colon”.
Colon: il pericolo della carne
Lo studio NIH-AARP su Dieta e Salute ha rilevato che la carne rossa lavorata è stata associata a un aumento del 10% del rischio di cancro alla prostata per ogni 10 grammi di assunzione in più. Uno studio in Taiwan ha mostrato che il consumo di carne stagionata e affumicata può aumentare il rischio di leucemia nei bambini. Uno studio in Australia ha rilevato che il rischio di cancro dell’ovaio è aumentato come conseguenza al consumo di carni lavorate.
Attenzione però: questi dati non devono portare a demonizzare la carne. Non è necessario eliminare completamente la carne dalla dieta per proteggersi dal cancro. Anzi, la carne rossa è una fonte importante di micronutrienti come il ferro e la vitamina B12, fondamentali per la salute. Insomma, sì alla carne, anche quella rossa. L’importante è non eccedere: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumarla 1-2 volte alla settimana al massimo.
Inoltre, anche la cottura influisce molto. Le alte temperature infatti alterano i componenti della carne e portano alla creazione di sostanze tossiche per l’organismo. Queste sono contenute nelle bruciature, ma anche nella crosticina sulla superficie della vostra bistecca. Buona, vero? Buona e pericolosa, vi conviene tagliarla via. L’ideale sarebbe evitare cotture come quelle alla griglia e preferire la cottura al vapore, molto più salutare.
Il vero nemico: le carni lavorate
Il problema non è la carne rossa in sé ma la carne rossa lavorata. In questa categoria rientrano prosciutto, insaccati, wurstel, hamburger e, appunto, hot dog. Questi prodotti sono altamente processati e dannosi. Alla carne vengono aggiunte sostanze che servono per darle il sapore e la consistenza giusta e per permetterne la lunga conservazione, ma che danneggiano la nostra salute. Per questo tutti i tipi di carne processata andrebbero evitati il più possibile.
Tranquilli, un bell’hamburger con gli amici una volta ogni tanto non vi causerà il cancro al colon. L’importante è non fare della carne lavorata un elemento cardine della propria alimentazione.
Hot dog biologici?
Se pensate che comprando hot dog biologici possiate arginare il problema, potreste rimanere amaramente delusi. Sono i nitriti e i nitrati contenuti nelle carni lavorate come gli hot dog a causare tutti i tipi di cancro. I nitriti e i nitrati sono utilizzati nella carne lavorata per conferirle il colore e il gusto degli hot dog a cui tutti noi siamo abituati. Sono anche utilizzati per uccidere i batteri e prevenire il botulismo. Gli hot dog classici contengono nitrito di sodio, la versione sintetica degli additivi, mentre le versioni naturali e biologiche contengono polvere di sedano o succo di sedano per essere conservate. Di fatto, però, entrambe le tipologie contengono un alto tasso di nitrati, secondo il New York Times.
Uno studio pubblicato quest’anno dal Journal of Food Protection ha rilevato che gli hot dog naturali contenevano qualcosa come dalle 1,5 alle 10 volte la quantità di nitriti contenuti negli hot dog classici. La pancetta naturale conteneva da circa un terzo fino al doppio dei nitriti rispetto alla marca classica.
Quanto spesso ti concedi un hot dog? Queste informazioni basteranno a eliminarli dalla tua routine? Se la risposta è no, prosegui nella lettura per scoprire quanto può essere pericoloso per te aumentare il rischio di cancro al colon.
Diffusione e rischi del cancro al colon
Il cancro al colon è un tumore causato dalla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che ricopre l’intestino. Si può distinguere in cancro al colon vero e proprio e cancro al retto, a seconda della porzione di intestino interessata. Attualmente è il secondo tumore più diffuso tra i Paesi del Primo mondo. Il rischio di contrarre questo tipo di cancro aumenta fortemente con l’età. Solitamente colpisce i pazienti sopra i 40 anni, ma soprattutto nella fascia tra i 60 e gli 80 anni. È diffuso parimenti tra gli uomini e le donne.
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Si tratta di un cancro che può essere curato, a patto di prenderlo in tempo. Per questo è importante sottoporsi regolarmente a controlli come l’esame del sangue occulto nelle feci.
Ma anche l’alimentazione non è da sottovalutare. Se volete limitare i rischi, soprattutto se avete una familiarità con questo cancro, dovete prestare attenzione a quello che mettete nel piatto. O che comprate per strada. Niente hot dog dal vostro venditore di fiducia, insomma. Piuttosto, riempite la tavola di verdure, frutta e carboidrati integrali. Il vostro colon vi ringrazierà.