Interferoni: funzioni ed effetti collaterali

Gli interferoni svolgono funzioni molto importanti per la nostra salute, ma possono anche avere effetti negativi.

Cosa sono gli interferoni? A cosa servono al nostro organismo? Leggiamo di più su queste sostanze e capiamo quante tipologie possiamo trovarne e come funzionano.

Interferoni: cosa sono

Gli interferoni sono delle proteine che le cellule umane producono in risposta a diversi stimoli. Sono stati scoperti nel 1957 da due scienziati, Isaacs e Lindenman, ma solo successivamente se ne è compresa l’importanza. Essi fanno parte della famiglia di proteine chiamate “citochine“, le quali permettono la comunicazione tra cellule. Nello specifico gli interferoni si legano alle molecole presenti sulla superficie delle cellule: i recettori.

A cosa servono

Gli interferoni, legandosi ai recettori, innescano delle reazioni che producono proteine. Queste ultime, a loro volta, hanno la capacità di difendere le cellule da agenti infettivi. Infatti, gli interferoni sono così chiamati perché interferiscono con la crescita di molti virus. Stimolate dall’interferone, le cellule producono degli enzimi che si attivano proprio contro il virus.

Ma hanno anche altre funzioni: inibiscono la crescita di cellule sia normali che maligne – come quelle dei tumori – e regolano il lavoro di diverse cellule del sistema immunitario.

Per questi motivi, gli interferoni sono utilizzati per trattamenti terapeutici contro infezioni virali – come l’epatite B o C – tumori e malattie autoimmuni.

Tipi di interferoni

Sono stati scoperti tre tipi di questa proteina, che si distinguono per la loro funzione e per gli amminoacidi che li compongono.

  • Gli interferoni di tipo 1 possono essere prodotti da tutte le cellule e hanno capacità antivirali, di regolazione del sistema immunitario, e di regolazione della crescita delle cellule.
  • Quelli di tipo 2 sono prodotti dalle cellule del sistema immunitario – come i globuli bianchi, i linfociti K – e le attivano contro infezioni e tumori. Questo interferone viene usato anche contro l’osteoporosi grave.
  • Gli interferoni di tipo 3 hanno funzioni simili a quelli di tipo 1 e non sono stati ancora utilizzati per terapie cliniche.

Le terapie a base di interferoni si assumono attraverso iniezioni.

Effetti collaterali

Gli interferoni sono dunque utilizzati per diversi disturbi, ma possono avere delle reazioni. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza: febbre, dolori, mal di testa, brividi. Questi sono quelli più comuni, che in genere si alleviano dopo poco tempo. Possono presentarsi anche diarrea, nausea e vomito, dolori addominali, vertigini.

Altri effetti collaterali, a lungo termine, includono stanchezza, perdita di peso e disturbi autoimmunitari come il diabete, problemi alla tiroide o alla pelle.

Gli effetti più gravi invece dipendono dalla tossicità neurologica. Può presentarsi depressione, idee di suicidio, disturbi psichici che richiedono un intervento repentino. Se si è affetti da malattie neurologiche come l’epilessia o altri tipi di patologie è bene informare immediatamente il medico.

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