L’inappetenza è un disturbo alimentare che comporta una drastica diminuzione dell’appetito, accompagnata spesso da un senso di repulsione verso il cibo. Tutto ciò determina un calo di peso che, se prolungato nel tempo, può anche causare un deperimento psico-fisico, a causa della mancanza di sostanze nutritive essenziali.
Per conoscere queste malattie bisogna capire che il magiare, prima ancora che un piacere, è una necessità fondamentale, per garantire al corpo, l’energia che serve per svolgere tutte le funzioni sia fisiche che intellettuali.
Mancanza di appetito
L’inappetenza è un sintomo assai comune, che può essere analizzato sia su basi psico-fisiologiche, che patologiche.
L’appetito, la fame, l’appetenza, sono stimoli istintivi, che permettono al nostro organismo di regolare l’apporto di nutrienti essenziali per la sopravvivenza. Alla base di una mancanza di appetito possono esserci cause differenti, di tipo psicologico o fisiologico.
E’ opportuno fare una distinzione tra inappetenza prolungata e temporanea; quest’ultima potrebbe essere causata da fattori di stress, un’alimentazione eccessiva, una cattiva digestione, o semplicemente un cambio di stagione. Generalmente una mancanza di appetito temporanea non è preoccupante quanto quella duratura, che può invece può comportare perdita di peso e carenze nutrizionali.
Per quanto riguarda i bambini, il problema dell’inappetenza non è quasi mai preoccupante, poiché è ancora forte l’istinto di autoregolazione dell’appetito, oppure si manifesta nella fase di dentazione.
Inappetenza cause
Le cause dell’inappetenza sono molteplici e varia in relazione alle diverse fasce di età. In generale possono essere distinte in cinque tipologie causali:
Fisiologiche: legate al cambio di stagione, o a periodi di particolare stanchezza fisica.
Psicosomatiche: dovute a periodi di particolare tensione o stress, in cui c’è una maggiore stanchezza mentale.
Patologiche: associata a problemi lievi ed esterni, come raffreddore o influenza, ma anche a cause più gravi come le patologie dell’apparato gastrointestinale.
Psichiatriche: legate ai disturbi dell’alimentazione, a volte anche gravi, come bulimia o anoressia.
Genetiche: se vi sono genitori o parenti che da piccoli hanno sofferto di inappetenza, il problema può essere tramandato geneticamente.
Spesso le cause della mancanza di appetito possono risiedere, purtroppo, nella presenza di malattie gravi come l’AIDS, l’insufficienza renale o epatica e diversi tipi di tumori. Esistono anche delle patologie meno gravi nei quali la mancanza di fame è contemplata; come le disfunzioni alla tiroide, il ciclo mestruale o la gravidanza.
Piperina e curcuma
Di integratori alimentari è pieno il mercato: ma pochi prodotti mantengono veramente le promesse come, Piperina & Curcuma Plus: l’integratore alimentare consigliato dai migliori nutrizionisti e che, grazie all’azione combinata della curcuma che depura l’organismo e della piperina che impedisce alle cellule adipose di accumularsi, aiuta a bruciare grassi e carboidrati.
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Alcuni utenti hanno voluto lasciare una testimonianza sul prodotto:
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Ingredienti naturali
A seconda dell’origine del sintomo, è possibile intervenire con erbe mediche e altri rimedi naturali di natura alimentare, utili a stimolare l’appetito.
La genziana per esempio, è una pianta ricca di sostanze che stimolano i recettori gustativi, inducendo la produzione di succhi gastrici. Si tratta di una valida panacea per i periodi di convalescenza con il quale favorire il senso di fame.
Anche lo zenzero in quanto tonico eupeptico, ha effetti benefici sull’appetito. Grazie al suo sapore amarognolo e piccante, il rizoma, ossia una fusto sotterraneo modificato e utilizzato come polvere sui cibi o in infuso, oltre a stimolare il senso di fame, rappresenta un valido rimedio contro il meteorismo e il senso di nausea.