Infezioni alimentari: cosa sono, le più diffuse e come prevenirle

Le infezioni alimentari più diffuse possono causare sintomi come diarrea, vomito e nausea.

Attraverso la globalizzazione le nazioni hanno potuto estendere i propri confini su scala mondiale, ampliando gli scambi economico-sociali. Come per la maggior parte dei fenomeni, le conseguenze apportate si sono suddivise in positive e negative. Tra gli sviluppi sfavorevoli si può collocare sicuramente l’aumento delle infezioni alimentari favorite dai trasporti commerciali a livello internazionale, dai viaggi intercontinentali, dagli allevamenti intensivi ma anche dalla ristorazione sempre più collettiva. Le più diffuse possono colpire milioni di persone all’anno e in alcuni casi portare anche al decesso.

Infezioni alimentari: cosa sono

Al mondo esistono più di 250 infezioni alimentari causati principalmente da virus, batteri, parassiti o prioni. Questi agenti patogeni possono avere diverse fonti e di conseguenza causare differenti reazioni nell’organismo, incidendo sulla salute pubblica degli individui. Le tossine responsabili delle infezioni possono essere di origine biologica se presenti negli alimenti contaminati da microbi o da altri microorganismi morbosi. Questa contaminazione non deriva inevitabilmente dall’origine del prodotto, può per esempio provenire anche da animali sani, la cui carne diventa velenosa durante la macellazione se esposta a microbi. Anche irrigare la frutta e la verdura con acqua non filtrata può diventare causa di infezione alimentare, pertanto gli operatori che lavorano il cibo sono molto incisivi sulla comparsa di queste problematiche. Risulta così intuibile come sia fondamentale eseguire un corretto lavaggio degli ortaggi destinati al consumo o un’accurata cottura delle carni e del pesce selezionati. Inoltre, un’intossicazione alimentare può avvenire anche assumendo cibi contenti sostanze velenose a base chimica come i pesticidi utilizzati principalmente nell’agricoltura e nell’allevamento. Infine, esistono alimenti naturalmente nocivi per la salute dell’uomo, come alcuni tipi di funghi considerati letali.

Le infezioni alimentari più diffuse

Gli agenti patogeni responsabili delle infezioni alimentari dannose per l’organismo sono molteplici, alcuni infatti dipendono anche dal territorio in cui si vive. Tra i più diffusi a livello mondiale si possono però classificare:

  • Salmonella, è considerata una delle più diffuse infezioni alimentari a livello mondiale, si stima infatti che rappresenti la causa annua di circa 10 milioni di malattie. Si colloca principalmente nell’intestino di alcune specie animali come rettili, mammiferi e uccelli e provoca stati febbrili, vomito, crampi addominali e diarrea acuta per una durata complessiva di circa una settimana.
  • Escherichia Coli, contrariamente a quanto si pensa, questo batterio si trova spesso nell’organismo umano, più precisamente nell’intestino. Alcuni ceppi non sono pericolosi, mentre altri apportano principalmente diarrea e crampi addominali. Nei casi più gravi possono sussistere anche febbre, nausea, mal di testa e dolori muscolari. I sintomi della tossinfezione alimentare si manifestano dopo circa 1-2 giorni dalla presenza del microorganismo ma possono persistere fino alle 3 settimane. Una forma più acuta di questo batterio è l’Escherichia coli Enteroemorragica che può provocare sanguinamento durante gli stati di diarrea. La sua durata però risulta essere più breve, aggira intorno ai 10 giorni.
  • Vibrio Cholerae, più comunemente noto come Colera. Annualmente si verificano circa 3-5 milioni di casi, 100.000 dei quali ne consegue con la morte. In questi casi i crampi alle gambe, il vomito e la diarrea persistente causano una rapida disidratazione e shock.
  • Echinococcosi, un parassita che può attaccare il fegato o i polmoni. Nel primo caso i sintomi possono causare nausea, vomito e dolore addominale, mentre per gli organi dell’apparato respiratore le conseguenze si manifestano con tosse cronica, dolore al petto e affaticamento nel fiato. Per curare questa problematica spesso è necessario l’intervento chirurgico o l’acquisto di farmaci notevolmente costosi.

Prevenire le infezioni alimentari

L’evitamento delle infezioni alimentari può essere apportato seguendo semplici regole base di igiene salutare:

  • Lavare attentamente le mani prima e dopo aver maneggiato il cibo.
  • Sanificare tutti gli strumenti utilizzati per la preparazione del pasto (coltelli, taglieri, pentole…).
  • Cuocere accuratamente i prodotti che si andranno a consumare, specialmente la carne e il pesce.
  • Usare acqua depurata per cucinare.
  • Lavare accuratamente frutta e verdura utilizzando anche il bicarbonato.
  • Mantenere il cibo a temperature ideali per evitare che si creino sostanze nocive.
  • Chiudere e separare il cibo presente in frigorifero in appositi contenitori ed evitare di accumularlo l’uno sopra l’altro con una particolare attenzione soprattutto per i crudi.

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